Immagina di essere un astronauta bloccato nello spazio per quasi due mesi a causa di problemi tecnici. Questo è esattamente ciò che è successo con la navetta Boeing Starliner. NASA potrebbe finalmente arrendersi di fronte ai numerosi problemi tecnici del progetto, secondo fonti ben informate.
Un insider ha rivelato ad Ars Technica che c’è più del 50% di probabilità che gli astronauti bloccati torneranno sulla Terra con una capsula SpaceX Dragon. Un’altra fonte anonima ha affermato che questo scenario è altamente probabile.
NASA, invece, mantiene un atteggiamento più prudente, in netto contrasto con le dichiarazioni di qualche settimana fa, quando esprimeva piena fiducia nella Starliner.
“NASA sta valutando tutte le opzioni per il ritorno degli astronauti Butch Wilmore e Suni Williams dalla Stazione Spaziale Internazionale nel modo più sicuro possibile,” ha dichiarato il portavoce Josh Finch. “Non sono state prese decisioni e l’agenzia continuerà a fornire aggiornamenti sui piani.”
Una serie di sfortunati eventi
Il progetto Starliner sembra essere stato maledetto sin dall’inizio. Ritardi e problemi hardware hanno portato Boeing a subire perdite di circa 1,6 miliardi di dollari. Nonostante questi problemi, NASA ha dato il via alla prima missione con equipaggio nel giugno scorso. Ma durante l’avvicinamento alla stazione spaziale, Starliner ha subito perdite di elio e problemi ai propulsori, costringendo NASA e Boeing a posticipare il rientro degli astronauti per risolvere i problemi.
Verso un salvataggio targato SpaceX?
Secondo Ars Technica, molti segnali indicano che SpaceX potrebbe essere incaricata di salvare gli astronauti bloccati. Tra questi segnali c’è il finanziamento di oltre un quarto di milione di dollari da parte della NASA per uno “STUDIO SPECIALE PER LA RISPOSTA D’EMERGENZA,” e SpaceX che si sta attivamente preparando per questa eventualità.
Se SpaceX riceverà il via libera, il progetto Starliner potrebbe essere definitivamente accantonato, con un totale di 5,8 miliardi di dollari sprecati in un progetto malfunzionante. Questo scenario solleverebbe molte domande, inclusa quella sull’efficacia della supervisione di NASA durante lo sviluppo e la produzione della Starliner.
Come è possibile che Boeing, con tutti i suoi mezzi, non sia riuscita a creare una capsula affidabile come la Dragon di SpaceX, realizzata a metà del costo? Che tipo di supervisione ha realmente esercitato NASA sul programma Starliner? Queste sono solo alcune delle domande difficili che meritano risposte.
E tu, cosa ne pensi? Condividi i tuoi pensieri nei commenti e facci sapere se credi che NASA debba continuare a investire in Boeing o se è tempo di affidarsi completamente a SpaceX per le future missioni spaziali.
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Con questo articolo, speriamo di aver stimolato la tua curiosità e riflessione sul futuro dell’esplorazione spaziale americana. Restiamo in attesa dei tuoi commenti e delle tue opinioni!