DJI ha appena lanciato il suo ultimo drone DJI Air 2S annunciando l’apertura della divisione DJI Automotive, il nuovo punto di riferimento per la sua tecnologia di auto a guida autonoma.
DJI Automotive
Già alcune voci all’inizio della settimana avevano suggerito che il produttore di droni potesse muoversi verso la guida autonoma, che è un buon settore per DJI, considerando che i suoi droni già utilizzano algoritmi molto sofisticati di evitamento degli ostacoli (Obstacle Avoidance).
In questa fase, DJI Automotive non costruirà le proprie auto a guida autonoma, ma collaborerà con i principali produttori di automobili per sviluppare delle soluzioni per la guida autonoma.
Queste tre soluzioni si dividono nella serie DJI Driving D130 (per la guida in autostrada e su strada con velocità tra 0-130 km/h), la serie DJI Driving D80 (adatta per la guida a velocità inferiori di 80 km/h in città), e il DJI Parking System.
Questi tre sistemi sono costruiti su tecnologie come il geo-fencing (che DJI usa per evitare che i suoi droni decollino in aree pericolose), i sensori a ultrasuoni (per giudicare le distanze usando onde sonore) e gli scanner LIDAR (Light Detection and Ranging), che trovi su droni industriali come il DJI Zenmuse L1.
Naturalmente, anche l’esperienza di DJI nella costruzione di software per droni giocherà un ruolo, con l’azienda che afferma che “sulla base dell’accumulo di algoritmi nel campo del rilevamento della visione UAV (Unmanned Aerial Vehicles)”, ha sviluppato alcuni nuovi sensori di percezione stereo che possono “identificare oggetti comuni con alta precisione, individuare ostacoli arbitrari e stimarne la distanza”.