Lenovo è sempre stata un’azienda in crescita negli utili per quanto riguarda i dispositivi tecnologici, sino a piazzarsi tra i più grandi colossi del mercato mondiale. Che si trattasse di smartphone o workstation, i suoi prodotti sono sempre stati competitivi. Non si può dire che sia stato altrettanto soddisfacente l’ingresso nel mercato della realtà virtuale, dove aveva provato a proporre il visore VR Mirage, che venne praticamente ignorato. Adesso ci riprova con un visore VR autonomo, decisa a conquistare una fetta di mercato anche in questo settore.
Il visore VR autonomo Lenovo è ancora un brevetto, che però è già stato depositato all’FCC, e ciò fa supporre che le intenzioni del colosso cinese siano serie. Del nuovo dispositivo virtuale si sa ben poco: pare che il certificato sia stato registrato con il nome in codice Lenovo VR3030S e che la caratteristica principale, come dice il nome stesso, sarà la sua funzionalità in piena autonomia grazie ad un sistema integrato che permetterà al visore VR di essere autosufficiente, senza la necessità di una connessione ad un dispositivo esterno, caratteristico di altri visori della realtà virtuale e del precedente Lenovo Mirage.
L’innovazione proposta da Lenovo consentirà di viaggiare virtualmente in qualsiasi posto e senza limiti. È ancora segretata la piattaforma sulla quale l’azienda cinese dovrà fare riferimento. Le opzioni però non mancano: Steam VR di Valve, Windows Mixed Reality di Microsoft, Oculus di Facebook.
Il limite di Lenovo Mirage, che si appoggiava alla decaduta piattaforma Daydream di Google e che fu presentato al CES 2018 con grandi aspettative, era quello di essere stato definito più utile che divertente da usare, e per questo accusato di non fare gola ai consumatori. Limitava i movimenti degli utenti ed era condizionato dagli spazi fruibili molto ristretti. Il costo si aggirava intorno ai 400 dollari.
Non rimane che aspettare il lancio del nuovo visore VR e incrociare le dita per Lenovo. Ti terremo aggiornato.