Tra le migliori compagnie produttrici di smartwatch sportivi, a contendersi lo scettro per il ruolo di migliore con Polar e Garmin, c’è la casa finlandese Suunto con il suo Suunto 9, l’orologio sportivo ultra-endurance adatto a qualsiasi esperienza all’aperto, dalla scalata, al rafting, alla semplice corsa di prima mattina all’interno della città.
Il Suunto 9, a differenza del Suunto 9 Peak e del “vero smartwatch” Suunto 7, ha un design meno curato sulle apparenze e più incentrato sull’essere robusto, solido, tale da trasmetterti sicurezza soltanto osservandolo, a mio avviso una qualità non da poco considerando il target finale di questo tipo di prodotto.
Come già detto, il Suunto 9 si discosta parecchio dal 9 Peak –che tra l’altro si pone come il suo successore (anche considerando la cassa in Titanio)–, tuttavia è stato fino ad ora il prodotto di punta –e trainante– dell’azienda, così avendo avuto l’opportunità di poterlo provare, in lungo e largo ed in varie occasioni, sono riuscito a capire perché questo orologio è così acclamato, ma allo stesso tempo ho notato anche diverse cose che, in un certo senso, non gli fanno onore.
Contenuto della confezione e design del Suunto 9
Il packaging del Suunto 9 è identico a tutti gli smartwatch della Suunto e degli altri modelli, ben realizzato e curato nei dettagli –anche perché parliamo pur sempre di uno smartwatch di fascia premium–, che vede un rivestimento a fascia che tiene insieme la scatolina al cui interno è riposto l’orologio.
Nella scatolina, come già detto, troveremo il Suunto 9 allacciato intorno ad un cilindretto in cartone, al cui interno sarà riposto il cavo di ricarica che ricordo è diverso dagli altri modelli Suunto, ed è proprietario –quindi nel caso in cui si dovesse rompere, dovrai rivolgervi a Suunto–, poi una guida rapida sul suo utilizzo, la garanzia internazionale limitata e le solite avvertenze normative e di sicurezza.
Il Suunto 9 ha una cassa davvero generosa da 50 mm, e una struttura composta da una ghiera in acciaio inossidabile e la cassa in poliammide rinforzata con fibra di vetro, mentre invece per quanto riguarda il quadrante questo è protetto da un cristallo zaffiro; come nella versione Peak, anche questo modello ha una versione in Titanio, che tra l’altro è proprio il modello di questa recensione.
Come già detto e ripetuto, il Suunto 9 è il “gorilla” della casa finlandese, pertanto le dimensioni sono tutt’altro che contenute, partendo dal cinturino da 24mm, passando per il peso di 81g e andando a concludere con le dimensioni generali di 50 x 50 x 16,8 mm.
Per quanto riguarda il display, troviamo un’illuminazione LED ed una risoluzione 320 x 300 che si traducono in 1.34″; lo schermo è touch ma può essere tranquillamente gestito dai tre pulsanti fisici posti sul lato, così da consentirti l’utilizzo in qualsiasi circostanza, e senza la necessità di dover avere le mani pulite.
Specifiche e messa alla prova del Suunto 9 Peak
Arriviamo al punto chiave del Suunto 9, ovvero le sue caratteristiche tecniche e il perché dovrebbe venire scelto rispetto alla concorrenza, o anche solo rispetto agli altri modelli offerti da Suunto, ma andiamo con ordine.
Dal punto di vista delle funzionalità base, è uguale a tutti gli altri Suunto, anche con il Suunto 9 infatti dovrai scaricare sul tuo smartphone l’app Suunto –che troverai già preinstallata nello smartwatch–, e dopo fatto il classico accoppiamento tra i due dispositivi, avrai la possibilità di inserire diversi parametri (altezza, peso, età), così da poter avere un’esperienza completa a 360º e il più possibile adatta a te.
Tra le peculiarità dei prodotti Suunto, c’è l’accesso a tante funzioni di monitoraggio degli sport, ed anche il Suunto 9 avrà accesso ad oltre 80 modalità che includono quelle più comuni a quelle più di nicchia; per avere un esempio di cosa potrai trovare, sappi che sono incluse modalità per la corsa, il trekking, la pesca, il golf, la danza, il downhill, le uscite in bici e tante altre.
