Il mondo online e virtuale è diventato un luogo da proteggere dalla violenza, gli hater, il cyberbuolliso. Google.org Impact Challenge sulla Sicurezza, ha annunciato i vincitori della competizione, tra cui ben 4 progetti italiani, a dimostrazione che il Bel Paese, sta mentendo in atto tutte le sue potenzialità per arginare i rischi delle rete in cui noi incorriamo tutti i giorni.
Google, dopo lo stanziamento di 10 milioni di dollari a sostegno di tali progetti, tramite comunicazione ufficiale ha spiegato che: “Si tratta di un fondo che aiuta le organizzazioni no profit impegnate nello sviluppo di soluzioni pratiche e reali per contrastare l’odio e l’estremismo e aiutare bambini e i ragazzi a stare sicuri online e offline”.
Gli italiani che hanno vinto la sfida sono: Acmos associazione di promozione sociale & Cifa Onlus-Centro Internazionale per l’Infanzia e la Famiglia, che studia e combatte l’hate speech in Italia; Fondazione Mondo Digitale, che crea spazi fisici e virtuali per combattere il cyberbullismo; Mama Chat, un servizio chat anonimo e gratuito sviluppato nello specifico per la sicurezza delle donne e delle giovani; Osservatorio Nazionale Adolescenza Onlus, impegnato in campagne media pionieristiche contro l’adescamento online nei confronti dei giovani.
Matt Brittin, President, Emea Business & Operations di Google, ha dichiarato: “Sono tante le ragioni per cui ogni giorno usiamo Internet: che sia per cercare la risposta a una domanda, creare qualcosa di nuovo o, semplicemente, per un piccolo aiuto, è importante sapere di essere al sicuro quando siamo online. Per questo, nel 2019 abbiamo inaugurato il Google Safety Engineering Centre a Monaco di Baviera, l’hub globale per le attività di Google dedicate alla tutela della privacy. È lì che abbiamo sviluppato molti degli strumenti che proteggono la privacy e la sicurezza dei nostri utenti in tutto il mondo. Ed è lì che lo scorso anno abbiamo annunciato la Google.org Impact Challenge sulla Sicurezza, un fondo che aiuta le organizzazioni no profit impegnate nello sviluppo di soluzioni pratiche e reali per contrastare l’odio e l’estremismo e aiutare bambini e i ragazzi a stare sicuri online e offline”. “Oggi annunciamo i vincitori dei grant: 29 organizzazioni provenienti da 14 Paesi che riceveranno un totale di 10 milioni di euro a supporto delle loro attività nei rispettivi Paesi di origine e in tutta Europa”.
Il problema della sicurezza nel cyberspazio sta diventando sempre più prepotente, non solo per quanto riguarda la violazione della privacy, dove Google stesso è sotto indagini da parte della Comunità Europea, ma anche per la violenza verbale degli hater, che attaccano i giovani più fragili sino ad indurli al suicidio. Che Google abbia deciso di dare un contributo in tal senso è encomiabile. Certo non basta, ma almeno è un inizio.