Sì chiama dispositivo anti-laser, ed è stato ideato da un team di scienziati con lo scopo di liberare energia in ogni stanza delle nostre abitazioni. Le sue funzionalità sono semplici: così come un laser irradia particelle di luce, o fotoni, una dopo l’altra in una fila ordinata, un anti-laser aspira i fotoni uno dopo l’altro in ordine inverso.
Questa nuova tecnologia promette di ricaricare la batteria dello smartphone e altri device a distanza, senza il supporto di nessun filo. Gli esperimenti che hanno testato il dispositivo anti-laser hanno dimostrato che è in grado di ricevere energia diffusa irradiata in uno spazio in uno schema imprevedibile, percependo ancora il 99,996% della potenza inviata.
Dispositivo anti-laser: modalità del futuro per ricaricare lo smartphone?
Il paradigma più semplice di una configurazione anti-laser, che è supportato da un puntatore laser che spara fotoni uno dopo l’altro in un ricevitore che li divora, sembrerebbe necessariamente lo stesso se si riproduce un nastro della sua azione in avanti o all’indietro: le configurazioni come questa, in termini fisici, posseggono “simmetria di inversione temporale”.
La simmetria di inversione temporale si sviluppa solo nei sistemi senza molta entropia, o la tendenza intrinseca dei sistemi a discendere nel disordine. Ad oggi, anche gli esperimenti più complessi hanno avuto simmetria di inversione temporale.
Il potenziale di applicazione di questa tecnologia interessa tre ambiti: il trasferimento di energia wireless a distanza; un dispositivo di rilevamento in grado di rintracciare sottili cambiamenti in qualsiasi stanza in cui i fotoni sono sparsi; un sistema di messaggistica in grado di trasferire in modo sicuro le informazioni ad un ricevitore nascosto. Non rimane che attendere gli sviluppi. Per tutti gli aggiornamenti, continua a seguirci.