Immagina di credere per tutta la vita che la Terra sia piatta e di partire per un viaggio verso l’Antartide per dimostrare questa teoria. Questo è esattamente ciò che ha fatto un gruppo di Flat Earthers guidato dal pastore Will Duffy. Spoiler: non è andata come si aspettavano.
L’Esperimento Finale: un viaggio per sfidare la scienza
L’idea di Duffy era semplice: portare i sostenitori della Terra piatta in Antartide, un luogo che consideravano “impossibile da raggiungere” a causa di presunte barriere fisiche e cospirazioni globali. La missione, chiamata “The Final Experiment”, voleva dimostrare che il Sole brilla per 24 ore al giorno durante l’estate antartica, un fenomeno che sarebbe impossibile su una Terra piatta.
“Ho creato The Final Experiment per porre fine a questo dibattito una volta per tutte.” – Will Duffy
La scoperta inaspettata: il Sole che non tramonta
Durante il viaggio, il Sole non tramontava mai. I Flat Earthers, che sostenevano che un fenomeno simile non potesse esistere, si sono trovati davanti a una verità difficile da negare.
Uno dei partecipanti più noti, Jeran Campanella, ha ammesso con riluttanza di essersi sbagliato:
“Pensavo non esistesse il Sole di mezzanotte… ma ora devo ammettere che mi sbagliavo.”
Questa ammissione è stata uno shock per molti sostenitori della teoria della Terra piatta, che da anni respingono le prove scientifiche a favore di una Terra sferica.
Non tutti si arrendono alla realtà
Nonostante le prove, alcuni membri del gruppo hanno continuato a dubitare. Austin Whitsitt, un altro Flat Earther, ha dichiarato:
“Abbiamo visto qualcosa che potrebbe spiegare il fenomeno, ma voglio analizzare i dati raccolti prima di cambiare idea.”
La determinazione a negare l’evidenza è rimasta forte per alcuni, dimostrando quanto sia difficile abbandonare una convinzione profondamente radicata.
La lezione da imparare
Questo esperimento ha mostrato che affrontare le proprie convinzioni con mente aperta può essere difficile, ma anche illuminante. Non tutti sono pronti a cambiare idea, ma per alcuni partecipanti il viaggio in Antartide è stato un momento di crescita personale.
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