L’astaxantina è una sostanza contenuta nella Haematococcus pluvialis, una microalga appartenente alla famiglia delle Chlamydomonadeae ad azione antiossidante che possiede innumerevoli benefici, e spesso usata per prevenire l’invecchiamento cutaneo.
Osservando gli abitanti giapponesi che vivono sull’isola di Okinawa e che sono soliti consumare questa microalga, un gruppo di ricercatori ha notato come ci fosse un’importante incidenza di centenari e come questi presentassero una salute mentale integra.
Lo studio è stato pubblicato su Marine Drugs , e dimostra come L’astaxantina abbia effetti benefici sul cervello, in modo particolare sul cervello delle persone anziane.
Astaxantina: tutti gli effetti benefici
L’astaxantina contribuisce all’eliminazione i componenti danneggiati delle cellule cerebrali ed è un potente antiossidante per cui ripulisce le cellule del cervello dai residui spazzatura e blocca così processi degenerativi sul nascere. Stimola una forte azione antinfiammatoria grazie alla quale sfiamma le parti che stanno per ammalarsi, infine responsabile delle cellule staminali che hanno il compito di rigenerare le cellule anziane.
Già conosciuta come carotenoide e quindi utilizzata come integratore che contribuisce a mantenere la pelle giovane, questa sostanza va anche in soccorso degli uomini che hanno problemi di fertilità, aiuta il cuore e riduce i dolori articolari.
L’astaxantina (ASX), potenzia il sistema immunitario, fornendo resistenza alle malattie, inoltre si sono osservati effetti benefici su malattie come adiposità, obesità, diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione e aterosclerosi. Questo carotenoide stimola la circolazione del sangue e riduce la pressione. Contribuisce anche a ridurre i livelli di colesterolo cattivo presenti nel sangue riducendo il rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari.
Facilmente reperibile sul mercato e dai costi contenuti, di essa non si conosce con esattezza l’interazione con eventuali terapie farmacologiche, quindi prima dell’assunzione, ti raccomandiamo caldamente di consultare il tuo medico di famiglia.