Una tempesta solare in arrivo potrebbe causare blackout diffusi sulla Terra nei prossimi giorni. La NASA ha recentemente rilevato un’eruzione di plasma scuro dal sole, con una probabilità del 60% di provocare interruzioni di corrente a livello globale questa settimana. Gli esperti avvertono che questo fenomeno potrebbe essere il più intenso degli ultimi 165 anni.
Una tempesta solare senza precedenti
La tempesta solare attuale ha catturato l’attenzione degli scienziati e del pubblico per la sua potenziale gravità. Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), questo impulso di plasma scuro potrebbe causare fluttuazioni significative nella rete elettrica. La NASA, attraverso un video del suo Solar Dynamic Observatory, ha mostrato una nube scura di fredda eruzione solare esplodere dal sole, con il plasma che si dirige verso nord sulla superficie solare.
Tempesta solare in arrivo: rischio blackout venerdì
Il bagliore solare potrebbe disturbare le comunicazioni radio, le comunicazioni aeree e le operazioni satellitari, con un aumento della probabilità di problemi nella giornata di venerdì. Negli ultimi dieci anni, i brillamenti solari “freddi” sono stati oggetto di intensi studi da parte degli astrofisici. Sebbene abbiano temperature inferiori rispetto ai brillamenti “caldi“, i brillamenti “freddi” producono frequenze di picco più elevate di sincrotrone. Questa emissione è un processo non termico nel continuo, generato da particelle cariche accelerate da un campo magnetico.
L’eruzione solare rilevata è di classe M ed è esplosa domenica dalla regione delle macchie solari AR3757. La NOAA ha informato che c’è una probabilità del 60% di ulteriori brillamenti solari di livello medio o di classe M entro le prossime 24 ore, e una probabilità del 15% di un brillamento solare di classe X, i più intensi. Questi brillamenti potrebbero innescare blackout radio in tutto il mondo.
Ad inizio settimana, sei brillamenti solari di classe M hanno già causato interruzioni radio a livello internazionale in alcune parti dell’emisfero occidentale e in Asia. Il più grande di questi ha portato a un blackout radio nel Pacifico, secondo il centro di previsione meteorologica spaziale dell’Università di Atene.
Un futuro incerto per le tempeste solari
Gli esperti avvertono che la Terra è destinata a fronteggiare tempeste solari più violente nel prossimo biennio, con un picco previsto per luglio 2025. Jonathan McDowell, dell’istituto di ricerca Smithsonian e del centro di astrofisica di Harvard, ha dichiarato: «Potremmo facilmente avere tempeste molto più grandi nel corso dei prossimi uno o due anni. È sicuramente un momento spaventoso per gli operatori satellitari».
Le eruzioni solari, oltre a causare disagi alle comunicazioni radio e alle reti elettriche, possono anche generare spettacolari aurore nel cielo notturno. Le aurore boreali e australi sono uno degli effetti visibili di queste potenti tempeste solari.
Gli scienziati classificano i brillamenti solari in quattro categorie, in ordine crescente di intensità: B, C, M e X. Solo i brillamenti di classe M e X sono abbastanza potenti da influenzare significativamente la Terra, causando problemi alle reti di comunicazione e ai sistemi elettrici.
Prepararsi al peggio
La comunità scientifica e le agenzie governative stanno monitorando attentamente l’evoluzione della tempesta solare per prepararsi a eventuali disagi. L’importanza di comprendere e prevedere questi fenomeni è cruciale per minimizzare l’impatto sulle infrastrutture terrestri e sulle attività quotidiane.
Con un aumento della frequenza e dell’intensità delle tempeste solari previsto nei prossimi anni, è fondamentale che le nazioni collaborino per sviluppare strategie di mitigazione efficaci. La tecnologia e le infrastrutture moderne sono vulnerabili agli effetti delle tempeste solari, rendendo essenziale un approccio coordinato e proattivo.
Le tempeste solari rappresentano una sfida significativa per la nostra società tecnologicamente avanzata. La tempesta attuale potrebbe causare blackout diffusi e disagi alle comunicazioni, ma offre anche un’opportunità per migliorare la nostra comprensione e preparazione a questi eventi naturali.
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