In una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Sensors è stata illustrata la creazione di un robot bioibrido al quale è stato impiantato il timpano di una locusta, grazie al quale può sentire. Gli insetti infatti sono provvisti di organi sensoriali efficienti e solidi capaci di superare in tutto e per tutto quelli umani.
Un team di scienziati di Tel Aviv ha così deciso di espiantare materiale biologico da una locusta ed impiantarlo in un robot bioibrido. Le locuste infatti, come gli umani, hanno un orecchio timpanico, il che significa che rilevano le vibrazioni su una superficie piana e le traducono in informazioni. Negli esseri umani, questo orecchio timpanico è noto come timpano, che rileva le emissioni ambientali che traduciamo nel cervello come suono.
Robot bioibrido: i risultati della ricerca
Contenendo la membrana dell’insetto all’interno di un dispositivo “ear-on-a-chip“, i ricercatori sono stati in grado di mantenere il materiale biologico fornito di ossigeno e sostanze nutritive in modo che potesse continuare a funzionare nonostante non fosse più attaccato a un ospite vivente.
Una volta installato e funzionante, questo chip è stato in grado di amplificare il segnale dall’orecchio della locusta a un robot, che è stato programmato per fornire risposte diverse a diversi input di dati sensoriali. Il fattore decisivo nello studio sono stati gli applausi umani, con un applauso che segnalava al robot di andare avanti mentre due applausi gli dicevano di tornare indietro.
“Utilizzando un metodo Ear-on-a-Chip, riusciamo a creare un dispositivo sensoriale in miniatura di lunga durata che funziona come parte di un robot bioibrido. I segnali neurali registrati dall’orecchio in risposta agli impulsi sonori, vengono elaborati e utilizzati per controllare il movimento del robot. Questo lavoro è una dimostrazione del concetto che dimostra l’uso di orecchie biologiche per il rilevamento e il controllo robotici “, hanno spiegato gli autori dello studio.