Nella precedente puntata è stata introdotta la domotica, cos’è, capirla un poco e un po’ di introduzione su come potrebbe essere utile, ma dato che avere una domotica “seria” è relativamente costoso, sappi che è possibile farla low-cost, come? Con materiale di recupero.
È molto probabile che a casa tua tu possieda diversi dispositivi tra smartphone, tablet e computer (portatili o meno poco importa), che, tramite qualche sistemazione del caso (processore, ram e SSD su PC oppure custom Rom su smartphone e tablet etc.), possono tornare completamente operativi.
Nell’ottica della domotica low-cost, ricordati che gli smartphone possono funzionare anche offline
In questo specifico caso, di fatto, non c’è bisogno di grandissimi competenze (per fortuna) per poter impostare un baby monitor tramite bluetooth, una sorta di citofono con la stessa tecnologia o addirittura una rete di interfoni, per non parlare di sensori di movimenti ed allarmi usando smartphone e tablet di recupero; queste, come puoi vedere, sono tutte idee low-cost.
Le idee per poter utilizzare smartphone offline le puoi trovare sul relativo articolo.
E riguardo la domotica low-cost online?
Tieni presente che uno smartphone (o un tablet) può addirittura diventare una sorta di “telecomando” per la domotica di casa tua, dato che molte cose possono funzionare sia tramite Wi-Fi che bluetooth.
Banalmente uno smartphone (vale anche per un tablet) vecchio potresti addirittura metterlo appoggiato ad una parete per installarci su qualche orologio di terze parti, con tanto di schermo sempre acceso, avresti tecnicamente una sorta di orologio da parete radiocontrollato; questa è una delle idee più semplici.
Un’altra ide interessante può essere Intercom per Android, quest’applicazione trasforma i dispositivi Android in interfoni, oltre che funzionare su Bluetooth, funziona anche tramite Wi-Fi.
Potresti addirittura usare smartphone e tablet come schermi per quello che fanno gli schermi “veri” di Amazon e Google, se attivi ad esempio la funzione “ok Google” su dispositivi Android potrai tranquillamente usare l’assistente, allo stesso modo degli altoparlanti NEST e dei dispositivi Google “ufficiali”; ovviamente ad ogni dispositivo dovrai associare un nome.
Come vedi le possibilità di utilizzare smartphone e tablet come surrogati dei dispositivi domotici più comuni, può rendere non solo low-cost, ma addirittura divertente dover “assemblare” la domotica di casa tua.
Videosorveglianza con la domotica low-cost
Se hai la possibilità e qualche computer vecchio che puoi recuperare, e se quest’ultimo ha delle caratteristiche tecniche sufficienti, esso può diventare un buon server per la tua videosorveglianza, con tanto di possibilità di poter accedervi da remoto da telefono.
Gli smartphone e i tablet possono tranquillamente diventare delle telecamere di videosorveglianza, tramite applicazioni come IP Webcam su Android.
Come fare videosorveglianza low-cost tramite dispositivi Android lo puoi trovare nel relativo articolo a tema.
La televisione, anche vecchia, può fare da schermo verso l’esterno
Hai una televisione un po’ datata alla quale hai dovuto mettere un decoder, magari ha ancora l’uscita analogica; in caso sappi che in commercio esistono (ancora) non solo telecamere analogiche, ma veri e propri sistemi di videosorveglianza analogica.
Tramite uno splitter per l’antenna televisiva, e l’assemblaggio di telecamere analogiche, se stai guardando la televisione (si parla nel caso in cui sia così vecchia da avere ancora il segnale analogico), puoi cambiare canale per vedere chi sta suonando il tuo campanello, non è fantastica una cosa del genere?
Ovviamente la stessa cosa è possibile farla tramite internet, tramite molte Android box moderne è possibile connettersi alle telecamere IP.
Se sei interessato a “modernizzare” la tua vecchia televisione e vuoi farlo low-cost senza spendere molto, ti invito a leggere l’articolo relativo alla “trasformazione” di vecchie TV in Smart TV.
Piccolo appunto su dispositivi non aggiornati
Come accennato all’inizio dell’articolo con “tutte le modifiche del caso” sia hardware che software, è molto probabile che, qualora tu scelga di usare smartphone e tablet Android questi non siano aggiornati a moderne versioni di Android.
Attenzione: questo può essere un problema per diverse ragioni, ma qui ne vedrai solo alcune (le più importanti).
Anzitutto gli aggiornamenti di sicurezza servono per rendere più sicuro il tuo dispositivo, perché le righe di codice sono tante e qualcosa sfugge sempre, i programmatori nel tempo correggono quel che non va, per fare un esempio pratico il recente bug dei dispositivi Google Home poi risolto tramite aggiornamenti software.
Un’altra ragione sta nel fatto che alcune applicazioni potrebbero non funzionare con versioni troppo vecchie del sistema operativo.
Facciamo un esempio pratico: l’applicazione Home di Google or come ora, Dicembre 2022, non è più supportata da versioni Android inferiori alla 8, se quindi hai un telefono o un tablet con Android 7, Google Home non si aggiornerà più e, nel caso non sia proprio installata, non potrai installarla tramite PlayStore.
Ciò, infatti, potrebbe comportare un problema non indifferente se decidi di “googlizzare” successivamente la tua abitazione, in quanto molte cose non funzioneranno e non avrai accesso a nuove funzioni e se ci saranno problemi dovrai pure tenerteli.
Sistemi d’allarme low-cost?
In commercio esistono macchinari molto economici che permettono di avere sistemi d’allarme più o meno efficaci, esistono anche applicazioni per smartphone e tablet che permettono di trasformare il telefono in un vero e proprio sensore d’allarme.
Domotica low-cost per casa tua: in conclusione
Come puoi vedere, anche se le tue possibilità economiche sono minime, con un po’ di ingegno puoi trasformare PC, smartphone e tablet in qualcosa di più che semplici strumenti di lavoro o di intrattenimento.
Purtroppo viviamo in una società incredibilmente consumistica nella quale si dice “ah, mi compro un telefono nuovo“, “ah, mi compro una televisione nuova” con una leggerezza a dir poco incredibile.
Senza entrare in discorsi ambientalisti, non è questa la sede idonea, noi che siamo “il popolo”, tramite la conoscenza abbiamo il potere di riuscire in qualche modo ad aggirare l’obsolescenza programmata dei dispositivi, e il mercato stesso ci dà, paradossalmente, la possibilità di recuperare vecchi dispositivi.
Da precisare che questi sono solo alcuni dei modi possibili per poteri utilizzare vecchi dispositivi in modo domotico, ma non gli unici.
Ovviamente se vuoi qualcosa di più la domotica low-cost potrebbe non essere sufficiente: ad esempio sensori antifumo, o automatizzare il tuo forno in modo che si spenga da remoto (volendo si può fare con Rasbpberry od Arduino, ma servono competenze che non tutti hanno).
Per il resto, buon divertimento e tanti auguri di buon anno.