Nel momento in cui il Diabete di tipo 1 o di tipo 2 ha il suo esordio, è importante effettuare tempestivamente una visita medica: “Il diabete è noto per alterare la salute dei vasi sanguigni nella retina e questi cambiamenti vascolari non causano sintomi nelle fasi iniziali“, ha spiegato il dottor Jeffrey Sundstrom, oculista e specialista della retina presso il Penn State Health Eye Center di Hershey, Pennsylvania.
“È estremamente importante rilevare eventuali cambiamenti in anticipo in modo da poter adottare misure per prevenire la perdita della vista, e il modo per farlo è con una visita oculistica esame annuale che misuri i parametri della dilatazione“, ha affermato in un comunicato stampa la Penn State.
Visita oculistica e diabete: perché è così importante
Con il diabete, i vasi sanguigni nella retina spesso hanno perdite e sanguinamento e questo può innescare un gonfiore della macula, la parte della retina nella parte posteriore dell’occhio responsabile della visione centrale: “Una grave perdita della vista a causa del diabete può verificarsi quando i vasi sanguigni anormali crescono nella retina e nel vitreo”, ha spiegato Sundstrom.
“Questi vasi sanguigni anormali possono portare a sanguinamento nella parte posteriore dell’occhio e persino causare un tipo di distacco della retina. Se una di queste condizioni non viene trattata, possono portare a una progressiva perdita della vista e cecità“, ha continuato l’esperto.
Più della metà delle persone con diabete svilupperà la retinopatia diabetica, una delle principali cause di cecità negli Stati Uniti, dove meno della metà dei pazienti diabetici ha effettuato una visita oculistica annuale.
Ad un controllo accurato devono sottoporsi anche le donne incinte con diagnosi di diabete gestazionale poiché anch’esse corrono il pericoli di riscontrare una retinopatia diabetica. In questo caso, il controllo della vista e della salute degli occhi dovrebbe essere ripetuto spesso durante la gravidanza.
Nel caso si verificasse un problema agli occhi non bisogna allarmarsi poiché esistono diverse terapie che trattano con successo l’eventuale patologia, come il laser e cure farmacologiche, purché il problema venga scoperto tempestivamente.
Gli individui che hanno appena scoperto di essere stati colpiti da diabete, devono sia effettuare una visita oculistica dilatativa annuale, sia eseguire altri test che permetta loro di tenere sotto controllo e ridurre il rischio di perdere la vista a causa di gravi complicazioni come un infarto o un ictus.
È importante effettuare un test dell’emoglobina A1C,A che indica se i livelli di zucchero nel sangue sono sotto controllo. Per i diabetici l’obiettivo è inferiore al 6,5%; è altresì fondamentale misurare la pressione sanguigna e il colesterolo, che dovrebbe essere inferiore a 200 mg/dL.
“I pazienti dovrebbero collaborare con il proprio medico di base per ottimizzare tutti e tre gli ABC e consultare il proprio oculista per gli esami annuali di screening della retinopatia diabetica“, ha raccomandato Sundstrom: “La chiave per mantenere una buona vista è un buon rapporto sia con il tuo medico di base che con il tuo oculista“. Gestendo il proprio diabete e sottoponendosi a una visita oculistica annuale , la maggior parte dei pazienti con diagnosi di diabete può mantenere una buona vista.
Le persone con diabete di tipo 1 e di tipo 2 sono maggiormente a rischio di complicanze oculari e neuropatie periferiche e corrono un pericolo maggiore di incorrere nella cecità rispetto alle persone senza diabete.
È anche importante non creare troppi allarmismi e specificare che la maggior parte degli individui con diabete hanno nient’altro che piccoli disturbi agli occhi col passare degli anni. Il punto fondamentale è non dimenticare di effettuare controlli regolari, così da ridurre i problemi minori.Se invece si dovesse andare incontro ad una patologia grave, esistono ottime terapie che danno buoni risultati se applicate all’esordio dell’eventuale patologia.
Per poter essere consapevoli delle problematiche di eventuali disturbi oculari, è importante sapere come la’occhio funziona. L’occhio infatti è ricoperto da una membrana esterna resistente, chiara e curva: si tratta della la cornea, che focalizza la luce proteggendo l’occhio stesso.
Dopo che la luce ha attraversato la cornea, si sposta attraverso uno spazio chiamato camera anteriore (che è riempita con un fluido protettivo chiamato umore acqueo), attraverso la pupilla (che è un foro nell’iride, la parte colorata dell’occhio), e poi attraverso una lente che esegue una maggiore messa a fuoco.
