Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: Antidolorifici naturali: potenziarli e dire addio alle dipendenze
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Cerca
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
NotiziaScienza

Antidolorifici naturali: potenziarli e dire addio alle dipendenze

Denise Meloni 4 anni fa 6 commenti 4
SHARE

Il dolore cronico ad oggi può essere combattuto solo con l’utilizzo di Fentanil, ossicodone o morfina, sostanze che danno tregua da situazioni altrimenti insostenibili ma che purtroppo creano dipendenza. John Traynor, Ph.D. e Andrew Alt, Ph.D., e del loro team presso l’Università del Michigan Edward F. Domino Research Center stanno lavorando al potenziamento degli antidolorifici naturali e cioè tutte quelle sostanze che noi stessi produciamo ma che ad oggi non sono sufficienti per abbattere il dolore.

Antidolorifici naturali

Lo studio, finanziato dal National Institute on Drug Abuse, è stato pubblicato sulla National Academy of Sciences.

Leggi Altro

Cervelletto: ecco come allenare la parte più antica del cervello
I buchi neri supermassicci: i mostri invisibili al centro delle galassie
Micromort: l’unità che misura quante probabilità hai di morire (davvero)
Quasicristalli: quando il caos diventa più stabile dell’ordine

Antidolorifici naturali: come possono essere potenziati?

Il corpo umano è in grado di bloccare il dolore? Secondo John Traynor e Andrew Alt, le droghe oppioidi, agiscono sui recettori che sono naturalmente presenti nel cervello e in altre parti dell’organismo umano. tra questi recettori è presente il recettore mu-oppioide, che ha la capacità di legarsi agli antidolorifici naturali nel corpo chiamati endorfine ed encefaline endogene. I farmaci che agiscono sul recettore mu-oppioide possono causare dipendenza e effetti collaterali indesiderati come sonnolenza, problemi respiratori, costipazione e nausea.

Antidolorifici naturali

“Normalmente, quando si soffre, si rilasciano oppioidi endogeni, ma non sono abbastanza forti o sufficientemente duraturi”, ha spiegato Traynor. la sua squadra di esperti ha a lungo ipotizzato che sostanze chiamate modulatori allosterici positivi potessero essere utilizzate per migliorare le endorfine e le encefaline del corpo. Nella loro ricerca hanno dimostrato che un modulatore allosterico positivo noto come BMS-986122 può aumentare la capacità delle encefaline di attivare il recettore mu-oppioide.

Inoltre, a differenza dei trattamenti terapeutici a base di oppioidi, i modulatori allosterici positivi si attivano solo in presenza di endorfine o encefaline, il che significa che agiscono solo quando necessario per alleviare il dolore. Non si legano al recettore nel modo in cui si legano invece gli oppioidi in una posizione diversa che migliora la sua capacità di rispondere ai composti antidolorifici del corpo: “Quando hai bisogno di encefaline, le rilasci in modo pulsante in specifiche regioni del corpo, quindi vengono metabolizzate rapidamente“, ha dettagliato Traynor. “Al contrario, un farmaco come la morfina inonda il corpo e il cervello e rimane in giro per diverse ore”.

Durante lo studio è stato dimostrata la capacità del modulatore di stimolare il recettore mu-oppioide isolando il recettore purificato e misurando come risponde alle encefaline: “Se aggiungi il modulatore allosterico positivo, hai bisogno di molto meno encefalina per ottenere la risposta.” Ulteriori esperimenti di elettrofisiologia e sui topi hanno confermato che il recettore degli oppioidi era più fortemente attivato dalle molecole antidolorifiche del corpo che portavano al sollievo dal dolore. Al contrario, il modulatore ha mostrato effetti collaterali molto ridotti di depressione respiratoria, costipazione e dipendenza.

Il loro prossimo obiettivo è misurare la loro capacità di migliorare l’attivazione degli oppioidi endogeni in condizioni di stress o dolore cronico, per garantire che siano efficaci ma non portino a risposte più pericolose come difficoltà della respirazione: “Anche se queste molecole non risolveranno la crisi degli oppioidi”, conclude Traynor, “potrebbero rallentarla e impedire che accada di nuovo perché i pazienti che soffrono di dolore potrebbero assumere questo tipo di farmaco invece di un farmaco oppioide tradizionale “.

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
6 commenti 6 commenti
  • Avatar di antonino Antonino ha detto:
    Aprile 26, 2021 alle 14:56

    Penso possa essere interessante

    Rispondi
  • Avatar di sante Sante ha detto:
    Aprile 26, 2021 alle 16:38

    La ricerca ha sempre un suo perché, ma per il dolore cronico esiste già la cannabis terapeutica. Non uso più oppiacei

    Rispondi
  • Avatar di lara boscain Lara Boscain ha detto:
    Aprile 26, 2021 alle 17:04

    Soffro di fibromialgia
    Mi interessa molto

    Rispondi
  • Avatar di simona Simona ha detto:
    Aprile 28, 2021 alle 8:20

    Vorrei essere informata sullo studio dell’abbattimento del dolore attraverso la stimolazione di antidolorifici naturali. Mio figlio di 10 anni è un emicranico cronico , refrattario a qualsiasi cura. Potrebbe essere una svolta.
    Grazie

    Rispondi
  • Avatar di cristina sitzia Cristina Sitzia ha detto:
    Aprile 29, 2021 alle 14:46

    Si vorrei saperne di piú.Grazie

    Rispondi
  • Avatar di marilena Marilena ha detto:
    Maggio 1, 2021 alle 19:11
    • Sarei molto interessata avendo un dolore ormai cronico alla cervicale anche dopo intervento e resistente a qualsiasi cura
    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?