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Lettura: Un nuovo dispositivo potrebbe rivoluzionare LIGO e aprire la strada alla prossima generazione di rivelatori di onde gravitazionali
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Scienza

Un nuovo dispositivo potrebbe rivoluzionare LIGO e aprire la strada alla prossima generazione di rivelatori di onde gravitazionali

Un nuovo sistema di ottica adattiva promette di aumentare di dieci volte la capacità di LIGO di osservare l’universo attraverso le onde gravitazionali.

Andrea Tasinato 5 secondi fa Commenta! 6
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I rivelatori di onde gravitazionali stanno per fare un salto di qualità; un team guidato dal fisico Jonathan Richardson dell’Università della California, Riverside, ha sviluppato FROSTI, un nuovo sistema ottico che promette di migliorare sensibilmente le prestazioni di LIGO, il più famoso osservatorio al mondo dedicato allo studio delle increspature dello spaziotempo. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Optica.

Contenuti di questo articolo
Cos’è LIGO e perché serve più precisioneFROSTI: un “termostato ottico” di altissima precisionePerché è così importante: vedere più lontano, con maggiore chiarezzaVerso LIGO A# e Cosmic Explorer

Cos’è LIGO e perché serve più precisione

LIGO è composto da due interferometri laser lunghi 4 km, situati negli Stati Uniti, e ha all’attivo la prima rilevazione diretta delle onde gravitazionali nel 2015: un risultato che ha aperto un nuovo capitolo dell’astrofisica.

Per osservare queste minuscole deformazioni dello spaziotempo, spesso più piccole di un millesimo del diametro di un protone, il sistema utilizza specchi estremamente sofisticati che devono rimanere praticamente immobili.

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Il problema? I laser di potenza elevata riscaldano gli specchi e ne deformano leggermente la superficie, compromettendo la qualità delle misurazioni. Ed è qui che entra in gioco FROSTI.

FROSTI: un “termostato ottico” di altissima precisione

Il nuovo dispositivo, il cui nome completo è FROnt Surface Type Irradiator, è un sistema di ottica adattiva pensato per correggere in tempo reale le distorsioni prodotte dal calore dei laser.

Nonostante il nome “freddo”, FROSTI lavora proprio riscaldando in modo controllato la superficie dello specchio, proiettando pattern di calore estremamente precisi che riportano l’ottica nella sua forma ideale. Rispetto ai sistemi attuali, permette correzioni molto più fini, indispensabili per i futuri rivelatori.

Un nuovo dispositivo potrebbe rivoluzionare ligo e aprire la strada alla prossima generazione di rivelatori di onde gravitazionali

Richardson spiega così l’obiettivo: “Abbiamo progettato un dispositivo capace di modellare gli specchi di LIGO anche sotto potenze laser superiori al megawatt. È un passo fondamentale verso la prossima generazione di rivelatori come Cosmic Explorer.“

Per dare un’idea: un megawatt è oltre un miliardo di volte la potenza di un puntatore laser comune.

Perché è così importante: vedere più lontano, con maggiore chiarezza

Aumentare la potenza dei laser permette di “illuminare” meglio l’interferometro, ampliando la quantità di universo che possiamo osservare; tuttavia, senza un sistema come FROSTI, la potenza aggiuntiva distruggerebbe gli stati quantistici utili a migliorare il segnale.

Un nuovo dispositivo potrebbe rivoluzionare ligo e aprire la strada alla prossima generazione di rivelatori di onde gravitazionali
This artist’s impression shows two tiny but very dense neutron stars at the point at which they merge and explode as a kilonova. Such a very rare event is expected to produce both gravitational waves and a short gamma-ray burst, both of which were observed on 17 august 2017 by ligo–virgo and fermi/integral respectively. Subsequent detailed observations with many eso telescopes confirmed that this object, seen in the galaxy ngc 4993 about 130 million light-years from the earth, is indeed a kilonova. Such objects are the main source of very heavy chemical elements, such as gold and platinum, in the universe.

Il nuovo approccio dovrebbe estendere il volume di universo osservabile di un fattore 10. Questo significa:

  • più fusioni di buchi neri rilevate
  • più eventi rari osservabili
  • misurazioni più precise della storia cosmica

E potenzialmente milioni di segnali catturati nei prossimi decenni.

Verso LIGO A# e Cosmic Explorer

FROSTI è destinato a diventare una parte fondamentale dell’aggiornamento LIGO A#, una versione potenziata dell’osservatorio che fungerà da banco di prova per Cosmic Explorer, il futuro rivelatore di dimensioni e sensibilità molto superiori.

Il prototipo attuale è stato testato su uno specchio da 40 kg, ma la stessa tecnologia verrà scalata per lavorare sui giganteschi specchi da 440 kg previsti per Cosmic Explorer.

Un nuovo dispositivo potrebbe rivoluzionare ligo e aprire la strada alla prossima generazione di rivelatori di onde gravitazionali
This illustration depicts a compact merger event that is emitting three multi-messenger signals: photons, neutrinos and gravitational waves. Cosmic rays, made up of high-energy particles, come from other distant sources throughout space and are deflected and neutralized by earth’s atmosphere and magnetic fields. Multi-messenger astronomy aims to combine the information from more than one of these signals to give researchers a deeper understanding of some of the most extreme events in the universe. Nsf–doe vera c. Rubin observatory will soon contribute to this emerging field by using its powerful camera and wide field of view to find faint multi-messenger sources and point other telescopes in the right direction for follow-up observations.   alt text: conceptual illustration of a multi-messenger astrophysical event. In the top left, two neutron stars are colliding in a bright blue burst of energy. The collision emits several different types of signals, which are being detected by different telescopes and facilities illustrated on earth in the lower right. Gravitational waves are represented by bright and dark bands spiraling outward from the colliding neutron stars. Subatomic particles called neutrinos radiate from the collision as dashed lines, and light radiates as squiggly lines. A meandering, looping solid line that comes from somewhere else beyond the collision represents a cosmic ray, which expands into a fan-shaped spray at the earth’s atmosphere.

Richardson guarda già avanti: “Questo è solo l’inizio. Stiamo progettando versioni ancora più avanzate per affrontare distorsioni ottiche sempre più complesse. È la base di ricerca e sviluppo per i prossimi vent’anni di astronomia gravitazionale.“

La ricerca è stata realizzata in collaborazione con UCR, MIT e Caltech e finanziata dalla National Science Foundation.

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