È inutile ripeterlo, però i competitor di Suunto sono Garmin e Polar i quali, insieme alla casa finlandese, si dividono parte del mercato degli orologi sportivi, pertanto gli standard erano molto alti, e devo dire che il Suunto 9 si è fatto onore in ogni campo, dalla precisione satellitare, alla resistenza, alla durata della batteria.
Come ho appena accennato, il Suunto 9 ha un sensore GPS integrato regolabile su quattro livelli, migliore/buona/ok/bassa, dedicati ai vari utilizzi, mentre per quanto riguarda i sistemi satellitari supportati troviamo GPS, GLONASS, GALILEO, QZSS e BEIDOU.
Dal punto di vista del sensore del cardio frequenzimetro, avendo avuto modo di poterlo comparare con i modelli Suunto 7 e Suunto 9 Peak, devo dire che “il vero smartwatch” (il Suunto 7) è quello che si è comportato meglio, probabilmente anche grazie al WearOS che magari correggeva in automatico le rilevazioni.
Sebbene il Suunto 9 non fosse preciso come il Suunto 7, le rilevazioni non erano del tutto sballate, la differenza infatti era pari a 1/2 bpm, quindi ho potuto impostare il piano di allenamento in modo abbastanza preciso, inoltre non ho avuto troppi problemi a configurare il percorso ideale, grazie anche ad una delle funzioni da tempo presenti sui Suunto top di gamma, ovvero le “mappe di calore“, di cui trovi qualche esempio negli screen qui sopra.
Le mappe di calore presenti sul Suunto 9, sono dei layer che si applicano alla mappa che visualizziamo sull’app ed indicano i punti più frequentati dagli altri sportivi come noi, dandoci anche delle opzioni o delle idee su come impostare il nostro percorso.
Proprio riguardo a quest’ultima cosa, Suunto consente, tramite l’app, di creare e scaricare mappe per l’uso offline, così da averla sempre con noi senza la necessità di dover essere per forza a casa con il WiFi connesso.
Come ho detto, uno dei punti di forza del Suunto 9 è la batteria, che a mio avviso è 10 spanne sopra a tutti gli altri modelli, però vorrei analizzarla nel dettaglio.
Sia nella recensione del Suunto 9 Peak, sia in quella del Suunto 7, mi sono lamentato della durata della batteria, questo perché essendo smartwatch ideati per gli sportivi, mi aspetto che la loro autonomia fosse tale da poter sopportare senza troppi problemi un weekend fuori porta, ma così non è stato, mentre invece con il Suunto 9 sono rimasto davvero scioccato.
Nonostante abbia usato fino allo sfinimento questo smartwatch, non c’è stato un singolo momento in cui mi abbia lasciato per strada, né un singolo momento in cui mi abbia deluso, tuttavia c’è da dire che non è mai stato usato durante le ore notturne, questo perché il cinturino in nylon è risultato essere un po’ scomodo, oltre a lasciarmi dei segni sul polso.
Suunto afferma che la batteria può durare senza problemi fino a 5 giorni, ovviamente c’è anche la funzione di risparmio energetico per prolungarne la durata, l’abbassamento della luminosità, la possibilità di settare il GPS ad una precisione inferiore, etc.. tuttavia a mio avviso sono soluzioni non necessarie, infatti utilizzando il GPS sempre alla massima precisione, e con tutte le funzioni attive, ho comunque raggiunto i 5 giorni di autonomia senza problemi.
Devo dire che la pecca più grande di questo orologio, è la luminosità. Anche solo poter fare le foto da inserire in questa recensione è stato difficile in quanto anche impostandola al massimo livello ,”high”, non si vede quasi nulla in alcune circostanze. Dal mio punto di vista questo è un grosso problema, considerando l’uso estremo –o no– a cui è destinato quest’orologio; se già in una situazione perfetta è difficoltoso leggere cosa c’è scritto, come si comporterà nel fango o con l’acqua?
Parlando sempre di batteria, non si può non parlare della sua ricarica, e come ho detto all’inizio, il Suunto 9, come tutti gli smartwatch esistenti, ha un cavo proprietario magnetico, facile da utilizzare in quanto basterà avvicinarlo per avere il contatto solido, tuttavia bisognerà prestare attenzione perché questo combaci con i pin d’ingresso.
