Un gruppo di ricercatori della Loughborough University ha studiato un antico meteorite che è stato scoperto in un campo in Inghilterra lo scorso marzo. Secondo le prime stime, l’oggetto celeste avrebbe percorso almeno 177 milioni di chilometri dalla sua origine tra le orbite di Marte e Giove nella fascia di asteroidi. Il meteorite, la cui “età” è quantificata in 4.6 miliardi di anni, potrebbe essere un residuo di detriti cosmici lasciati dalla nascita del nostro sistema solare.
Un vecchio meteorite potrebbe rispondere ad alcune domande sull’origine della vita
La scoperta, secondo gli scienziati inglesi, sarebbe molto importante e potrebbe darci qualche indizio sull’origine della vita sulla terra. Al momento, il team sta studiando la roccia per determinarne la struttura e la composizione, con il supporto dei colleghi di EAARO e l’utilizzo di varie tecniche, come la microscopia elettronica. La morfologia della superficie è invece sotto esame su scala micron e nanometrica.
Lo studio di un meteorite è un processo complesso e affascinante che si avvale anche della spettroscopia vibrazionale e della diffrazione dei raggi X con lo scopo di ottenere informazioni dettagliate sulla struttura chimica, la fase e il polimorfismo, la cristallinità e le relative interazioni molecolari.
Volendo parlare in termini spiccioli, l’oggetto ha l’aspetto di polvere e particelle di cemento tenute insieme in modo decisamente approssimativo e ha avuto la “fortuna” di non essere stato soggetto a gravi collisioni cosmiche, che solitamente determinano il destino della gran parte dei detriti spaziali antichi.
Un’altra cosa interessante è che nonostante la struttura interna dell’asteroide sia fragile, non è presente alcun apparente metamorfismo termico: ciò significa che è rimasto intatto da prima della creazione dei pianeti. Gran parte del meteorite è costituita da minerali, tra cui olivina e fillosilicati, ma la sua composizione è completamente diversa da qualsiasi cosa trovata sulla Terra e potenzialmente differente anche a qualsiasi altro oggetto celeste scoperto in passato.
Il campione raccolto dai ricercatori dall’impronta di un ferro di cavallo potrebbe infatti contenere una struttura chimica o fisica mai vista prima in altri meteoriti. Considerato che contiene diversa condrite carbonacea, rara da trovare negli oggetti che colpiscono la Terra e che include spesso del materiale organico, risulta ulteriormente un asteroide molto interessante da studiare.