In occasione dell’arrivo in Italia del nuovo aggiornamento che porta Tizen alla versione 5.5.0.2, il quale include elettrocardiogramma e pressione arteriosa su Galaxy Watch 3 e Watch Active 2, abbiamo deciso di proporre una nuova sfida in casa Samsung, simile a quella vista l’anno scorso tra Watch Active 1 e Watch Active 2: Galaxy Watch 3 vs Active 2.
È bene ricordare che, se sei interessato al più recente Galaxy Watch 3, è disponibile fino al 28 febbraio la promozione cashback di Samsung, che restituisce, tra gli altri, ben 100 euro sull’acquisto di un Galaxy Watch 3 acquistato dai rivenditori più popolari come Amazon, MediaWorld e Unieuro (attenzione, se acquisti da Amazon che il prodotto sia venduto da Amazon stesso).
Galaxy Watch 3 vs Active 2: tante caratteristiche in comune…
Entrambi gli smartwatch, come spesso capita per i device di Samsung, hanno in comune un fantastico display AMOLED da 1,4 pollici (nelle versioni più grandi da 45m e 44mm) con risoluzione 360 x 360: il livello di contrasto è dunque ottimo con neri profondi e colori brillanti facilmente visibili anche all’aperto grazie al sensore di luminosità; infine, l’always on display presente in entrambi i modelli, permette di vedere l’ora con una rapida occhiata in qualsiasi momento.
La parte smart poi è esattamente la stessa, con la medesima versione di Bixby, l’assistente vocale di Samsung che è meno acerbo rispetto all’anno scorso grazie a vari aggiornamenti, ma soffre ancora di una inspiegabile lentezza nel recepire i messaggi e a metterli in atto. Le notifiche arrivano sempre tutte e si leggono bene, comprese le immagini e gli sticker di Whatsapp la cui visualizzazione è ora molto più costante e affidabile di quanto non lo fosse nelle versioni precedenti; le risposte, infine, sono facili grazie alla possibilità di utilizzare emoji, dettatura, tastiera o risposte rapide personalizzabili.
Entrambi i dispositivi sono dotati di speaker per le chiamate, che si sentono leggermente meglio su Galaxy Watch 3, in particolare ad alti volumi: questo non pregiudica assolutamente la qualità delle chiamate su Active 2, che fornisce comunque un volume tale da permettere, anche in ambienti affollati, di sentire l’interlocutore.
Per quanto riguarda la sezione salute e fitness questa garantisce, ad oggi, una delle esperienze più complete che si possa desiderare da uno smartwatch in entrambi i dispositivi, che hanno i comune un sistema di rilevamento del battito preciso, il riconoscimento automatico e non delle attività e tante informazioni legate alla corsa con analisi di asimmetria, tempo di contatto, regolarità e VO2Max, il tutto combinato nell’app Samsung Health, estremamente chiara e semplice da utilizzare. Grazie all’aggiornamento in uscita proprio in questi giorni infine, è possibile registrare un elettrocardiogramma e la propria pressione arteriosa, in quest’ultimo caso, previa calibrazione attraverso un apposito strumento: le informazioni sono poi facilmente accessibili e condivisibili grazie alla nuova applicazione Samsung health monitor.
Non ci sono infine grandi differenze tra i due device neanche per quanto riguarda il lato batteria: entrambi i device nelle versioni più grandi hanno autonomie comparabili, che si aggirano intorno ai due giorni e mezzo senza Always On Display e senza utilizzare il GPS.
…e alcune importanti differenze!
Come avrai sicuramente già capito, la sfida tra Galaxy Watch 3 vs Active 2 non si gioca su grandi differenze a livello di funzionalità, ma sul design ed in particolare sull’inclusione della ghiera fisica sul più recente Watch 3. La ghiera fisica cambia drasticamente l’utilizzo dell’orologio grazie a scatti precisi caratterizzati da una soddisfacente fluidità, che rende la navigazione attraverso widget e schermate veloce e chiara, dato che non sarà più necessario coprire con le dita il piccolo schermo per controllare il proprio battito o i passi. Al contrario, la ghiera digitale introdotta su Active 2 per sopire alla mancanza di una ghiera fisica non restituisce le stesse sensazioni e vi assicuro che vi dimenticherete velocemente della sua esistenza.
Altre differenze che migliorano ma non cambiano gran che l’utilizzo quotidiano dei due device sono gli 8 GB di memoria interna di Galaxy Watch 3, il doppio rispetto ad Active 2, la vibrazione più robusta e puntuale di Watch 3 ed infine l’inclusione del saturimetro, che pare non arriverà su Active 2 ma resterà un’esclusiva di Galaxy Watch 3, certamente comoda di questi tempi anche se facilmente trascurabile dato il costo esiguo di un normale saturimetro da dito su Amazon, certamente più affidabile di quello incluso sull’orologio.
Un plauso finale va ai materiali: Watch 3, infatti, è costruito in acciaio, mentre Active 2 è in alluminio, metallo più leggero e meno resistente, scelta che rispecchia la filosofia generale dietro a questi device, con scelte più premium su Watch 3 per un pubblico che ritiene importante lo stile e l’estetica, mentre Active 2 si rivolge a sportivi o utenti che vogliono il massimo delle specifiche in un corpo meno classico.
L’ultima variabile da considerare è il prezzo: al momento Active 2 costa circa 180 euro su Amazon, mentre Galaxy Watch 3 costa circa 350 euro. La differenza di prezzo è certamente giustificata dai materiali, anche se un po’ meno dalle feature, che come abbiamo visto, sono praticamente le stesse tra i due smartwatch. Active 2 è sicuramente un best buy a quel prezzo, tante feature in un pacchetto compatto, piacevole ed affidabile, anche se Watch 3 per quanto riguarda utilizzabilità grazie alla ghiera, materiali e sensazione premium generale al polso, ha una marcia in più.
Come già anticipato però, ancora per pochi giorni è possibile portarsi a casa Galaxy Watch 3 a circa 250 euro grazie ai 100 euro di cashback che Samsung offre fino al 28 febbraio, e a tale prezzo, consiglio sicuramente di spendere i 70 euro aggiuntivi per portarsi a casa uno smartwatch superiore a livello di materiali, memoria e feature.