Windows XP è un sistema operativo che ha certamente fatto la storia e oggi siamo qui per parlarti di come dopo 20 anni, qualcuno è riuscito a bucare il sistema implementato da Microsoft per proteggere le chiavi di attivazione. Se sei curioso rimani con noi e ti assicuro che saprai tutto a riguardo!
Windows XP, è stato violato l’algoritmo delle chiavi di attivazioni!
Trovo personalmente la notizia di oggi sensazionale. Se ben ti ricordi qualche mese fa ti avevamo già parlato di come si era riusciti a far generare a ChatGPT delle chiavi genuine appartenenti a Windows 95 qui. Nulla a che vedere però con la notizia di oggi. Dopo ben 21 gloriosi anni, Windows XP, uno dei sistemi operativi più amati della storia, è stato violato totalmente, consentendo l’utenza di attivarlo senza crack o altri meccanismi di sorta.
Quindi, qualcuno è riuscito a sconfiggere definitivamente l’algoritmo pensato da Microsoft ben 21 anni fa per evitare all’utenza di generare chiavi di attivazione. Il tutto è stato fatto utilizzando Linux e poco altro. Facciamo però un passo indietro, perché voglio essere quanto più preciso possibile in questo articolo.
La prima grande scoperta in tal senso risale nel 2019, quando qualcuno era riuscito a sviluppare un software open source in grado di generare infinite chiavi di attivazione. Non tutto è oro ciò che luccica però, perché il processo era tutt’altro che semplice e richiedeva un’attivazione esterna di alcuni servizi che lo rendeva un metodo parecchio noioso da applicare.
Dal 2019 passiamo poi al 2022, quando un utente ha rilasciato un eseguibile in grado di generare offline il codice di conferma necessario per attivare XP. Combinando il tool precedente a questo di cui ti sto parlando ora, è quindi possibile fare tutto in maniera immediata. Il primo rilasciato nel 2019 ti fornisce un keygen valido, il secondo ti fornisce il codice di conferma per attivarlo. Il tutto offline e in barba a Microsoft.
Bene, ora arriviamo a quest’anno dove è stato rilasciato probabilmente il software definitivo, che riprende i due precedenti, li adatta a Linux e li rende un tutt’uno. Quindi il risultato finale è incredibile e si traduce nella possibilità di crackare il sistema operativo senza andare a toccare in nessun modo il codice sorgente dello stesso.
Perché stiamo parlando di questo?
Ci sono un paio di premesse da lasciare prima di procedere. Innanzitutto, perché tutto ciò dovrebbe essere interessante? Probabilmente non lo è neanche per la maggioranza dell’utenza, un sistema operativo di 20 anni fa come Windows XP dopotutto non lo utilizza più nessuno. Ma per qualche nerd come me, appare pressoché strabiliante apprendere come si sia raggiunto un risultato del genere.
In primo luogo, pensare che un algoritmo è riuscito a resistere per più di 20 anni è sensazionale, in secondo luogo, sapere che al mondo ci sono persone che si sono dedicate a sconfiggere un OS inutilizzabile oggi è curioso. Detto questo, mi ricollego al fatto che non è saggio utilizzare Windows XP oggi, in quanto non è per nulla sicuro in termini di sicurezza. Senza contare tutti i problemi di supporto e via discorrendo.
Questo dopotutto potrebbe essere un grande evento per quella manciata di persone che posseggono una chiave originale, ma purtroppo non possono più attivarla in quanto Microsoft ha spento da parecchio i server che si occupavano della verifica della chiave. Riuscire a installare un’OS in maniera praticamente ufficiale senza doversi affidare a modifiche del codice sorgente da parte di sconosciuti è un grande passo avanti. Che dire, con questo sai tutto riguardo quanto successo in questi anni a Windows XP, tu che ricordi hai dell’OS?