Infine, la luce passa attraverso un’altra camera piena di liquido al centro dell’occhio (il vitreo) e raggiunge la parte posteriore dell’occhio, la retina. La retina registra le immagini focalizzate su di essa e converte quelle immagini in segnali elettrici, che il cervello riceve e decodifica.Una parte della retina è specializzata per catturare i minimi dettagli. Questa minuscola area di visione estremamente nitida è chiamata macula. I vasi sanguigni dentro e dietro la retina nutrono la macula.
Come è già stato detto, le persone con diagnosi di diabete hanno maggiori probabilità di soffrire di particolari patologie oculari. Bello specifico, si può incorrere nel glaucoma rispetto alle persone senza diabete. Più a lungo un soggetto convive con il diabete, più è comunemente di manifesterà i glaucoma, con l’avanzare dell’età.
Il glaucoma si manifesta quando la pressione si accumula nell’occhio. La pressione stuzzica i vasi sanguigni che portano il sangue alla retina e al nervo ottico. La vista si perde gradualmente poiché la retina e il nervo sono danneggiati. Esistono però diverse terapie per il trattamento del glaucoma: terapie farmacologiche per ridurre la pressione negli occhi, oppure un intervento chirurgico.
Un’altra patologia che le persone con diabete corrono il rischio di contrarre in percentuale maggiore rispetto alle persone non diabetiche, è la cataratta. I soggetti diabetici tendono anche ad avere la cataratta in giovane età e in essi progredisce più velocemente. Con la cataratta, il cristallino dell’occhio si “appanna“, compromettendo la vista.
Un accorgimento utile a non infastidire una cataratta lieve, è quello di indossare occhiali da sole più spesso e utilizzare lenti antiriflesso negli occhiali. Per la cataratta che interferisce notevolmente con la vista, i medici di solito rimuovono la lente dell’occhio e la sostituiscono con una nuova lente artificiale.
Nelle persone con diabete, la retinopatia può peggiorare dopo la rimozione del cristallino e il glaucoma può iniziare a svilupparsi. La retinopatia diabetica è un termine generico sfruttato per tutti i disturbi della retina causati dal diabete. Esistono due tipi principali di retinopatia: non proliferativa e proliferativa.
Nella retinopatia non proliferativa, la forma più comune di retinopatia, i capillari nella parte posteriore dell’occhio si gonfiano e formano borse. La retinopatia non proliferativa può attraversare tre fasi (lieve, moderata e grave), poiché sempre più vasi sanguigni si bloccano.
In alcuni soggetti, la retinopatia progredisce dopo diversi anni in una forma più grave chiamata retinopatia proliferativa. In questa forma, i vasi sanguigni sono così danneggiati da chiudersi. In risposta, nuovi vasi sanguigni iniziano a crescere nella retina. Questi nuovi vasi sono deboli e possono perdere sangue, compromettendo la vista. I nuovi vasi sanguigni possono anche far crescere il tessuto cicatriziale. Dopo che il tessuto cicatriziale si è ristretto, può distorcere la retina o spostarla dalla sua sede: una condizione chiamata distacco della retina.
Sebbene la retinopatia non causi solitamente la perdita della vista in questa fase, le pareti dei capillari possono perdere la capacità di controllare il passaggio di sostanze tra il sangue e la retina. Il fluido può fuoriuscire nella parte dell’occhio in cui si verifica la messa a fuoco, la macula.
Quando la macula si gonfia di liquido, una condizione chiamata edema della macula, la vista si offusca e può essere persa del tutto. Sebbene la retinopatia non proliferativa di solito non richieda un trattamento, l’edema maculare deve essere trattato, ma fortunatamente il trattamento è generalmente efficace nell’arrestare e talvolta nell’invertire la perdita della vista.
Secondo dott. Edoardo Ligabue, responsabile del servizio di oculistica del Centro Diagnostico Italiano: “Una evenienza molto frequente è la cataratta, data da una perdita irreversibile di trasparenza del cristallino.
In pratica la luce passa con difficoltà attraverso una lente dell’occhio determinando fenomeni di abbagliamento e di peggioramento della visione. Al giorno d’oggi la cataratta si può operare con un intervento mediante il laser a femtosecondi che consente un rapido recupero con la minima invasività.
In ogni caso il diabete può rendere il decorso operatorio più complicato favorendo fenomeni infiammatori e rallentando i processi riparativi“.
“Non solo: a livello retinico possiamo avere una occlusione arteriosa (brusca chiusura di un’arteria) oppure delle trombosi venose (chiusura di una vena) che coinvolgono una parte o tutta la retina, comportando un danno paragonabile a quello della retinopatia diabetica“, ha continuato l’esperto.
Insistere dunque su una certa costanza nel programmare una visita oculistica annuale presso uno specialista preparato, non è un monito da trascurare o parcheggiare nelle incombenze marginale, ma un dovere verso la propria salute che migliorerà la qualità della vita di chi convive con una malattia difficile come il diabete.