Uno studio condotto dal gruppo di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Bambino Gesù, guidato dal prof. Stefano Vicari, pubblicato in questi giorni sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, ha messo in evidenza come la meditazione mindfulness aiuti i bambini ADHD a sviluppare concentrazione e autocontrollo.
La mindfulness è una forma di meditazione orientata alla consapevolezza di sé e consiste in diverse pratiche volte a sviluppare la concentrazione del bambino sul momento presente.
Meditazione mindfulness: i risultati dello studio
Il team di ricerca del Bambino Gesù si è posto come obiettivo quello di riuscire a verificare se questo tipo di meditazione potesse aiutare a migliorare l’attenzione e a favorire l’autocontrollo dei bambini con ADHD che subiscono persistenti aspetti di disattenzione, impulsività e iperattività, oltre che difficoltà nella gestione delle proprie emozioni.
Nello studio sono stati coinvolti 25 bambini dai 7 agli 11 anni con ADHD e sono stati divisi in due gruppi: un primo gruppo di 15 bambini è stato proposto un training di meditazione orientata alla mindfulness di 24 incontri (3 incontri settimanali per 2 mesi) delineati da una progressione temporale: si è passati da 6 minuti nel primo incontro per arrivare a 30 nell’ultimo. Il secondo gruppo invece ha rappresentato il “gruppo di controllo”, al quale è stato proposto un percorso senza mindfulness, ma della stessa durata e struttura del primo gruppo, in cui venivano svolte diverse attività volte a potenziare le capacità di riconoscimento delle emozioni proprie e altrui.
I risultati sono stati interessanti: i bambini del primo gruppo sono migliorati nelle prove cognitive al computer basate su esercizi di attenzione, memoria di lavoro e capacità di riconoscere segnali di stop per “inibire” la risposta. Gli stessi genitori hanno riscontrato un miglioramento di alcuni sintomi tipici dell’ADHD attraverso questionari a loro riservati.
È giusto chiarire che si tratta di uno studio preliminare che dovrà essere confermato o smentito da un campione più importante. Se la meditazione mindfulness dovesse avere ulteriori riscontri positivi, secondo la dott.ssa Menghini dell’Unità di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Bambino Gesù : “Si aprirebbero nuove possibilità di intervento sull’ADHD, e il training mindfulness potrebbe essere proposto in associazione agli attuali trattamenti multimodali che coinvolgono bambini, genitori e scuola secondo le linee guida italiane e internazionali. La mindfulness, in particolare, potrebbe aiutare a migliorare i sintomi comportamentali e cognitivi di quel 30% di bambini che oggi non risponde agli interventi multimodali“.
No.. Si penso che possa essere di aiuto