la Commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager non ci sta, sono due anni da quando Epic Games ha sollevato la questione delle direttive proibitive di Apple, costringere gli sviluppatori a sottomettersi alla regola di non poter reindirizzare i pagamenti, come alternativa, al di fuori della piattaforma App Store, “Apple ha violato la legge sulla concorrenza dell’UE e addebita commissioni elevate ai rivali nell’App Store e vieta loro di informare sulle alternative”, questa la sua posizione inamovibile.
Il co-fondatore di Spotify Daniel Ek, che portò la questione all’attenzione già dal 2019, rincara “sta limitando la scelta e soffocando l’innovazione“; eh già perché la richiesta del 30% sulle commissioni di per sé non sarebbe folle, ma la clausola che invece obbliga a non poter reindirizzare a siti esterni e forme alternative di pagamento, è una chiara violazione della competitività.
La mossa di Cook di ridurre al 15% le commissioni, per chi non ha introiti superiori di 1 milione di sterline all’anno, non mitiga il problema. Non si tratta infatti delle commissioni, ripetiamo, ma della forzatura ad utilizzare solo ed esclusivamente la piattaforma Apple, ed è a questo punto a tutti gli effetti chiaro, che si tratti di monopolio.
Our preliminary conclusion: @Apple is in breach of EU competition law. @AppleMusic compete with other music streaming services. But @Apple charges high commission fees on rivals in the App store & forbids them to inform of alternative subscription options. Consumers losing out.
— Margrethe Vestager (@vestager) April 30, 2021
Apple did it again
C’è poi la conferma di un comportamento reiterato nel tempo, con toni da cartello messicano, che in questi giorni è in discussione in tribunale, e sto parlando della faida tra Epic e Apple, faida che ha visto addirittura la rimozione dell’app di Fortnite dall’App Store.
Horacio Gutierrez, chief legal officer di Spotify ritiene che le accuse della commissiaria siano più che legittime: “Garantire che la piattaforma iOS funzioni correttamente è un compito urgente con implicazioni di vasta portata. La comunicazione degli addebiti della Commissione europea è un passo fondamentale per ritenere Apple responsabile del suo comportamento anticoncorrenziale, garantendo una scelta significativa per tutti i consumatori e condizioni di parità per gli sviluppatori di app“.
A questo punto la Comunità Europea, ha deciso di intervenire prontamente, richiedendo chiarificazioni immediate, e la Commissaria Vestager ha specificato che se le spiegazioni non saranno esaustive, si dovrà ricorrere ad una multa pari al 10% degli introiti annui dell’App Store, pari a circa 27 miliardi di dollari.