Un recente studio ha sostenuto che una montagna in Indonesia è in realtà una piramide costruita da antichi esseri umani migliaia di anni fa, ma le sue conclusioni sono state messe in dubbio da altri archeologi.
La montagna in questione è il Gunung Padang, che si trova nella provincia di Java Occidentale, a circa 120 chilometri a sud-est di Giacarta. Il Gunung Padang è noto per essere il più grande sito megalitico dell’Indonesia, con una serie di terrazze in pietra che si estendono per circa 100 metri di altezza e 300 metri di larghezza, e non è da dimenticare il fatto che il sito è stato scoperto nel 1914, e da allora è stato oggetto di diverse ricerche e controversie.
Lo studio che ha fatto scalpore è stato pubblicato lo scorso mese sulla rivista Archaeological Prospection, ed è stato condotto da un team internazionale di ricercatori guidato da Danny Hilman Natawidjaja, un geologo dell’Istituto Indonesiano di Scienze (LIPI). Il team ha utilizzato una serie di tecniche, tra cui la tomografia elettrica, la datazione al radiocarbonio e l’analisi dei minerali, per esaminare la struttura interna e la composizione del Gunung Padang.
Il team ha concluso che il Gunung Padang non è una formazione naturale, ma una piramide artificiale, costruita da antichi esseri umani in diverse fasi tra 25.000 e 14.000 anni fa. Se ciò fosse vero, sarebbe la piramide più antica del mondo, molto più antica delle piramidi egizie o delle piramidi mesoamericane. Il team ha anche affermato di aver trovato prove di cavità o camere nascoste all’interno della piramide, e di aver ipotizzato che il sito fosse stato sepolto più volte “probabilmente per nascondere la sua vera identità a fini di conservazione”.
Lo studio ha ricevuto molta attenzione da parte dei media, sia nazionali che internazionali, per le sue straordinarie affermazioni, che avrebbero implicazioni enormi per la storia dello sviluppo umano. Tuttavia, le reazioni degli archeologi da allora hanno sollevato scetticismo e critiche sulle sue metodologie e sui suoi risultati.
Quali sono le critiche avanzate nei confronti del Gunung Padang
Uno dei principali problemi sollevati dagli archeologi è la mancanza di prove dirette dell’attività umana nel Gunung Padang. Se il sito fosse stato costruito da antichi esseri umani, ci si aspetterebbe di trovare tracce di utensili, ossa, carbone o altri resti organici che potrebbero indicare la loro presenza e il loro lavoro, malgrado ciò lo studio non ha riportato tali reperti, e si è basato principalmente sulla datazione al radiocarbonio di campioni di terreno prelevati da diverse profondità.
La datazione al radiocarbonio è una tecnica che misura il decadimento del carbonio-14, un isotopo radioattivo del carbonio, presente nei materiali organici, questa tecnica può fornire una stima dell’età di un materiale organico, ma non può distinguere se il materiale sia stato depositato naturalmente o artificialmente.
Inoltre, la datazione al radiocarbonio può essere influenzata da fattori come la contaminazione, la migrazione o la rimescolazione dei materiali, che possono alterare i risultati.
Gli archeologi hanno sottolineato che i campioni di terreno datati dal team non mostravano segni di essere stati modificati o trasportati dagli esseri umani, e che quindi non erano prove sufficienti per sostenere l’ipotesi della piramide.
Ad esempio, il team ha sostenuto che i campioni di terreno provenienti dalla parte inferiore del Gunung Padang, che ritenevano essere la parte più antica della piramide, risalivano a 27.000 anni fa, ciononostante gli archeologi hanno fatto notare che questi campioni erano semplicemente terreno antico, e non mostravano alcuna traccia di essere stati usati come materiale da costruzione.
Un altro problema sollevato dagli archeologi è la mancanza di contesto culturale e storico che potrebbe spiegare la costruzione di una piramide così antica e sofisticata.
Se il Gunung Padang fosse stato costruito da antichi esseri umani, ci si aspetterebbe di trovare altre evidenze della loro civiltà, come insediamenti, artefatti, monumenti o scritture, eppure lo studio non ha fornito alcuna informazione su chi fossero questi esseri umani, perché avessero costruito la piramide, come avessero acquisito le capacità e le conoscenze necessarie, e cosa fosse successo alla loro civiltà.
Gli archeologi hanno anche messo in dubbio la plausibilità che una società così avanzata potesse esistere in un periodo in cui l’agricoltura, forse, non era ancora stata inventata.
L’agricoltura è considerata una delle principali innovazioni che hanno permesso lo sviluppo di civiltà complesse, in quanto ha fornito una fonte stabile e abbondante di cibo, e ha consentito la specializzazione e la stratificazione sociale, ciò premesso lo studio ha suggerito che il Gunung Padang fosse stato costruito da una società pre-agricola, che avrebbe dovuto sostenere una popolazione numerosa e organizzata, e dedicare una grande quantità di tempo e risorse alla costruzione di una piramide.
Gli archeologi hanno anche evidenziato le incongruenze tra lo studio e le altre ricerche condotte sul Gunung Padang e sulla regione circostante. Ad esempio, Lutfi Yondri, un archeologo del BRIN a Bandung, in Indonesia, ha detto a Nature che il suo lavoro ha mostrato che le persone della zona vivevano in caverne tra 12.000 e 6.000 anni fa, e non hanno lasciato prove di avere le “notevoli capacità murarie” presumibilmente impiegate dalle persone migliaia di anni prima di loro per costruire la piramide.
Yondri ha anche detto che il Gunung Padang è una formazione naturale, e che le terrazze in pietra sono state aggiunte in epoche successive, probabilmente tra il 500 a.C. e il 1500 d.C.
A causa delle numerose critiche e dei dubbi sollevati dagli archeologi, il giornale che ha pubblicato lo studio sta indagando sull’articolo, e ha dichiarato di aver ricevuto “preoccupazioni editoriali” sullo stesso. Il giornale non ha specificato la natura delle sue preoccupazioni, ma ha detto che sta seguendo il suo processo editoriale per risolverle.
Nel frattempo, lo studio è stato sottoposto a un forte scrutinio da parte della comunità scientifica, che richiede prove più solide e convincenti per sostenere le teorie secondo le quali il Gunung Padang è effettivamente una piramide, o meglio, la prima piramide mai costruita dall’uomo.
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