Non esiste estate senza zanzare, purtroppo, verrebbe da dire. Con le loro punture a tradimento e il loro ronzare di notte vicino all’orecchio, non si fanno certo in quattro per farsi voler bene. Come se non bastasse, l’animaletto infingardo sta proliferando a dismisura, tanto da disturbare gli scienziati, che si sono chiesti il perché delle zanzare in aumento.
Le ragioni sono diverse, ma i principali responsabili siamo noi: il genere umano. La totale mancanza di rispetto verso l’ecosistema, la distruzione dell’habitat, l’inquinamento da nutrienti e l’applicazione di prodotti chimici per l’agricoltura hanno svolto un ruolo trainante nell’incremento di specie di zanzare portatrici di patogeni (vettori di malattie) che rappresentano un rischio per la salute degli esseri umani e del bestiame.
Zanzare in aumento: lo studio
Un recente studio sviluppato nelle zone urbane e rurali limitrofe al Kruger National Park, in Africa, ha dimostrato che l’intervento dell’uomo e la sua ostinata propensione a modificare l’ambiente, stimola la proliferazione delle zanzare e con essa la diffusione delle malattie di cui è veicolo.
Tra le malattie più conosciute, la malaria miete ancora numerose vittime in tutto il mondo.
Ma quali sono le cause tangibili di questa invasione? Principalmente, l’abbattimento di animali predatori delle zanzare. Esse sono una parte importante della dieta di molti animali come vari organismi acquatici, che si nutrono delle larve. Anche i pipistrelli se ne cibano e in una sola notte ne catturano quantità importanti.
L’uso di pesticidi turba in modo significativo l’ecosistema, debellando alcuni insetti da una parte che dall’altra però, andranno a nutrire i predatori con i loro corpi infettati dalle sostanze chimiche dei pesticidi stessi, causandone la morte.