Le fake news su Twitter sono una delle piaghe più difficili da debellare: uno sfogatoio in cui tutti si arrogano il diritto di pubblicare bufale e seminare allarmismi gratuiti, a scapito di chi fa di tutto per promuovere un’informazione adeguata e basata su fonti ufficiali.
Se poi anche importanti esponenti della politica, come il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, danno il loro prezioso contributo diffondendo falsità senza soluzione di continuità, è comprensibile che questo autorizzi qualsiasi utente a fare altrettanto.
I dirigenti del social californiano hanno così deciso di passare al setaccio tutte le informazioni che non provengono da fonti ufficiali, comprese quelle pubblicate da Trump, che prima di questa decisione storica era inserito nella lista delle eccezioni, che gli ha permesso di suggerire ai cittadini statunitensi la candeggina come cura per l’infezione da covid19, tanto per dirne una.
Fake news su Twitter: come funzionano le etichette
Il microblog più twittato del pianeta ha deciso di inserire delle etichette su post che contengono “informazioni contestate o ingannevoli“ sul covid19. Le suddette etichette rimanderanno ad un link che porterà ad una pagina gestita da Twitter stesso oppure a “fonti affidabili“, per integrare la notizia di dubbia provenienza con informazioni verificate.
Oltre alle etichette, per dare un contributo più incisivo alla lotta contro le fake news su Twitter, verrà pubblicato un avviso che oscura il tweet considerato fuorviante, in cui sarà esplicitato che il contenuto pubblicato è in conflitto con le linee guida delle fonti scientifiche ufficiali. Agli utenti rimarrà comunque la possibilità di leggere il tweet oscurato, con buona pace di chi millanta dittature inesistenti.
Gli oscuramenti e le etichette non valgono invece per tutte quelle dichiarazioni ritenute pericolose, che verranno prontamente rimosse, come l’illuminante idea di iniettare candeggina come cura al coronavirus, grazie alla quale le sedi newyorkesi del pronto soccorso sono andate al collasso.