Quante volte hai letto articoli tipo “X modi per riutilizzare il tuo vecchio smartphone Android” e tra questi X ipotetici modi c’era anche la videosorveglianza?
La rete è letteralmente piena di questi articoli, ma questo aspetto è davvero molto poco approfondito.
Sicuramente avrai pensato qualcosa tipo: “ma scusa, se posso fare della videosorveglianza risparmiando non poco con dei vecchi smartphone Android, perché non farlo?“, tuttavia non te la sei sentita, o semplicemente non sei in grado perché solitamente chi dispensa questo consiglio non approfondisce.
Di seguito potrai leggere alcuni consigli sul come muoverti quando devi fare questa operazione.
Non volendo complicare troppo le cose soprattutto per chi non ha una grande dimestichezza con APK, Android senza Google e via discorrendo esaminerò le alternative presenti qualora si usi il PlayStore di Google, poiché per molti utenti potrebbe divenire complicato fare una videosorveglianza più “privacy-friendly“.
Videosorveglianza smartphone Android, i preparativi
Anzitutto bisogna assicurarsi che i propri dispositivi Android (smartphone o tablet) non siano effettivamente troppo vecchi per le applicazioni di videosorveglianza.
Intendo dire che, allo stato attuale, anno 2022, è consigliabile uno smartphone Android con delle caratteristiche decenti (almeno dual-core con almeno 1.4 GHz di potenza e 2 gigabyte di memoria RAM) che supporti almeno una versione di Android 6 o successiva.
Questo per due ragioni:
- la prima sono le prestazioni, se sono troppo scadenti sarà molto difficile in tempo reale riuscire a capire cosa succede a casa propria;
- con il passare del tempo e delle versioni di Android (come qualunque altro sistema operativo) molte applicazioni perdono il supporto per le versioni più vecchie.
Ecco per quale motivo è necessario che lo smartphone Android vecchio non sia propriamente “preistorico”.
Ovviamente finché sei fuori casa, lo smartphone (o il tablet) ha una batteria, di conseguenza il dispositivo dovrà rimanere collegato alla corrente, oltre che al Wi-Fi casalingo!
Questa cosa, per quanto possa sembrare banale, sembra sfuggire a molte persone il fatto che comunque anche uno smartphone convertito a telecamera di videosorveglianza non può per forza di cose andare avanti in eterno senza un attacco alla corrente.
Bisogna oltretutto studiare anche le posizioni dove vuoi mettere i tuoi dispositivi.
Ovviamente si parla di videosorveglianza all’interno della propria abitazione poiché per ragioni dovute alla non permeabilità dello smartphone è assolutamente sconsigliabile metterlo fuori (a meno che tu non abbia qualche metodo particolare per difenderlo dalle intemperie e da eventuali cortocircuiti dovuti all’acqua…).
La posizione dove dovrai metterlo dipenderà molto sia da dove sono messe le prese di corrente della tua casa, sia da com’è arredata.
Di supporti per tenere fermo lo smartphone ce ne sono a bizzeffe, tra quelli per auto (ne puoi utilizzare uno così per esempio su un mobile in soggiorno) e quelli canonici per telefono o tablet: qui la scelta è tua e dipenderà da com’è strutturata la tua abitazione.
In ogni caso è consigliabile utilizzare uno smartphone con una batteria che non sia propriamente nuovissima, per il semplice motivo che è un peccato rovinare una batteria nuova in buone condizioni!
Altra cosa: è consigliabile mettere una protezione, meglio se la password, per ogni dispositivo che deciderai di usare come telecamera! Banalmente, se qualcuno entra in casa: anche se ruba lo smartphone Android usato come telecamera di videosorveglianza non potrà metterci le mani dentro.
Se vuoi alleggerire il carico puoi disinstallare (o disattivarne gli aggiornamenti) delle applicazioni che non serviranno assolutamente a nulla per il tuo smartphone o tablet Android.
Sostanzialmente eliminare i cosiddetti bloatware (sostanzialmente programmi poco utili, per non dire inutili, sul tuo dispositivo).
Togliendo (o disattivando) YouTube, YouTube Music, Gmail e altri programmi preinstallati che non ti serviranno allo scopo della videosorveglianza Android, non solo renderai più veloce il dispositivo, ma sarà molto più facile per il telefono fare da telecamera IP.
Assicurati infine che l’audio del tuo smartphone (o comunque dei tuoi dispositivi Android) sia azzerato, poiché sentire le notifiche non solo ti disturberà, ma non ti servirà a nulla in caso di videosorveglianza.
Ora che i preparativi sono pronti, potrai installare l’applicazione che più fa al caso tuo.
Quale applicazione è meglio usare per la videosorveglianza con smartphone Android?
Applicazioni che permettono videosorveglianza con smartphone Android ce n’è più di una, come ad esempio tinyCam Monitor e IP Webcam, dal canto mio consiglio proprio IP Webcam e il perché lo vedrai tra poco.
Con IP Webcam è possibile fare videosorveglianza in ben due modi: via cloud od utilizzando un computer (Windows, Linux o Mac cambia poco) come server.
Sul tuo smartphone (quello che usi per telefonare) dovrai installare Ivideon, sarà il programma che ti permetterà di gestire i dispositivi che hai scelto di utilizzare tramite IP Webcam, che invece andrà installato sugli smartphone o tablet Android che faranno le veci delle telecamere.
