OnePlus Watch, il nuovo smartwatch di OnePlus annunciato la scorsa settimana assieme alla nuova linea di smartphone per il 2021 OnePlus 9 e OnePlus 9 Pro, è stato oggetto di lunghe discussioni da parte degli utenti, in particolare per alcune scelte riguardanti sistema operativo e scheda tecnica.
Nelle ultime ore, l’azienda cinese ha rilasciato sul proprio forum ufficiale (qui il link alla fonte) un deep dive, ovvero un’approfondimento nel quale risponde alle domande più frequenti degli utenti e motiva alcune scelte di design effettuate dal team di sviluppo incaricato di portare sul mercato la prima iterazione di uno smartwatch targato OnePlus.
Il primo argomento toccato da Raymond Z., product manager di OnePlus Watch è quello dell’autonomia: durante la fase di ricerca, il brand ha subito deciso di prendere le distanze dall’approccio di Samsung e di Apple, che da anni producono smartwatch che vanno ricaricati ogni giorno o quasi; al contrario, il team di sviluppo ha lavorato ad un device che garantisce ben 14 giorni di autonomia, con la possibilità di ricaricare lo smartwatch sfruttando la tecnologia Warp Charge per 24 ore in 5 minuti di ricarica e 7 giorni in 20 minuti di ricarica. Numeri davvero di rilievo.
Allo stesso modo, la scelta di evitare il sistema operativo Wear OS in favore di RTOS deriva dalla necessità di una migliore autonomia: il sistema operativo di Google per wearable è, infatti, noto per la poca efficienza e durata della batteria.
Il secondo argomento di discussione è quello della fluidità delle animazioni e della velocità d’utilizzo in generale: da OnePlus in effetti, non ci si può aspettare altro che un device fulminio, senza lag o “scatti” di sorta e il brand ha evidenziato come grazie ad un lavoro nello strato più profondo del display, sia riuscita a ottenere ottimi risultati in termini di fluidità, con animazioni a 50 e più fps contro i 30 fps dei competitor.
Infine, le risposte alle domande più frequenti hanno chiarito alcuni punti rimasti nascosti durante la presentazione ufficiale. Ecco una carrellata dei più interessanti:
- OnePlus Health: sarà possibile monitorare il sonno e le sue rispettive fasi, l’ossigenazione del sangue, passi, calorie e battito all’interno della nuova app OnePlus Health. Sarà possibile sincronizzare i dati con Google Fit.
- Chiamate: sarà possibile rispondere ed effettuare chiamate direttamente dall’orologio attraverso gli speaker e i microfoni integrati.
- Cinturini: OnePlus Watch è compatibile con cinturini di terze parti da 22mm.
- GPS: OnePlus Watch dispone della connettività GPS integrata per il monitoraggio dell’attività fisica senza smartphone.
- Compatibilità: lo smartwatch di OnePlus è compatibile con tutti i device Android 6.0 in poi; non è al momento compatibile con i dispositivi Apple.
Inoltre, sono in sviluppo alcune funzionalità aggiuntive che arriveranno tramite aggiornamento nei prossimi mesi, tra cui:
- Personalizzazione delle risposte alle notifiche preimpostate.
- Always on Display, per ora non incluso a causa del forte impatto sulla durata della batteria (l’azienda stima in una riduzione del 50% dell’autonomia)
- Nuovi quadranti con più informazioni, quali meteo, altitudine, orari di alba e tramonto e doppio fuso orario.
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OnePlus Watch sarà acquistabile a partire dal 26 aprile dalle ore 11:00 CEST sul sito ufficiale di OnePlus a questo link al prezzo di 159 euro: a tal prezzo si posizione anche Galaxy Watch Active 2, smartwatch al quale abbiamo dedicato un confronto con il fratello maggiore, Galaxy Watch 3. A livello di feature OnePlus Watch è di certo meno ricco, a causa della mancanza di funzionalità come elettrocardiogramma, possibilità di rispondere in modi più vari alle notifiche, visualizzazione di foto e sticker WhatsApp, segnalazione uomo a terra, rilevamento della pressione arteriosa e molto altro; si distingue però per la fluidità del display (sarà però da vedere come se la caverà a confronto con wearable molto fluidi come Apple Watch 6 e Galaxy Watch Active 2 o Watch 3) e in particolare per la durata invidiabile della batteria, che lo inserisce in una categoria sicuramente diversa rispetto agli smartwatch precedentemente citati.
Di certo, la mancanza in OnePlus Watch di una caratteristica davvero distintiva, come può essere la ghiera per Watch 3 oppure l’ecosistema e l’integrazione con iPhone per Apple Watch, rendono questa proposta più anonima di quanto ci saremmo aspettati, soprattutto da un brand che, dall’anno scorso, sta tentando di rinnovarsi sotto il profilo del branding e del target. Staremo a vedere.