La Cina, giusto due giorni fa, ha fatto atterrare con successo il suo primo rover su Marte, Zhurong, diventando solo la seconda nazione a farlo dopo gli Stati Uniti.
La missione Tianwen-1, la prima impresa interplanetaria della Cina, ha raggiunto la superficie del Pianeta Rosso venerdì (14 maggio) intorno alle 19:11 EDT (23:11 GMT), sebbene i funzionari spaziali cinesi non abbiano ancora confermato l’ora e il luogo esatti del touchdown.
Tianwen-1 (che si traduce in “Domande celesti”) è arrivato nell’orbita di Marte a febbraio dopo essere stato lanciato sul Pianeta Rosso tramite il Long March 5B –di cui si è ultimamente parlato–, lo scorso luglio 2020.
Dopo aver girato intorno al pianeta rosso per più di tre mesi, il lander Tianwen-1, con il rover Zhurong attaccato, si è separato dall’orbiter per iniziare il suo tuffo verso la superficie del pianeta.
Una volta che il lander e il rover sono entrati nell’atmosfera di Marte, il veicolo spaziale ha subito una procedura simile ai “sette minuti di terrore” che i rover della NASA su Marte hanno sperimentato durante i tentativi di effettuare un atterraggio morbido sul Pianeta.
Uno scudo termico ha protetto la navicella durante la discesa infuocata, dopodiché si è paracadutata in sicurezza nella regione dell’Utopia Planitia, una pianura all’interno di un enorme bacino di impatto nell’emisfero settentrionale del pianeta.
Proprio come durante l’atterraggio del rover Perseverance della NASA, la piattaforma di atterraggio di Tianwen-1 ha acceso alcuni piccoli motori a razzo rivolti verso il basso per rallentare, durante gli ultimi secondi della sua discesa.
La China National Space Administration (CNSA) non ha ancora confermato ufficialmente il successo dell’atterraggio, ma è stato annunciato sui social media dalla China Global Television Network (CGTN), gestita dallo stato e dai ricercatori della Macau University of Science and Technology in Cina.
#BREAKING China's Tianwen-1 probe lands on #Mars pic.twitter.com/gtzFwlpgot
— CGTN (@CGTNOfficial) May 15, 2021
Il compito del rover Zhurong durante la sua missione su Marte
Il rover Zhurong, il cui nome combacia con quello di un antico dio del fuoco nella mitologia cinese, si separerà dal lander scendendo da una rampa pieghevole.
Una volta schierato, Zhurong dovrebbe trascorrere almeno 90 giorni su Marte (o circa 93 giorni terrestri; un giorno su Marte dura circa 40 minuti in più di un giorno sulla Terra) vagando sul pianeta per studiarne la composizione e cercare segni di acqua ghiacciata.
Si ritiene che l’Utopia Planitia contenga grandi quantità di acqua ghiacciata sotto la superficie, inoltre è anche il luogo in cui la missione Viking 2 della NASA atterrò nel 1976.
Il rover a sei ruote, che ha all’incirca le dimensioni dei rover gemelli Mars della NASA Spirit e Opportunity, trasporta a bordo sei strumenti scientifici, tra cui due telecamere panoramiche, un radar a penetrazione nel terreno e un rilevatore di campo magnetico, inoltre possiede un laser che può usare per colpire le rocce e studiarne la composizione, oltre a uno strumento meteorologico per studiare il clima e il tempo su Marte.
Zhurong lavorerà in tandem con l’orbiter Tianwen-1 per studiare il Pianeta Rosso, e l’orbiter –progettato per durare almeno un anno su Marte, o circa 687 giorni terrestri– fungerà da stazione di trasmissione dati per le comunicazioni tra Zhurong e i controllori di missione sulla Terra.
Zhurong, un punto di partenza per la Cina per una lotta alla conquista del “Pianeta Rosso”
Sebbene Tianwen-1 sia la prima missione di sbarco –con successo– su Marte della Cina, questo tuttavia non è il primo tentativo di missione sul pianeta da parte della Cina.
Il primo tentativo risale a 10 anni fa con un orbiter chiamato Yinghuo-1 che venne lanciato nel 2011 con la missione di ritorno del campione Phobos-Grunt Mars della Russia, missione che non riuscì nemmeno a superare l’orbita terrestre dopo il lancio, si schiantò invece nell’Oceano Pacifico distruggendo la navicella spaziale.
La Cina è ora la seconda nazione a far atterrare con successo un rover su Marte (la NASA ha fatto atterrare cinque rover su Marte), inoltre il successo dell’inserimento in orbita della missione Tianwen-1 a febbraio ha reso la Cina la sesta entità a farlo, dopo la NASA, l’Unione Sovietica, l’Agenzia spaziale europea (ESA), l’India e gli Emirati Arabi Uniti.
A parte la Cina e la NASA, l’Unione Sovietica è l’unico altro paese ad aver fatto atterrare una sonda su Marte, ma quella missione (chiamata Mars 3), è terminata prematuramente quando il veicolo spaziale ha smesso di funzionare solo pochi minuti dopo l’atterraggio.
Anche l’Agenzia spaziale europea ha tentato due atterraggi su Marte, ma entrambi i veicoli spaziali si sono schiantati.
Tianwen-1 è la prima missione interplanetaria della Cina, fino ad ora infatti le navicelle spaziali cinesi non si sono avventurate oltre la luna terrestre, dove la nazione ha fatto sbarcare con successo due rover come parte del suo programma Chang’e, che più recentemente, a dicembre, ha portato le rocce lunari sulla Terra.
La Cina sta anche pianificando di lanciare un’ambiziosa missione che avrà lo scopo di portare un campione da Marte sulla Terra, nel 2028, proprio come una missione molto simile della NASA e dell’ESA, programmata per il lancio nello stesso anno.
Nel frattempo, la Cina sta lavorando alla costruzione della sua nuova stazione spaziale, il cui primo pezzo è stato lanciato ad aprile, ed ha causato il panico globale la scorsa settimana quando i detriti del launcher sono caduti sulla Terra in modo incontrollato.
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