Arriva iSeg che è una nuova intelligenza artificiale in grado di scovare i tumori.
Nel mondo della radioterapia, la precisione non è solo importante: è questione di vita o di morte. Prima di colpire un tumore con radiazioni ad alta intensità, gli oncologi devono identificarne forma, dimensione e posizione in modo millimetrico. Questo processo, chiamato segmentazione tumorale, viene ancora oggi svolto a mano. È laborioso, soggetto a errori e… sì, dipende anche dall’occhio e dall’esperienza del medico.
Ma da oggi potrebbe cambiare tutto.

Un team di ricercatori della Northwestern Medicine, in collaborazione con la Cleveland Clinic, ha sviluppato un sistema di intelligenza artificiale chiamato iSeg, capace non solo di eguagliare i medici nell’identificare tumori polmonari su TAC 3D, ma addirittura di intercettare aree tumorali che alcuni specialisti non notano. E il bello? Funziona anche quando il paziente respira, seguendo il movimento naturale dei polmoni in tempo reale.
“Siamo a un passo da terapie oncologiche più precise di quanto avremmo mai immaginato dieci anni fa“, afferma il dott. Mohamed Abazeed, direttore di oncologia radioterapica alla Feinberg School of Medicine.
Una rete neurale che impara dai dati reali
Per addestrare iSeg, gli scienziati hanno utilizzato centinaia di TAC reali di pazienti affetti da cancro ai polmoni, raccolte in nove diverse cliniche. A differenza dei soliti dataset “da laboratorio”, si tratta di dati eterogenei e realistici, capaci di riflettere tutte le variabili del mondo clinico vero.

Una volta addestrato, il sistema è stato messo alla prova con nuove TAC mai viste prima. Risultato? iSeg ha tracciato contorni tumorali con una precisione comparabile a quella degli esperti, e in alcuni casi ha segnalato regioni trascurate dai medici, le quali (secondo lo studio) erano correlate a prognosi peggiori se non trattate.
“Un errore di pochi millimetri nella radioterapia può fare la differenza tra salvare o danneggiare tessuti sani”, spiega Abazeed.
Perché iSeg è una svolta nel settore medical-tech
iSeg rappresenta un salto tecnologico per diversi motivi:
- Segmentazione 3D dinamica: è la prima IA che segmenta i tumori in movimento, seguendo il ritmo respiratorio;
- Riduzione del margine d’errore umano: agisce come una seconda opinione automatizzata;
- Uniformità tra strutture sanitarie: può portare lo stesso livello di qualità anche in ospedali meno specializzati;
- Scalabilità multi-organo: presto potrebbe essere usato anche per tumori al fegato, al cervello e alla prostata.
Il team sta anche lavorando per estendere iSeg a risonanza magnetica (MRI) e PET scan, espandendone l’applicabilità su tutta la diagnostica per immagini.
Quando arriverà in ospedale?
Lo studio, pubblicato il 30 giugno su npj Precision Oncology, è il primo passo verso l’integrazione in ambito clinico. Secondo i ricercatori, iSeg potrebbe essere utilizzato in contesti reali entro un paio d’anni.

“Il nostro obiettivo è supportare i medici, non sostituirli”, sottolinea Sagnik Sarkar, autore principale e ingegnere IA. “Automatizzando il lavoro più ripetitivo, lasciamo agli specialisti più tempo per le decisioni critiche.”
Un futuro dove l’IA salva vite
In un’epoca in cui AI e sanità sembrano finalmente parlarsi, strumenti come iSeg rappresentano l’inizio di una nuova medicina di precisione, dove la tecnologia non è più semplice supporto ma amplificatore della competenza umana.
E se il tuo radiologo, un giorno, sarà affiancato da una IA che non dimentica nulla e forse sarà una buona notizia.