Recensire l’Asus Chromebook CX1500 è stato tutt’altro che facile, perché ho dovuto sforzarmi prima di tutto nel capire l’utilità del suo sistema operativo Chrome OS ed infine valutare nell’insieme le prestazioni generali. Tutto questo con una domanda persistente che mi assillava: “a chi può tornare utile uno strumento del genere?”. Ma andiamo piano e te lo spiegherò passo passo.
Asus Chromebook CX1500: Presentazione
La scatola interamente di cartone riciclato, con un’attenzione particolare verso la limitazione dello spreco è davvero encomiabile. Troverai all’interno, oltre che all’Asus Chromebook CX1500 protetto da una busta di tessuto, un carica batterie da 45W tipo C (purtroppo non intercambiabile), mini istruzioni e garanzia. Devo dire che sono rimasto davvero sorpreso da questa scelta super ecologica ed intelligente.
L’Asus Chromebook CX1500 si presenta un po’ economico al tatto, rivestito di plastica, perlomeno una plastica davvero dura e rifinita al millimetro. Speaker frontali e sul retro, sul lato sinistro: l’alimentazione tipo C, un ingresso USB, jack audio e lettore scheda SD. Sul lato destro invece: un ingresso tipo C e un altro ingresso USB. Il peso è di 1,74 kg, non proprio una piuma e uno schermo da 15,6″ collegato a cerniere in grado di permettergli di aprirsi a 180 gradi. Infine la tastiera ISO 65% non retroilluminata ed un mini trackpad.
Asus Chromebook CX1500: Info tecniche e test
- Sistema Operativo Google Chrome
- Processore Intel® Celeron® N3350 1.1 GHz (2M Cache, fino a 2.4 GHz, 2 cores)
- Display da 15,6 pollici HD (1366 x 768) 16:9, Anti-Riflesso, 220nits, NTSC: 45%, cornici ultrasottili su 3 lati con rapporto di schermo-corpo del 77%.
- Archiviazione 64G eMMC
- Memoria RAM 4G LPDDR4 on board – Non Espandibile
- Scheda Video Integrata Intel® HD Graphics 500
- Webcam 720p HD / Senza otturatore Privacy
- Controllo vocale con supporto per il riconoscimento vocale di Google Assistant
- Tastiera chiclet NON Retroilluminata resistente ai liquidi, corsa dei tasti di 1,4 mm
Ed eccoci all’esame vero e proprio, perché i dati così buttati un po’ sul tavolo non hanno molto senso, specie per un prodotto inferiore ai €300. Se dovessimo riferirci a queste spec per un prodotto Windows staresti già ridendo a crepapelle, ma qui parliamo di Chrome OS, e c’è molto poco da ridere te lo assicuro.
Si perché per una qualche magia di ottimizzazione del sistema, l’Asus Chromebook CX1500 non solo regge il confronto con smartphone Android di costo di gran lunga superiore, ma quasi li surclassa. Tanto per cominciare l’accensione da zero viene eseguita quasi al doppio della velocità di un prodotto di fascia alta Android, da standby è invece quasi immediata, circa 2 secondi. C’è da considerare però che è un po’ lento ad aprire le app appena acceso.
Ma alla fine per valutarlo devo metterlo a confronto solo con Android o anche con Windows? E qui la faccenda si fa molto complicata. Sicuramente Chrome OS nasce con tutt’altro intento di Windows, quindi ovviamente non ha a disposizione le stesse app né tantomeno la stessa potenza, ma purtroppo non ha neanche la stessa capacità di workflow.
Semplicemente Chrome OS è una versione Android per dispositivi laptop, o per terminali da front office. La chiave della sua esistenza si può riassumere nell’economicità di questi dispositivi e nel loro aspetto. Mi spiego meglio, ovviamente non possiamo sempre operare da smartphone o tablet, ci sono delle situazioni in cui è richiesta la comodità di uno schermo grande ed un’alta velocità di operatività per applicativi semplici.
