5 donne che hanno fatto la storia della tecnologia e noi le ricordiamo proprio in occasione della giornata internazionale della donna! La festa della donna non è una semplice festa per omaggiare la donna, non solo, perché è anche una grande occasione per rimarcare la lotta continua e perpetua che ancora oggi è presente in tutto il mondo. E nel nostro passato ci sono state grandi donne che hanno aiutato il genere umano a migliorarsi, ad evolversi, e noi ne ricordiamo 5 specializzate nel nostro settore. E partiamo dalle prime due donne italiane, molto più recenti rispetto alle ultime tre di questa top.
Il contributo della donna nella tecnologia, infatti, inizia dall’Ottocento fino ai giorni nostri! Curioso di scoprirne di più? Allora iniziamo subito con Arianna Menciassi e Valeria Cagnina, rispettivamente: una ricercatrice toscana e una giovane talentuosa della robotica. La ricercatrice Arianna, infatti, è considerata tra i maggiori esperti di robotica biomedica e chirurgica, tanto da aver vinto nel 2001 il Best Manipulation Paper Award durante la Conferenza Internazionale di Robotica e Automazione in Seul, nella Corea del Sud.
Una donna di fama internazionale che ha dato il proprio contributo alla costruzione di tecnologie con applicazioni delle micro e nano-tecnologie a livello medico, dando una forte mano ai quesiti diagnostici e durante le terapie designate.
5 donne che hanno rivoluzionato l’informatica
Valeria Cagnina, invece, insegna robotica e coding ai bambini e si rivela fin da bambina una vera e propria talentuosa del settore. All’età di 14 anni, infatti, è la prima ragazza così giovane a tenere uno speech al CNR di Pisa sulla robotica, al Senato della Repubblica, mentre l’anno seguente si distingue egregiamente al MIT di Boston, dipartimento di robotica. E i suoi successi continuano, fino ad arrivare ad essere la più giovane premiata dall’Inspiring Fifty: riconoscimento dato a sole 50 donne considerate tra le più emergenti e influenti nel mondo tecnologico in Italia. Ed ecco perché entra in questa top 5 donne informatiche e tecnologiche.
Passiamo all’inventrice del protocollo STP (Spanning Tree Protocol); non sapevi fosse stato inventato da una donna? Ebbene sì, parliamo proprio di Radia Perlman che nel lontano 1988 consegue il suo Ph.d in informatica al MIT. Ma di cosa si tratta il protocollo STP? Non è altro che la garanzia di robustezza di una rete locale complessa e che permette una protezione massiva della privacy. Ad oggi, secondo il suo curriculum, lavora presso Dell EMC. A lei si deve anche un grandissimo contributo per la divulgazione scientifica infantile.
Passiamo a Hedy Lamarr, la famosa attrice che interpretò la protagonista di Extase: film cecoslovacco. Anche lei entra nel primato di questa top 5 donne che hanno rivoluzionato la tecnologia moderna; infatti a lei si deve l’invenzione del Wi-Fi assieme a George Antheil (musicista), utilizzato nella telefonia, nella trasmissione dello spettro espanso, nei vari GPS che conosciamo oggi e a tantissime altre funzioni e sistemi. Il brevetto venne ufficializzato nel 1942 e da lì il mondo cominciò a cambiare, fornendo servizi sempre più all’avanguardia.
Arriviamo, infine, all’ultima donna di questa top 5 donne e parliamo di Sophie Wilson, colei che ha inventato il processore MOS 6502, microchip a basso costo, e non solo! Realizzò anche l’Acorn Micro-computer: il primo computer a utilizzare una variante del BASIC come linguaggio di programmazione. E si parla proprio del BBC BASICA! I suoi traguardi non finisco qui, perché nel 1983 inizia a lavorare al primo processore RISC, che ad oggi è conosciuto come ARM e tale tecnologia viene utilizzata massivamente ancora oggi. Esatto, hai capito bene: il 95% degli attuali smartphone detiene la sua tecnologia. E si presume che i suoi record non siano finiti qui, in quanto attualmente sembra lavorare come Director of IC Design presso Broadcom. Ovviamente questa è solo una piccola lista; il futuro non si basa solo su 5 donne, ma su tantissime altre figure.
5 donne che potrebbero diventare molte di più
Ad oggi sono ancora molte le donne non considerate degne di poter lavorare all’interno del settore tecnologico. Sono molte le aziende che, infatti, cercano di spronare l’iscrizione ai vari corsi di studio dedicati al settore. Già nel 1980 le donne all’interno degli istituti in grado di fornire la conoscenza base per poter sviluppare il futuro erano da contarsi sulle dita di una mano e oggi la situazione è leggermente migliorata. Basti pensare che la percentuale nel 2022/2023 si aggira attorno al 20%. Ovviamente questo è un dato molto generico per il settore tecnologico, mentre per quello scientifico?
Anche in questo caso, i dati sono molto allarmanti seppur con una nota positiva; in Italia, infatti, oltre 400mila donne sono attualmente sul campo e attualmente sono da considerarsi almeno la metà degli uomini. Un dato che, seppur basso, fa notare una discreta svolta e positività. Se il passato non si basa su solo 5 donne, il futuro si prospetta ben più forte seppur in maniera lenta.