La prima volta che ho sentito parlare di una grande rete italiana di WiFi pubblico e gratuito non avevo ancora finito le scuole medie.
Sono anni che l’Italia cerca di sviluppare questo progetto, ma l’insufficiente integrazione e coordinamento soprattutto tra le reti esistenti delle grandi città e i vari bug delle applicazioni, impediscono la realizzazione di questa idea. Dalla fine dello scorso anno precisamente, questo progetto è stato ripreso dalla Commissione Europea che con il progetto WiFi4EU ha come obiettivo l’installazione di hotspot WiFi nelle aree pubbliche e negli spazi aperti al pubblico (librerie, musei, università, etc.).
La procedura d’assegnazione è basata sul principio del primo arrivato, primo servito, questo ha fatto si che nei 2 secondi successivi all’apertura del bando sono arrivate ben 2.000 domande. Ad ogni nazione è stato comunque garantito un numero minimo di voucher (15), un voucher equivale a 15.000 euro che verranno destinati all’esecuzione dei lavori. L’Italia, così come la Spagna, Germania, Francia, Romania, Austria e Ungheria, ha raggiunto il limite massimo di voucher disponibili per ciascuna delle 30 nazioni che hanno diritto di prendere parte all’iniziativa (i 28 stati membri delle UE, più la Norvegia e l’Islanda).
Finora l’iniziativa WiFi4EU ha finanziato un totale di 7.980 municipalità europee; bisogna specificare che, ricevuti i finanziamenti, il compito di realizzare le installazioni spetta ai singoli comuni, detto ciò si spera che questi fondi non spariscono in qualche voce di bilancio ma che siano realmente utilizzati.