Quando si parla di superstizioni chiunque ne ha qualcuna in cui crede profondamente: alla fine, hanno accompagnato l’umanità fin dall’antichità e di conseguenza fanno parte di noi, andando a influenzare i nostri comportamenti e modi di pensare. Le superstizioni e le credenze di ogni genere, infatti, tendono a essere molto radicate nei popoli e anche per questo motivo permettono di scoprire con interesse diverse prospettive culturali.
Superstizioni di diverse culture: ne avevi mai sentito parlare?
In Italia e in Grecia esiste la credenza nel malocchio, chiamato “mati” in Grecia, che si è diffusa non solo in questi due stati, ma anche in tutte le culture del Mediterraneo. Secondo questa credenza si pensa che una persona sia in grado di portare sfortune a qualcun altro solamente attraverso uno sguardo pieno di negatività e di malizia. Per contrastare il malocchio in Italia per esempio si utilizzano alcuni ciondoli come il cornetto, mentre in Grecia si indossano dei braccialetti rossi o degli amuleti per respingere l’energia negative.
Nelle zone del Medio Oriente e del Nord Africa, invece, esiste un amuleto molto popolare conosciuto come la Mano di Fatima, Khamsa, chi viene utilizzato per proteggere dal malocchio e per portare fortuna. Questo simbolo indica la protezione divina e può essere un gioiello oppure una decorazione che si appende in casa o in auto. Si tratta di una credenza e superstizione che unisce tradizioni islamiche, ebraiche e cristiane.
Se per noi in Italia il numero 4 è un numero qualsiasi, in Cina invece è considerato sfortunato, visto che è la sua pronuncia è molto simile a quella della parola morte. Così come da noi molti hotel non presentano la stanza 13 oppure 17, lì molti edificio non hanno il quarto piano e anche tutti i regali che contengono quattro elementi tendono a essere evitati proprio per non portare sfortuna.
Spostandoci in uno stato vicino, ossia il Giappone, si può trovare nella loro cultura un’idea molto radicata relativa agli spiriti della natura, chiamati Kami, ossia un elemento centrale dello Shintoismo. I Kami sono degli spiriti che secondo i giapponesi si trovano in ogni aspetto della natura e proprio per questa ragione vi sono diverse superstizioni legate all’ambiente. Infatti, non vengono abbattuti alberi sacri oppure non si disturbano i luoghi che si pensa siano abitati dai Kami per evitare di causare la loro ira.
Infine, in svariate culture dell’Africa Occidentale le scope sono associate a poteri spirituali e magici. È diffusa la credenza che lasciare una scopa fuori dalla porta di casa durante la notte aiuti a proteggere dagli spiriti maligni, e al tempo stesso non bisogna scambiare una scopa con quella di un’altra persona, per evitare di trasferire sfortuna o malattie.
Ovviamente queste sono solo alcune delle superstizioni presenti in tutto il mondo, e tu quali altre conosci?