Durante una perlustrazione pubblica della Guardia Costiera statunitense, lunedì scorso, sono emersi nuovi dettagli sconvolgenti sulla tragedia del sottomarino Titan. Sono passati ormai 15 mesi da quando il piccolo sottomarino è sceso a 12.500 piedi di profondità nell’Atlantico per visitare il relitto del Titanic, ma lungo il tragitto il Titan è imploso improvvisamente, uccidendo tutti i cinque membri a bordo.
A distanza di oltre un anno, la Guardia Costiera ha rivelato la prima immagine del relitto, mostrando uno screenshot di un video registrato da un drone sottomarino telecomandato. La scena è agghiacciante, con il cono di coda del Titan e altri detriti individuati il 22 giugno, quattro giorni dopo la scomparsa del sottomarino e un giorno prima che venisse ufficialmente dichiarato perduto.
Questa immagine è un macabro promemoria del pericolo in cui si trovava l’equipaggio, un rischio aggravato, almeno in parte, dalle ripetute negligenze dell’ex CEO di OceanGate, Stockton Rush. Rush, ironicamente, era tra i passeggeri che hanno perso la vita quando il sottomarino è imploso.
Una struttura che non poteva durare
Durante la perlustrazione, come riportato dal New York Times, sono emersi dettagli preoccupanti sui problemi. Nel 2021, la Guardia Costiera statunitense aveva rilevato ben 70 problemi legati all’attrezzatura, a cui si sono aggiunti altri 48 nel 2022. Tra le scoperte più scioccanti, il fatto che meno di un mese prima del disastro, il Titan era stato trovato parzialmente affondato durante un test.
Non solo: pochi giorni prima dell’incidente fatale, in un’altra missione, i passeggeri a bordo erano stati scaraventati contro le pareti del sottomarino durante l’emersione. Molti esperti hanno segnalato numerosi difetti di progettazione, alcuni dei quali potrebbero essere stati implementati da OceanGate come misure di risparmio sui costi. Tra questi, la forma insolita del sottomarino, simile a una pillola, che sostituiva la sfera, lo standard dell’industria.
Rush si era persino vantato di aver utilizzato fibra di carbonio scaduta acquistata da Boeing, una scelta che molti esperti hanno criticato. La fibra di carbonio tende a indebolirsi nel tempo, rendendola inadatta per le profondità estreme in cui operava il Titan.
Cosa sappiamo davvero sul Titan?
Non sappiamo ancora con esattezza cosa abbia causato l’implosione dello scafo, ma l’udienza di lunedì è stata solo l’inizio di due settimane di procedimenti pubblici. Ci aspettano ancora molti dettagli inquietanti, e forse scopriremo finalmente tutta la verità su ciò che è accaduto.