I tempi di ricarica sono molto veloci ed ho riscontrato una ricarica completa (0-100) in poco più di un’ora e mezza, tempi che ritengo degni di nota e che dovrebbero essere seriamente presi in considerazione nella scelta di uno smartwatch sportivo.
Come già detto e ripetuto più volte, l’app di Suunto farà da padrone su questo orologio, andando a sopperire a qualsiasi possibile mancanza dello smartwatch, fornendo inoltre dettagli di ogni operazione svolta, dai passi alle calorie bruciate, all’affaticamento etc…oltre al monitoraggio del sonno che tuttavia, come ho già detto, non ho utilizzato.
Sebbene a livello di interazione assomigli a un qualsivoglia smartwatch, ho notato che l’interazione e le gesture non erano erano precise e veloci come mi sarei aspettato.
Se hai utilizzato uno smartwatch con WearOS, sai bene che facendo uno scroll verso l’alto dalla schermata home normalmente si ha accesso alle notifiche, oppure da sinistra a destra, in questo caso invece dovrai fare due scroll verso destra, arrivare al widget di riepilogo, e fare uno scroll verso l’alto.
A mio avviso sono tanti movimenti inutili che potevano essere racchiusi in un semplice swipe da sinistra a destra nella home, ma ciò non è possibile, come per esempio non è nemmeno possibile avere un accesso immediato alle impostazioni, bisognerà infatti passare per tutto il menù finché, alla fine, non si raggiunge l’ingranaggio con le impostazioni.
Rimanendo in tema “impostazioni”, ho avuto difficoltà a rimuovere i miei dati e fare un reset del dispositivo, anzi, a dirla tutta non ci sono riuscito minimante. Non so se sia dovuto a qualche feature nascosta o altro, tuttavia mi aspettavo un OS simile a quello del Suunto 9 Peak, invece in questa circostanza non sono riuscito a venirne a capo.
Come sempre, ho apprezzato la funzione che ti permette di controllare le playlist musicali sul tuo dispositivo, e i soliti timer o cronometri a cui puoi aver accesso in modo immediato tramite i pulsanti fisici, inoltre c’è da ricordare che, a differenza del Suunto 7, su questo dispositivo non avrai possibilità di scaricare la musica ed averla sullo smartwatch senza dover portare con te lo smartphone, tuttavia sarà certamente un aiuto in più quando si tratta di regolare la musica durante la corsa o una qualsiasi attività all’aperto.
Disponibilità e prezzo
Siamo arrivati alla resa dei conti, dopo averne letto le specifiche, le funzioni, i pro e i contro, sicuramente ti starai domandando quale sia il prezzo e se questo è buono se rapportato alla qualità offerta.
Per quanto riguarda le versioni, o la personalizzazione, a mio avviso, siamo abbastanza limitati in quanto avrai soltanto 4 versioni tra cui scegliere, ovvero quella standard che si presenta con il nome di Suunto 9 Baro Black, la Baro White, la Baro Charcoal Black Titanium (la versione in Titanio 5) e la Granite Blue Titanium (il modello di questa recensione).
Peccato inoltre non poter scegliere dei cinturini differenti, una mancanza non di poco conto, anche considerando il fatto che l’orologio ha un prezzo abbastanza alto.
Come avrai intuito, il Suunto 9 è un orologio di fascia alta, e il prezzo da pagare sul sito ufficiale è di 599€ per una delle due versioni in titanio, oppure 479€ per le versioni in acciaio, oppure se ti senti più sicuro potrai acquistarlo su Amazon, dove potresti, tra l’altro, risparmiare fino al 10%.
Tirando le somme, ritengo il prezzo della versione in titano decisamente alto, forse troppo considerando che, oltre al materiale con cui è realizzato, non porta alcun accorgimento extra rispetto alla versione in acciaio, mentre invece per questa versione penso che il prezzo sia più consono, alto sicuramente, ma le prestazioni lo sono altrettanto.
Se sei attratto dalla scienza o dalla tecnologia, o vuoi vedere come il Suunto 9 si confronta con la concorrenza o con gli altri modelli, continua a seguirci, così da non perderti le ultime novità e news da tutto il mondo!