Immagina di lavorare in segreteria di uno studio di qualunque tipo, avere a disposizione un pc base, specie dopo la crisi del silicio di questi anni, ti verrebbe a costare una mezza fortuna. Soprattutto dopo il nuovo aggiornamento a Windows 11 che richiede una scheda video compatibile, ed il prezzo lievita anche se poi dovrai usare solo suite Office, email, zoom, Adobe reader ed un browser. Non avrebbe senso.
Come non avrebbe senso acquistare un mini pc Windows sotto spec, operando in tempi impossibili per la scarsità di risorse di sistema. Qui entrano in gioco i Chromebook. Può sembrare assurdo, ma in realtà il settore del back office e del front office molto spesso necessita solo di velocità per applicativi più che basilari, che possono essere trovati anche sul Play Store.
Asus Chromebook CX1500: applicazioni
L’Asus Chromebook CX1500 ha a disposizione esattamente questo, tutto o quasi tutto il Play Store. Quasi tutto perché ovviamente per motivi di risorse limitate, non è diciamo adeguato al gaming o alle suite Adobe o Cad, ma come ti ho già spiegato, non è quello il motivo della sua esistenza. Anche se qualche gioco ci gira abbastanza fluido, per farti un esempio Asphalt 9 gira dignitosamente, mentre altri giochi vengono installati ma crashano miseramente.
Ovviamente non tutto è rose e fiori, ci sono dei problemi di workflow, come avevo già accennato, non sono invalidanti ma non si possono nemmeno ignorare. Non potrai per esempio aprire due documenti contemporaneamente per metterli a confronto, non ci sono modi per creare collegamenti sul desktop, di alcun tipo, e soprattutto non è disponibile il touch screen anche se è possibile aprire lo schermo a 180 gradi.
Nello specifico la scelta di non mettere uno schermo touch è un po’ il tallone d’Achille che fa crollare la struttura. Avere a disposizione la penna per il touch e tutta una gamma di applicazioni per la penna avrebbe portato l’intera esperienza a tutto un altro livello, sopperendo alla mancanza delle feature tipiche di Windows, ed avvicinandosi molto di più alla full experience di Android da terminale laptop.
Quindi più velocità di workflow, la possibilità di scelta tra penna e la scomoda tastiera 65% con un trackpad nemmeno troppo fruibile, seppure con le gesture, che però non si rivelano molto utili, anzi a volte fanno solo innervosire per la mancanza di un riconoscimento preciso.
Asus Chromebook CX1500: visibilità molto scarsa
Sorprende però la velocità e la fluidità di gestione dei servizi streaming, che ovviamente non sono visualizzabili ad una risoluzione superiore a quella nativa HD di 1366 x 768, però non c’è alcun rallentamento e si fanno notare dei bei colori vividi. C’è però un problema che non si può assolutamente non far notare all’Asus Chromebook CX1500, ed è la scarsa luminosità dello schermo, non all’altezza dell’offerta moderna.
Visibilità laterale pressoché inesistente, in situazioni di luce forte non è possibile distinguere praticamente nulla a schermo, e controluce è una cosa aberrante. Diciamo che anche uno smartphone di fascia bassa su questo lo straccia più e più volte.
La cosa che invece mi ha davvero colpito è la durata della batteria, che tranquillamente viaggia per due giorni di intenso lavoro, senza cedere, e ricarica in appena un’ora e un quarto. Davvero straordinario!
Diciamo che l’Asus Chromebook CX1500 è uno strumento di lavoro base, veloce per applicativi semplici, può sicuramente essere usato anche come strumento scolastico, o anche per chi non è super avvezzo all’utilizzo di sistemi operativi all’infuori di un ambiente smartphone, ma vuole comunque una postazione casalinga, con uno schermo sufficientemente grande, senza dover spendere un patrimonio.
Puoi trovare l’Asus Chromebook CX1500 sullo store ufficiale ASUS.