Di cose strane ne è pieno il mondo, ma avresti mai pensato che il comune yogurt avrebbe potuto diventare un buon idrogel?
Un gruppo di ricercatori della Columbia University ha sviluppato un innovativo idrogel iniettabile a base di latte, pensato per rigenerare i tessuti danneggiatii: è vero sembra fantascienza, ma la chiave di tutto sta in minuscole particelle chiamate vescicole extracellulari (EV), naturalmente presenti anche nello yogurt.

Pubblicato sulla rivista Matter, lo studio è stato guidato da Santiago Correa, ingegnere biomedico, insieme alla ricercatrice Artemis Margaronis. Il team ha creato un materiale capace non solo di imitare la consistenza dei tessuti umani, ma anche di dialogare con le cellule, stimolando il corpo a riparare se stesso e il tutto senza aggiunta di sostanze chimiche artificiali.
Come funziona?
Le EV sono delle minuscole “navette” biologiche che trasportano proteine e materiale genetico. In pratica, sono il sistema postale delle cellule. I ricercatori hanno usato EV derivate dallo yogurt per costruire una rete di polimeri biocompatibili: un idrogel che può essere iniettato direttamente nella zona da trattare. Il risultato? Il materiale si adatta al tessuto, lo stimola e lo aiuta a guarire.

Non si tratta solo di un esperimento da laboratorio: nei primi test sui topi, l’idrogel non solo non ha provocato reazioni negative, ma ha anche stimolato la formazione di nuovi vasi sanguigni già entro una settimana. Inoltre, il materiale ha creato un microambiente ricco di cellule antinfiammatorie, favorendo ulteriormente la rigenerazione.
Collaborazione internazionale (con un tocco italiano)
Un dettaglio interessante per noi italiani: allo studio ha partecipato anche l’Università di Padova, con la professoressa Elisa Cimetta e la dottoranda Caterina Piunti e il loro contributo è stato fondamentale per l’approvvigionamento delle EV da fonti agricole. Un esempio perfetto di scienza globale e interdisciplinare: la Columbia ha messo il suo sapere sui materiali, Padova ha portato la conoscenza del mondo agricolo.
Perché è importante?
Oggi molti trattamenti per la riparazione dei tessuti si basano su materiali sintetici o farmaci che non riescono a garantire una rigenerazione duratura. Questa nuova tecnologia, invece, usa un prodotto naturale e facilmente accessibile, come lo yogurt, per creare un materiale intelligente, capace di favorire la guarigione in modo biologico e mirato.

Correa lo dice chiaramente: “Abbiamo scoperto che queste vescicole hanno un potenziale rigenerativo intrinseco. Possono diventare la base di una nuova generazione di terapie”.