Videosorveglianza Android in cloud con Ivideon
È possibile connettersi agli smartphone Android convertiti in telecamera via cloud. Questo significa che le registrazioni non saranno salvate su un server fisico come il computer di casa tua, bensì su un server dislocato chissà dove.
Tutto molto bello, peccato che Ivideon gratuitamente in cloud permette un solo dispositivo! Il servizio che permette ad Ivideon di supportare in cloud più dispositivi è a pagamento e aumenta a seconda di quanti dispositivi tu voglia usare come telecamera.
Consiglio di usare la pratica cloud solamente se hai intenzione di utilizzare un solo smartphone Android come videosorveglianza.
Purtroppo ivideon fa levitare i prezzi all’aggiunta di dispositivi connessi al suo cloud. La cosa alla lunga potrebbe diventare un costo non indifferente.
L’unica cosa che devi ricordarti di fare è assicurarti che sia ivideon che ipwebcam siano collegati allo stesso account ivideon, in questo caso l’applicazione sarà in grado di capire quali telecamere sono connesse al cloud.
Videosorveglianza Android con server proprio Ivideon
Fortunatamente Ivideon mette a disposizione la sua stessa applicazione, che ti basterà scaricare dal sito ufficiale. Ivideon server è disponibile per Windows, Linux e Mac: quindi non avrai problemi, esistendo sostanzialmente per i sistemi operativi desktop più diffusi.
Assicurati semplicemente che il tuo smartphone (o il tuo tablet) Android sia collegato allo stesso Wi-Fi del computer che deciderai di utilizzare come server.
Su Ip Webcam di basterà andare su “avvio del server” e ti basterà quindi avviarlo.
Spostati poi sul tuo computer con sistema operativo desktop e ti basterà fare “aggiungere dispositivo”-> “ricerca dispositivo”, per poi fare tutte le (piccole) configurazioni del caso (fortunatamente ivideon può farla anche in automatico).
Ti apparirà la schermata di ivideon con gli smartphone che hai scelto di utilizzare come telecamere di videosorveglianza.
L’applicazione di Ivideon per fortuna non pone limiti al numero di dispositivi collegabili, contrariamente a quanto accade se desideri farlo in cloud, e non ha costi aggiuntivi per il numero di dispositivi immessi essendo tutto fatto a casa propria e non tramite servizi esterni!
Tra l’altro tramite computer non è nemmeno necessario collegare l’account; anche se di fatto puoi farlo per vedere dopo da telefono cosa sta succedendo a casa tua.
Va segnalato anche che non solo Ivideon server permette di vedere da remoto le tue webcam o i tuoi smartphone Android convertiti in telecamere, ma permette anche di registrare sul proprio computer i filmati.
Se per qualche arcana ragione non puoi (o non vuoi) accedere all’account ivideon ti basta sapere che puoi connetterti al tuo PC dal tuo telefono da remoto.
Windows ad esempio permette il collegamento da telefono tramite Android e puoi tranquillamente vedere il tuo desktop da smartphone (ivideon compreso).
Stessa identica cosa vale per vari sistemi Linux, ad esempio il sistema operativo ZorinOS possiede Zorin Connect. Come del resto è possibile controllare Ubuntu da telefono in remoto.
IP Webcam per videosorveglianza Android: versione gratuita o a pagamento?
La versione gratuita contiene pubblicità che può non solo diventare fastidiosa, ma che potrebbe rallentare il dispositivo Android utilizzato come telecamera di videosorveglianza.
Fortunatamente la versione a pagamento di Ip Webcam ha un costo accessibile tutti (poco più di 5€). Il prezzo si paga una tantum! Quindi nessun abbonamento annuale o mensile annesso: paghi una volta e via.
Facoltativo: difendi i tuoi smartphone Android convertiti a telecamera anche dal punto di vista informatico
Un attacco hacker ai tuoi dispositivi o al tuo sistema low-cost di videosorveglianza non è affatto da escludere.
Questo lo metto come facoltativo perché se sei un appassionato di sicurezza informatica, probabilmente ti sarai chiesto: “ma se i telefoni Android hanno produttori che interrompono gli aggiornamenti di sistema dopo pochi anni, come mi difendo in tal caso?”
Niente panico: fortunatamente i metodi per difendere i vecchi dispositivi esistono.
Vari antivirus (nelle versioni a pagamento) consentono a prezzi accessibili di avere una protezione anche su più dispositivi contemporaneamente.
Malwarebytes, Eset, Bitdefender sono solo alcuni degli antivirus Android che puoi scegliere per i tuoi dispositivi un po’ datati.
Un’altra idea potrebbe essere utilizzare un firewall (sia in sostituzione all’antivirus che insieme, dipenderà sia dalle prestazioni dei tuoi dispositivi che da quello che deciderai di fare).
Un firewall come Netguard ad esempio, non necessita di permessi di root di sorta, quindi accessibile anche se sei poco “tecnologico”.
Netguard, ad esempio, permette di dire “quali programmi devono lasciar passare i dati e quali no”. Banalizzando è come se dicessi al mio smartphone: “fai passare i dati di IP Webcam che è l’unica applicazione che mi servirà su questo smartphone, ma non lasciar passare i dati delle altre“.
In conclusione
Come ho scritto in altri articoli questo è solo uno dei metodi possibili per fare videosorveglianza (perlomeno con dispositivi Android non recenti) e non va presa come la Bibbia, poiché tra qualche anno molte di queste cose potrebbero non valere più, visto che negli ultimi anni la tecnologia si evolve ad un ritmo estremamente frenetico.