Lenovo sorprende tra la piaga dei Miner di Bitcoin e la carenza di schede video, la carenza di processori per l’industria, che ha paralizzato il mercato automobilistico, la pandemia e la guerra commerciale tra Cina e USA, una situazione in cui non era contemplabile alcuna crescita, o perlomeno solo un margine risicato per il settore pc.
Contro ogni pronostico, invece, nonostante gravi ritardi delle forniture e un incremento dei prezzi dovuti alla carenza dei componenti, il mercato pc cresce in questo primo trimestre, e cresce di circa il 55% rispetto allo stesso trimestre 2020, in maniera forse del tutto comprensibile, se si fanno delle semplici considerazioni.
La pandemia ha forzato molte aziende nell’adottare la pratica dello smartworking, e le scuole ad usare la didattica a distanza, tutto il mondo è quindi corso ai ripari dell’isola felice tecnologica, dove è possibile trovare soluzioni semplici a problemi che mai ci saremmo immaginati di dover affrontare.
Perfino l’Italia, che diciamocelo, non è mai stata l’avanguardia tecnologica mondiale, è stata incredibilmente pronta e risolutiva, di conseguenza la crescita appare più che giustificata. La vera sorpresa, in questa triste circostanza pandemica, è stata la crescita di Lenovo che ora si trova a dominare l’olimpo delle Big Tech pc.
Il podio delle vendite vede Lenovo controllare il primo posto con il 24,3% delle quote di mercato, al secondo posto invece HP con il 22,9% ed al terzo posto Dell Technologies con il 15,4%. Completamente fuori concorso Apple, che comunque guadagna rispetto lo scorso primo trimestre un abbondante 111,5%, ma rimanendo con la risicata quota dell’8%.
Il segreto del dominio pc di Lenovo
Lenovo Group è il fiore all’occhiello del mercato, prodotti innovativi, gestione degli investimenti molto oculata, e progetti a lungo termine mirati alla crescita. Per capire meglio vorrei citare Emanuele Baldi, Executive Director and General Manager, Italy and Israel, di Lenovo che ha rilasciato una dichiarazione ad HDBlog:
“Il mercato globale, che da tempo decresceva di circa due punti percentuali all’anno, con la pandemia ha subìto un’accelerazione senza precedenti. Per noi è stato un cambiamento drammatico – nel senso positivo del termine – che ha impattato fortemente sulla nostra struttura aziendale. Da circa tre anni stavamo studiando un cambio nel nostro posizionamento sul mercato e nella percezione del brand da parte del cliente finale.
Stavamo guadagnano share. Poi è scoppiata la pandemia, che ha rivoluzionato tutto. Con la domanda volata a +300%, la nostra organizzazione locale e globale, oltre alla produzione, la logistica, insomma ogni divisione del Gruppo, sono state messe sotto forte stress. Abbiamo quindi avviato in breve tempo nuove linee di produzione per un totale di cinque milioni di macchine in più rispetto all’anno prima, fattore che ci ha dato un vantaggio competitivo non indifferente.
Le necessità imposte dalla pandemia hanno contribuito a cambiare anche le tipologie di device richieste: se prima serviva un oggetto che stesse in piedi in qualche modo, ora serve un computer in grado di rispondere realmente alle esigenze che hanno mosso tale acquisto. Deve essere performante, in alcuni casi dal punto di vista della grafica, in altri per la connettività o per l’elaborazione computazionale. Le macchine che si vendono oggi sono diverse da quelle che andavano nel 2019: non solo se ne vendono di più, ma anche di diverse”
Quindi adattarsi al mercato non significa solo nuove tecnologie, ma anche versatilità e creare un pool di scelte che accontenti tutti, in modo da attirare diverse tipologie di clienti nello stesso bacino, ed infine creare una fidelizzazione duratura.
Per esempio un grande traguardo di fidelizzazione è sicuramente la totale giustificabilità del prezzo finale del device, data da diversi fattori:
- durabilità delle prestazioni nel tempo
- tendenza a resistere all’usura di utilizzo
- assistenza tecnica responsiva
- etica aziendale
- rifiuto categorico nell’utilizzo di pratiche di obsolescenza programmata
- ascolto attivo dei feedback della comunità degli users
Rimanere leader di un settore così competitivo non è facile, le persone in questo ultimo anno hanno ridotto le spese, alzando l’asticella sulle informazioni prima di completare l’acquisto; quindi l’azienda più realista nelle presentazioni, fornendo più dati possibili e confronti, vince.
Vince non solo nella vendita della singola unità, ma nel lungo termine di fidelizzazione, creando un percorso preferenziale per il prossimo acquisto dello stesso cliente, e aprendosi anche ad un passa parola, la migliore forma di pubblicità, gratuita e di ritorno al consumatore, che nel lungo termine, vedrà abbassare il prezzo finale dei device, per il risparmio pubblicitario dell’azienda.