Dalla serata di lunedì 01 giugno 2020 il PlayStore di Google e l’AppStore di Apple rendono disponibile al download l’applicazione Immuni, la tanto discussa app che sarà utile a fronteggiare l’epidemia da Coronavirus. Servirà per il tracciamento dei contagiati da Covid-19 e permetterà la notificazione tempestiva alle persone a rischio, direttamente sul proprio dispositivo personale.
Come abbiamo già prontamente riportato, l’app Immuni sarà in fase di sperimentazione dal 05 giugno solo in alcune regioni italiane. Successivamente il servizio sarà attivo su tutto il territorio nazionale, presumibilmente dalla metà del mese di giugno.
Download app Immuni: dove scaricarla
Per il lancio ufficiale dell’applicazione Immuni, è stato creato un apposito sito, in cui vengono fornite tutte le informazioni utili per utenti e per la stampa, oltre ai link e le informazioni relative al download. Segnaliamo che attualmente Immuni non è ancora disponibile su AppGallery di Huawei, quindi chi utilizza questo store dovrà ancora aspettare per avere disponibile l’applicazione.
PlayStore di Google
L’applicazione Immuni è scaricabile sul Playstore di Google, ma solo per alcuni dispositivi. Esistono infatti dei requisiti per installare l’applicazione e dal sito ufficiale di Immuni viene precisato che sono tre i requisiti necessari per lo scaricamento e l’installazione dell’applicazione:
- smartphone con Bluetooth Low Energy;
- almeno Android versione 6 (Marshmallow, API 23);
- Google Play Services versione 20.18.13 o superiore.
Attualmente alla versione 1.0.0, l’applicazione da scaricare sarà pesante solo poco più di 10 MB ed occuperà a sistema circa 30 MB. A poche ore dalla disponibilità sul PlayStore si contano già più di 100.00 download totali.
AppStore di Apple
Immuni è da oggi disponibile al download anche su AppStore di Apple. Anche per i possessori di iPhone però c’è un requisito necessario per l’installazione dell’applicazione; Immuni, infatti, sarà scaricabile solo da coloro che sono in possesso di un iPhone con iOS versione 13.5 o superiore. Il sito ufficiale di Immuni specifica i modelli di iPhone che saranno compatibili al download: 11, 11 Pro, 11 Pro Max, Xr, Xs, Xs Max, X, SE (2nd generation), 8, 8 Plus, 7, 7 Plus, 6s, 6s Plus, SE (1st generation).
Abbiamo provato Immuni
Schede di benvenuto
Appena lanciata l’applicazione, compaiono quattro schede di benvenuto, in cui Immuni si presenta al cittadino. In queste prime schede hanno voluto specificare fin da subito quanto questa tecnologia possa essere importante per il contenimento del Covid-19, avvisando il cittadino quando è entrato in contatto con una persona infetta a sua insaputa e permettendo, in questo modo, di contribuire al rallentamento dell’epidemia. Nell’ultima scheda è chiarito che l’applicazione non segue gli spostamenti del cittadino e non può conoscere l’identità di chi sta utilizzando l’applicazione.
Privacy e raccolta dei dati personali
La privacy e la raccolta dei dati è stato uno degli argomenti più discussi riguardo l’app Immuni. Il successivo passaggio da eseguire all’interno dell’app sarà quello di ricevere le informazioni sulla privacy e la gestione dei propri dati personali, e quindi di accettare i termini di servizio dell’applicazione.
L’app Immuni invierà ai server del Ministero della Salute solo 3 informazioni: la provincia di residenza, se l’app funziona in modo corretto e se l’utente è stato in contatto con un soggetto a rischio. Non c’è alcuna possibilità per cui Immuni possa risalire all’identità o ad altri dati personali diversi dalle informazioni sopracitate.
Niente screenshot dell’applicazione
Come puoi notare, non abbiamo potuto inserire uno screenshot nell’immagine precedente, ma abbiamo dovuto eseguire una foto allo schermo del device su cui abbiamo installato l’applicazione. Questo perché l’app Immuni non permette di eseguire screenshot all’interno dell’app, infatti provandoci vedrai comparire sul tuo device un avviso simile a quello che puoi visualizzare qui sotto.
