Secondo un post apparso sulla piattaforma Weibo, Richard Yu, CEO di Huawei Consumer Business, ha confermato che lo smartphone della serie Huawei Mate 40 di nuova generazione verrà lanciato a settembre, e sarà anche l’ultimo dispositivo con SoC Kirin della società.
Inoltre, il CEO ha anche aggiunto che i dispositivi della serie Mate 40 saranno equipaggiati con l’ultimo e più grande chipset di Huawei: quello che ci aspettiamo è il SoC Kirin 1000 o 1020, almeno facendo fede alle voci degli ultimi tempi.
In particolare, la serie Huawei Mate 40 avrà un totale di quattro varianti, questo include Huawei Mate 40 Standard Edition, Mate 40 Pro, Mate 40 Pro + e Mate 40 Porsche Design.
Tutte le varianti Mate 40, come ti ho appena detto, implementeranno l’ultimo e più grande chipset di Huawei, inoltre è propagandato per essere il 50% più potente del Kirin 990 di ultima generazione. Apparentemente, il Kirin 1000 o 1020 sarà basato sul processo a 5 nm ed ha il nome in codice “Baltimore” con una CPU aggiornata a Cortex-A78.
Huawei Mate 40 offrirà una configurazione della fotocamera top di gamma
In uno dei rapporti del noto sito Android Headline, puoi vedere che si discute sul fatto che il Huawei Mate 40 e il Mate 40 Pro potrebbero sfoggiare una brillante configurazione della fotocamera. Nella maggior parte dei casi, i dispositivi della serie Mate sono noti anche e suprattutto per le loro fotocamere, quindi non sarà una grande sorpresa se, al momento dell’annuncio ufficiale, dovessimo vedere alcuni numeri nel reparto foto.
L’obiettivo inoltre sarà sviluppato in una collaborazione tra Huawei e Leica. Il sensore personalizzato da 108 megapixel con un obiettivo 9P è qualcosa che sta facendo il giro di Internet da un bel po’ di tempo legato alla serie Huawei Mate 40, in particolare l’obiettivo 9P consentirà a più luce di passare attraverso le lenti, fornendo immagini più nitide.
Secondo Seekdevice, il CEO Richard Yu ha anche aggiunto che la prossima serie Huawei Mate 40 verrà aggiornata in termini di design, fattore di forma, prestazioni, migliore connettività 5G, batteria e ricarica rapida.
Com’è la situazione per quanto riguarda il BAN US nei confronti dei produttori cinesi?
A causa delle azioni ingiustificate da parte degli Stati Uniti nei confronti della Cina, Huawei sta affrontando una grave reazione. L’amministrazione statunitense non sembra essere dell’umore giusto per andare più leggera con Huawei e, se il divieto degli Stati Uniti dovesse continuare, i prossimi smartphone della serie Mate 40 arriveranno anche senza Google Play Services e saranno invece dotati di Huawei Mobile Services.
Google si sta preparando per il rilascio del sistema operativo Android 11, probabilmente il prossimo mese e c’è la grande possibilità di poter vedere i telefoni Huawei Mate 40 con il nuovo sistema operativo Android 11, tuttavia non vi è alcuna conferma in merito.
Richard Yu, CEO di Huawei Consumer Business, ha anche messo in luce il fatto che Huawei è riuscita a diventare il produttore di smartphone numero uno al mondo in termini di spedizione. Per chi non lo sapesse, Huawei ha spedito 55,8 milioni di unità nel secondo trimestre del 2020, mentre Samsung è seconda con 53,7 milioni di spedizioni.
Sempre Richard Yu, ha condiviso la notizia –durante un discorso tenuto al Summit 2020 della China Information Technology Association– che, dopo il 15 settembre, Huawei non avrà accesso alla produzione di cui ha bisogno per continuare a realizzare il processore Kirin 9000 del Mate 40.
Il 15 settembre è quando i fornitori statunitensi non potranno più vendere componenti a Huawei senza l’approvazione del governo federale a causa della decisione dell’amministrazione Trump, a maggio, di inserire la società nell’elenco delle entità del Dipartimento del commercio.
La Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), la società che fino a quel momento aveva prodotto la maggior parte dei chip Kirin di Huawei, acquista alcune delle sue apparecchiature dagli Stati Uniti ed aveva bisogno dell’approvazione del governo per continuare a produrre chip per Huawei ma poco dopo che l’amministrazione Trump ha annunciato il divieto di Hauwei, TSMC ha affermato che non avrebbe più fornito la società in futuro, ma che avrebbe comunque completato gli ordini in sospeso.
Yu ha continuato affermando che i produttori di chip cinesi come SMIC attualmente non hanno le capacità per compensare il deficit ed ha anche avvertito che le forniture del Huawei Mate 40 sarebbero state limitate.
Yu inoltre ha raccontato brevemente l’avanzata dell’azienda nel tempo:
“Huawei ha trascorso oltre un decennio esplorando i chipset, passando da ‘parecchio indietro’ a ‘molto indietro’ a ‘leggermente indietro’ a ‘finalmente raggiunto’ a ‘leader’ per essere ora banditi. Abbiamo fatto enormi investimenti in ricerca e sviluppo e abbiamo affrontato un viaggio difficile.
Sfortunatamente, quando si è trattato di produzione di semiconduttori, Huawei non ha partecipato a investimenti in risorse pesanti in questo campo; abbiamo solo progettato chip ma abbiamo saltato la produzione di chip”.
Il divieto di Entity List dell’amministrazione Trump ha già avuto un effetto significativo su Huawei in quanto l’azienda deve già affrontare una dura battaglia cercando di rendere i suoi telefoni attraenti senza accedere al Google Play Store, tuttavia il fatto che non possa produrre le proprie chip di fascia alta probabilmente è ancora più dannoso.
Se c’è un lato positivo per Huawei, è che la sua linea Kirin non sta scomparendo completamente. All’inizio di quest’anno, SMIC, la più grande fonderia di chip della Cina, ha iniziato a produrre un chip Kirin da 14 nm per Huawei, e un giorno potrebbe avere le capacità del nodo di processo per andare in punta di piedi con TSMC e Samsung, ma probabilmente ci vorrà del tempo poiché la società è indietro di due generazioni di chip rispetto all’ex fornitore di Huawei.