Quando il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, parla di cambiamenti aziendali, non passa mai inosservato. Questa volta ha deciso di alzare l’asticella per la gestione delle performance, annunciando licenziamenti che colpiranno circa il 5% del personale. La notizia, arrivata tramite un memo aziendale ottenuto da Bloomberg, ha sollevato diverse domande, soprattutto dopo che Zuckerberg aveva recentemente dichiarato che l’intelligenza artificiale potrebbe presto sostituire i programmatori di medio livello.
Licenziamenti e nuove assunzioni: chi è al sicuro?
In netto contrasto con quanto dichiarato nel podcast di Joe Rogan, Zuckerberg ha spiegato che i licenziamenti non avverranno per lasciare spazio all’IA, ma per sostituire i cosiddetti “low-performers” con nuovi talenti. Insomma, se non stai performando al massimo, il tuo posto è a rischio. Il CEO ha aggiunto che il 2025 sarà un anno “intenso” e richiederà la collaborazione di persone con le migliori competenze.
E tu, come valuteresti il clima di lavoro in un’azienda che sembra voler imitare la gestione autoritaria di Elon Musk? Non dimentichiamoci di quando Musk ha chiesto al personale di Twitter di essere “estremamente hardcore” per evitare il licenziamento immediato.
Meta e la controversa gestione dei contenuti
Non è solo la questione dei licenziamenti a far discutere. Meta ha recentemente allentato le misure di moderazione dei contenuti sulle sue piattaforme, aprendo la strada alla diffusione di hate speech e disinformazione. Questo cambiamento potrebbe essere un tentativo di compiacere il presidente eletto Donald Trump, con cui Zuckerberg sembra voler mantenere un rapporto diplomatico dopo le minacce di incarcerazione ricevute in passato.
La “mascolinità” al centro della nuova cultura aziendale?
Durante la conversazione con Rogan, Zuckerberg ha espresso la sua preoccupazione per un presunto allontanamento delle aziende dall’energia “maschile”. Potrebbe questo essere il motivo dietro il focus sulla meritocrazia e il clima di competizione estrema? Meta sembra voler abbracciare una filosofia simile a quella di Musk, ma a quale costo per i dipendenti?
E tu cosa ne pensi?
L’annuncio dei licenziamenti e il futuro incerto del lavoro tecnologico suscitano inevitabilmente molte domande. Che impatto avrà questa scelta sul settore tech e sul modo in cui le aziende gestiscono i loro talenti? Fai sentire la tua opinione!
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