Facebook è al centro di grossi scandali al momento, dal leak di Frances Haugen passando per i Facebook Files e indietro fino all’assalto di Capitol Hill, per cui stanno insinuando che l’azienda ne sia parzialmente responsabile. A tutto questo si somma l’articolo dell’Atlantic che solleva una questione tecnica analitica, l’età media degli accessi al social.
L’Atlantic è un mensile di informazione a tutto tondo, di matrice liberale di sinistra, e fin qui è tutto chiaro, ma prima di spiegarti cosa è stato detto e snocciolare i dati, bisogna fare un po’ di chiarezza e contestualizzare un po’, questo perché i dati di per sè potrebbero essere male interpretati e portare alla conclusione che l’Atlantic vuole, ma aggirando un problema che viene continuamente celato.
L’alfabetizzazione dei giovani in america
Secondo il National Center for Education Statistics (NCES) degli Stati Uniti, circa il 34% degli studenti è al di sotto del livello di lettura di base in quarta elementare. Un altro 31% è al di sotto del livello di lettura competente. Circa il 27% degli studenti di terza media è al di sotto del livello di lettura di base, secondo l’NCES. Un altro 39% è al di sotto del livello di lettura competente.
L’analfabetismo è un fattore importante nel conseguimento del diploma di scuola superiore degli adolescenti. Secondo ProLiteracy, uno studente su 6 delle scuole superiori, ovvero circa 1,2 milioni di adolescenti, abbandona ogni anno. Secondo Measure of America, circa 4,5 milioni di giovani adulti (dai 16 ai 24 anni) sono “scollegati”, nel senso che non vanno a scuola o non lavorano.
Questi individui spesso non hanno un diploma di scuola superiore o GED. Gli studenti che sono indietro quando iniziano la scuola materna costituiscono la maggior parte degli abbandoni scolastici. Questi studenti hanno meno del 12% di possibilità di frequentare il college, secondo la Children’s Reading Foundation.
Lo so a leggere questi dati si ha l’impressione che non si stia parlando di una delle prime potenze economiche mondiali, ma di qualche sperduto paese del terzo mondo. Queste statistiche sono fornite da enti governativi, ma ignorate dalla vasta maggioranza dei cittadini americani ed esteri, e se pensate che questi dati siano in qualche modo connessi agli immigrati americani da paesi poveri, beh vi sbagliate. Solo il 35% del complessivo sono immigrati.
Questo situazione esiste da molto tempo e si è trascinata, portando ben 36 milioni di adulti a non avere competenze in lettura, scrittura e livelli basici di matematica, superiori alla terza elementare. Questo è un quadro più che allarmante, e poco ha a che vedere con l’influenza dei social, ma ci da un quadro molto chiaro della gestione dell’alfabetizzazione di stato, e cioè il totale disimpegno da parte del governo USA.
Facebook e gli analfabeti americani
Ora possiamo tornare all’articolo dall’Atlantic su Facebook, o Boomerbook come dicono loro, o come dice Helen Lewis nel suo articolo, che ricordiamo è una giornalista britannica che si definisce femminista, ma che è più che altro famosa per essere stata distrutta in un’intervista per GQ, nientemeno che dal più grande psicanalista vivente, Jordan Peterson. La Lewis non è altro che una sensazionalista con vari problemi, il più evidente è la mancanza di capacità analitica di base, e snocciola dati reali come fossero coriandoli:
- 5 milioni di teenager accedono a Facebook ogni giorno
- 22 milioni di teenager accedono invece ad instagram
- i giovani vedono Facebook come un posto dove gli adulti dibattono di politica ed i nonni postano foto delle vacanze
- i 65enni sono i più attivi nel condividere link di fake news
- i giovani pensano che Facebook sia per vecchi e non vogliono averci a che fare
e conclude con un “benvenuto instagram e TikTok”, una celebrazione di due social notoriamente quasi privi di contenuti intellettuali, dove principalmente la cultura dell’ego e dell’apparenza regna sovrana, con qualche sporadico messaggio sociale, nascosto in balletti e meme. Il trionfo di un’ignoranza aberrante, applaudito dalla Lewis che ci sguazza da anni per aumentare il bacino di utenze per la vendita dei suoi libri.
Quale è l’oscuro presagio dell’abbandono dei giovani di Facebook? Un dato non rilasciato dalla Lewis, è che una ricerca del 2017 evidenziò il problema, la carenza di alfabetizzazione ha portato al fenomeno delle fake news, e all’idea generale conseguente che Facebook non fosse un luogo sicuro, specie per i giovani. Lo sono quindi gli altri social perché non è possibile condividere news e discuterne?
La risposta è catastrofica, ed è assolutamente NO, se non peggio. Lo sviluppo del pensiero critico è necessario alla crescita e per migliorare le capacità deduttive e cognitivo analitiche, soprattutto per elaborare il concetto di difesa e di conflitto negli adolescenti. Una società priva di conflitti generazionali, e di scontri intellettuali e politici è una bomba ad orologeria. I troppi diritti e le misure sociali, hanno anche di fatto reso inutile o superficiale, il processo di apprendimento scolastico.
Jordan Peterson diverse volte ha manifestato preoccupazione per la mancanza di responsabilizzazione, soprattutto verso i giovani, di questa società che si preoccupa in modo assurdo di non offendere la sensibilità di nessuno, con un eccesso di zelo imparagonabile al passato, ma che sta conducendo a qualcosa di mostruoso aggiungo io, l’incapacità dei giovani di difendere se stessi nel futuro.
Il conflitto nel bene o nel male, che fino ad oggi si è svolto su Facebook o su Twitter, tra Troll ed istigatori, non è stato un male, ma una scuola per esercitarsi sul pensiero e sulla logica, e sentire i giovani considerare “la politica una cosa da vecchi”, è davvero preoccupante, perché se non si interessano ora dei loro diritti, quando lo faranno? Quando è giusto cominciare il conflitto generazionale per migliorare la società?
I nostri genitori, i nostri nonni, non avevano Facebook, e dovevano fisicamente manifestare in piazza per esercitare i loro diritti, e l’informazione cartacea, era manipolata a livelli incredibili (questo non è cambiato), ma era estremamente difficile trovare un gruppo di persone con cui discutere e mettere degli argomenti sul piatto. Facebook ha ,seppure in maniera indiretta, aiutato a convergere idee, brutte o belle, nello stesso posto, per facilitare il conflitto intellettuale.
Siete frequentatori di Instagram e TikTok? Basta aprirli per capire che le statistiche dell’NCES sono molto più impattanti e oscure, delle fake news e di un social per boomers, e non c’è soluzione ne la possibilità per il trend di invertirsi, i giovani non vogliono conflitti.
“Nessuna strada dritta ha mai creato un abile pilota”
Peterson il piu’ grande psicanalista vivente? Quello che vuole vivere come le aragoste e che mangia unicamente carne? Quello che ha una mascolinita’ cosi’ fragile da parlare di archetipi sessuali? Immagino che l’autore pensa che gli speedrunner sono dei comunisti dediti al marxismo culturale che vogliono elevare archetipi sessuali alternativi nel marketplace. Meno male che arriva l’inverno senno immagina i fiocchi di neve come si sciolgono