Le emissioni di protossido di azoto sono aumentate del 40% negli ultimi 40 anni, accelerando il cambiamento climatico. Questa è la preoccupante conclusione di uno studio recente a cui hanno contribuito i ricercatori dell’Istituto di Oceanografia Scripps dell’UC San Diego.
Il protossido di azoto, un gas serra più potente del biossido di carbonio e del metano, ha continuato a essere rilasciato nell’atmosfera tra il 1980 e il 2020. Nel 2020, più di 10 milioni di tonnellate metriche sono state rilasciate, principalmente a causa delle pratiche agricole.
La produzione agricola ha rappresentato il 74% delle emissioni di protossido di azoto di origine umana negli anni 2010, principalmente a causa dell’uso di fertilizzanti chimici e dei rifiuti animali sui terreni coltivati. Secondo il rapporto “Global Nitrous Oxide Budget 1980-2020”, pubblicato oggi sulla rivista Earth System Science Data, le emissioni agricole hanno raggiunto gli otto milioni di tonnellate metriche nel 2020, un aumento del 67% rispetto al 1980.
Conseguenze del Protossido di Azoto sull’Ambiente
Il protossido di azoto ha un potenziale di riscaldamento globale circa 300 volte più potente del biossido di carbonio, il che rappresenta conseguenze gravi per il pianeta. Una delle principali cause di questo aumento è l’eccesso di azoto, che contribuisce all’inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria, oltre a danneggiare lo strato di ozono nell’atmosfera e aggravare il cambiamento climatico.
Ridurre le emissioni di protossido di azoto è l’unica soluzione, dato che attualmente non esistono tecnologie in grado di rimuoverlo dall’atmosfera. Tuttavia, ci sono notizie positive: alcuni paesi europei hanno ridotto le loro emissioni del 30% dagli anni ’80. È necessario che altri paesi seguano questo esempio per evitare ulteriori danni ambientali.
Negli Stati Uniti, le emissioni agricole continuano a crescere, mentre quelle industriali sono leggermente diminuite. Le fonti naturali di emissioni di protossido di azoto dal suolo e dalle acque dolci e salate sono rimaste stabili. A livello globale, le emissioni oceaniche di N2O rappresentano circa la metà delle emissioni naturali e potrebbero aumentare a causa del cambiamento climatico e della stratificazione oceanica.
È chiaro che sono necessarie migliori pratiche agricole per limitare l’uso di fertilizzanti azotati e dei rifiuti animali, riducendo così le emissioni di gas serra e l’inquinamento dell’acqua. Solo attraverso sforzi globali e misure efficaci potremo mitigare l’impatto del protossido di azoto sul cambiamento climatico.
Quali misure pensi che dovrebbero essere adottate per ridurre le emissioni di protossido di azoto? Condividi i tuoi pensieri nei commenti!