La serie RTX 30 è finalmente arrivata: GeForce RTX 3090, RTX 3080 e RTX 3070 basate su architettura Ampere sono pronte ad evolvere la precedente generazione RTX Turing con incrementi prestazionali da capogiro e prezzi incredibilmente aggressivi.
Prima di dare un’occhiata alle caratteristiche tecniche di queste schede andiamo subito a vedere i prezzi per il mercato italiano di queste 3 nuove schede:
- RTX 3070: 519 euro
- RTX 3080: 719 euro
- RTX 3090: 1549 euro
Se i prezzi possono sembrare solo leggermente più bassi rispetto alla precedente iterazione, sono le performance che li rendono davvero convenienti: grazie a miglioramenti sotto praticamente tutti i lati tecnici infatti, RTX 3070 è in grado di competere e superare RTX 2080Ti, rendendo questa scheda un acquisto davvero svantaggioso e che farà disperare non pochi acquirenti dell’ultimo minuto.
Altre novità riguardano il design del dissipatore stock, ora fino a tre volte più silenzioso di quello della precedente generazione Founders Edition e fino al 30% più efficiente e il supporto PCI Express 4.0, che consentirà di sfruttare la stessa tecnologia di comunicazione tra SSD e GPU presente sulle nuove console che, tramite un caricamento ed una decompressione da parte della GPU, permette di caricare gli asset di gioco ancor più velocemente e senza pesare sulla CPU, garantendo tempi brevi nei caricamenti di giochi molto esosi.
Per i più appassionati, ecco le caratteristiche principali delle nuove schede:
RTX 3090
- Potenza: 36 TFLOPS (shader) / 69 TFLOPS (RTX) / 285 TFLOPS (Tensor)
- Dotata di 24 GB di memoria video GDDR6X, è in grado di gestire i processi più complessi in ambito di intelligenza artificiale e accelerazione grafica
- Dovrebbe garantire prestazioni fino al 50% maggiori rispetto ala TITAN RTX, potremmo definirla la nuova TITAN della serie RTX 30
- Si tratta della GPU per gaming più veloce mai realizzata da NVIDIA ed è pensata per supportare l’8K a 60 FPS
- Sistema di dissipazione ri-progettato per essere più efficiente e più silenzioso, con livelli di rumorosità 10 volte inferiori a TITAN RTX e di temperature fino a 30 gradi inferiori.
- Sarà disponibile a partire dal 24 settembre
RTX 3080
- Potenza: 30 TFLOPS (Shader) / 58 TFLOPS (RTX) / 238 TFLOPS (Tensor)
- Scheda progettata per garantire un framerate costantemente sopra i 60 fps anche in 4K, con performance del del 30-40% maggiori di una 2080Ti
- Sarà dotata di 10 GB di memoria video GDDR6X
- Sarà disponibile a partire dal prossimo 17 settembre
RTX 3070
- Potenza: 20 TFLOPS (Shader) / 40 TFLOPS (RTX) / 163 TFLOPS (Tensor)
- Prestazioni superiori a quelle di RTX 2080 Ti con un un incremento prestazionale del 60% rispetto alla diretta concorrente RTX 2070
- Sarà dotata di 8 GB di memoria video GDDR6X
- Disponibile a partire dal mese di ottobre
Dopo aver dato un’occhiata alle specifiche tecniche, trovo interessante indagare sulle ragioni che hanno spinto Nvidia ad una mossa così radicale, in particolare analizzando il rapporto prestazioni/prezzo in luce delle uscite passate del brand e dell’orizzonte futuro a cui si trova davanti con le uscite di PS5 e XBOX Series X.
Le ragioni dietro al cambio di rotta di Nvidia
Nvidia quest’anno ha fatto le cose davvero in grande: la presentazione di ieri ha dimostrato non solo che il brand è in una categoria prestazionale a parte rispetto alla concorrenza, ma anche che è disposta a scendere a compromessi in termini di prezzo quando la situazione si mette male in fatto di vendite e di posizionamento sul mercato.
Prendiamo in considerazione l’architettura: sebbene RTX 30 passi ad una struttura basata su un processo produttivo a 8nm targato Samsung e sia dunque ragionevole pensare che il numero di transistor per mm² lieviti naturalmente dai precedenti 25 milioni ai circa 56 milioni grazie allo spazio guadagnato dal rimpicciolimento, questo non avviene tanto naturalmente quanto potrebbe apparire.
Guadando alla scorsa generazione infatti, il passaggio da un processo produttivo a 16nm – Pascal serie 10 – ad uno a 12nm -Turing serie 20 -, ha visto un aumento dei transistor di solamente 2 milioni, passando da 23 a 25, e se si guarda ai trend delle generazioni precedenti la situazione è praticamente la stessa, con una chiara intenzione di alzare i prezzi di anno in anno.
Cosa ha spinto dunque Nvidia a non sfruttare la densità guadagnata dagli 8nm per tagliare i costi e offrire un prodotto con prestazioni simili e solo con qualche feature in più in modo da massimizzare i guadagni, ma al contrario, ad offrire il più grande salto generazionale di sempre in fatto di performance ad un prezzo quasi vantaggioso rispetto alla condizione del mercato attuale?
Ebbene si, perché c’è una motivazione logica che ha spinto il colosso delle schede grafiche per PC a mettere a disposizione le perfomance di una scheda come la 2080Ti – fino a ieri dal prezzo di circa 1300 euro -, a meno della metà del prezzo, con una RTX 3070 a 519 euro che oltre a candidarsi come best buy, ha il potere di polverizzare il mercato dell’usato rendendo schede come la 1070 o la 1080 invendibili se non a prezzi estremamente bassi.
Per comprendere il motivo di questa scelta è necessario considerare la posizione attuale sul mercato di Nvidia: in più di un’occasione il CEO Jensen Huang ha definito le scarse vendite di Turing ed in particolare di 2080 e 2070 come un pugno allo stomaco, e non è un segreto che gli elevati prezzi della serie RTX 20 abbiano scoraggiato parecchi utenti, che spesso hanno preferito puntare su schede come AMD RX 5700 o 5700 XT dal rapporto prezzo/prestazioni più conveniente.
Inoltre, Sony e Microsoft stanno per debuttare con PS5 ed Xbox Series X e pare che Nvidia, non a caso lanciando RTX 30 in vista della loro uscita ufficiale, stia cercando di rubare possibili utenti al mercato console, dove il brand non ha utili, per portarli su PC, dove Nvidia domina indiscussa.