Permessi ed inserimento residenza
Dopo aver accettato i termini di servizio, l’app Immuni ti chiederà di fornire prima la regione e successivamente la provincia di residenza. Ricordiamo che queste saranno tra le poche informazioni personali che saranno inviate ai server del Ministero.
Fornita la provincia di residenza, l’applicazione richiederà il permesso per l’abilitazione alle notifiche di esposizione al Covid-19. Ricorda che, perché l’applicazione funzioni, dovrà essere attivo il Bluetooth, per poter raccogliere e condividere in modo sicuro gli ID casuali con altri smartphone nelle vicinanze. Immuni infatti registrerà la data, la durata e l’intensità del segnale Bluetooth tra due dispositivi con l’app Immuni installata. Le informazioni anonime raccolte saranno archiviate presso i server del Ministero della Salute non oltre il 31 dicembre 2020.
L’app, quindi, ci ricorderà di proteggere la nostra privacy e sicurezza, invitandoci prima ad impostare un codice per l’accesso al nostro smartphone e chiarendo poi che Immuni comunica con l’utente sempre e solo attraverso notifiche all’interno dell’applicazione, mai attraverso altro tipo ti avviso come SMS, e-mail o telefonate.
Schermata home
Al termine di semplici e veloci passaggi la configurazione dell’app Immuni sarà completata. Nella schermata home possiamo immediatamente vedere se il servizio dell’applicazione è attivo o no e possiamo accedere a delle schede informative del Ministero della Salute con le indicazioni su come proteggersi al meglio dal contagio da Coronavirus, alle schede informative sul funzionamento dell’app e alle FAQ più comuni.
Installo si, o no? Si!
Immuni è uno strumento che sarà fondamentale nell’eventualità di una seconda ondata di contagio da Coronavirus. Basti pensare all’eventualità che si ripresenti una seconda ondata di epidemia (timore sicuramente di molti cittadini), con le conseguenti ipotesi di nuovi lockdown. Immuni, se scaricata da un sufficiente numero di persone, sarà in grado di poter informare immediatamente se si è stati in contatto con una persona infetta senza un eccessivo ritardo. Verrebbe così sicuramente limitato il numero potenziale di persone ulteriormente infette grazie ad un’informazione più rapida e sicura, limitando il peso che una seconda ondata potrebbe avere sul Sistema Sanitario Nazionale e senza intaccare in alcun modo la privacy, digitale e non, dei cittadini.
Battery drain
A livello tecnico può sorgere il dubbio sul livello di utilizzo della batteria sul dispositivo, sopratutto per quanto riguarda i device meno preformanti. Immuni, infatti, per funzionare, deve essere sempre attiva in background e lo smartphone deve mantenere sempre attivi Bluetooth e localizzazione. L’utilizzo di Immuni potrebbe causare battery drain sul dispositivo?
È presto per scoprirlo e sicuramente si dovrà aspettare che il servizio sia attivo su tutto il territorio nazionale per avere una visione più completa sull’utilizzo della batteria da parte della applicazione. Al riguardo, nelle FAQ del sito di Immuni, alla domanda “L’app scaricherà la batteria del mio smartphone?” viene fornita la seguente risposta:
Non dovresti notare una differenza sostanziale nella durata della tua batteria. Immuni infatti usa il Bluetooth Low Energy, una tecnologia creata per essere particolarmente efficiente in termini di risparmio energetico. Tuttavia, anche se pensi che la batteria del tuo smartphone si sia scaricata un po’ più velocemente del solito, per favore continua a usare l’app in modo corretto. Il tuo contributo è importante perché Immuni sia efficace nell’aiutarci a combattere l’epidemia e tornare al più presto a una vita normale.
Continua a seguirci per ulteriori nuove analisi e aggiornamenti riguardo l’applicazione Immuni.
Installata! Grazie per questo articolo, ha reso tutto molto più chiaro
Grazie per averla installata, continua a seguirci per futuri aggiornamenti!
Su device Apple si riesce a fare lo screenshot..
Grazie del feedback. Evidentemente hanno imposto tale limitazione solo per i dispositivi Android. C’è la possibilità che con un futuro aggiornamento limiteranno la possibilità di fare screenshot anche in iOS.