Voltme recentemente ci ha messo tra le mani la propria ultima fatica e cioè un caricatore di ben 140W dalle grosse pretese. Dopo aver letto attentamente ciò che su carta il prodotto vanta di poter offrire, non potevo che cimentarmi in delle prove su campo. Parto subito con il premettere che Voltme è acquistabile qui. A ogni modo, dopo diversi giorni di utilizzo sarò rimasto soddisfatto? Oppure il prodotto presenta grandi difetti? Scopriamolo insieme in questa recensione!
Unboxing e caratteristiche
Il package in cui arriverà lo scintillante caricatore Voltme si presenterà in maniera molto sobria e ben fatta, dando subito una generale percezione di cura nei dettagli. A ogni modo, voglio subito illustrarti nello specifico cosa stai andando ad acquistare:
Voltme è un caricabatterie da parete USB C a 3 porte e ciò significa che banalmente puoi caricare rapidamente 3 dispositivi contemporaneamente. Due di queste porte sono di tipo USB C PD 3.1 e una USB-A. Non ti preoccupare perché dopo andremo a sviscerare ogni singolo aspetto di queste tre porte. Sappi che come il nome suggerisce, questo caricatore raggiunge al massimo 140W ed è pressoché in grado di soddisfare ogni esigenza.
Non manca poi nulla per quanto concerne il comparto sicurezza, dove l’azienda garantisce:
- Protezione da cortocircuito
- protezione da sovratensione
- protezione da surriscaldamento
- protezione da sovracorrente
- protezione da sovratemperatura.
Non proprio un peso piuma con ben 220 grammi e per quanto riguarda le dimensioni: 7.2×3.4×7.9cm, perciò tutt’altro che compatto. Due piccoli punti a sfavore che però vengono fin da subito bilanciati da ciò che questo grande caricatore è in grado di offrire all’utenza!
Voltme 140W, interessante ma come funziona?
Voglio innanzitutto spiegarti nel dettaglio il funzionamento di questo piccolo gioiellino tecnologico, partendo dal presupposto che non vi è nulla di complicato, ma imparare a conoscerlo nel dettaglio sicuramente ti garantirà un’esperienza di utilizzo molto più appagante e gratificante. Diciamo subito che come ogni singolo caricatore da parete, una volta collegato a una presa di corrente e una volta agganciato un device la ricarica partirà in automatico, ma ci sono alcune specificità importanti inerenti alle porte.
Entrambe le porte USB C sono 3.1 che garantiscono l’ultimo standard attualmente disponibile per tali unità. PD invece sta per “Power Delivery” ed è anche esso uno standard che garantisce una potenza fino a 240 Watts (qui massimo ne useremo 140). Queste unità di misura potrebbero non essere chiare per tutti, di conseguenza giusto per rimanere sul pratico, sappi che normalmente un telefono di ultima generazione supporta fino a 45W (il record lo detiene Realme con il suo nuovo smartphone che arriva a ben 240Watts, ma ancora non è in vendita e non è neanche stato annunciato per il mercato italiano, te ne abbiamo parlato qui). Tutto questo per dirti che qualsiasi smartphone tu abbia, Voltme 140W saprà sfruttare appieno la ricarica rapida.
Tornando a noi, 140W è la potenza complessiva a cui può arrivare questo caricatore, ma ovviamente nel caso tu decida di utilizzare più prese essa verrà ripartita. Di seguito ti voglio lasciare lo schema rilasciato dall’azienda, molto più chiaro di qualsiasi parola io possa scrivere:
Come puoi vedere tu stesso, utilizzando più prese alla volta, la potenza verrà ripartita. Prendendo per esempio i due ingressi Type C avremo 65+65W, utilizzando invece un ingresso Type C e l’ingresso USB avremo 100+22,5W, infine, utilizzando tutti e 3 gli ingressi avremo un umile 65+45+22,5W.
Non spaventarti se noti che attaccando o staccando un device dalla carica, vi sarà qualche secondo in cui il caricatore smetterà di lavorare. Questo non è un problema di funzionamento, ma bensì il caricatore stesso che rimodula il flusso di corrente in base ai dispositivi connessi. Un dettaglio alquanto trascurabile, che però voglio segnalare per completezza della recensione.
Ma è davvero utile?
La risposta semplice è sì, si tratta di un prodotto dal prezzo molto più alto rispetto a un comune caricatore da muro ma che ti assicuro saprà fin da subito rendersi utile. Per quanto concerne la ricarica di smartphone per esempio, come già accennato prima potrai quasi sicuramente sfruttare appieno le specifiche del tuo smartphone. Se prendiamo come esempio il mio caso personale, il mio device supporta una ricarica rapida fino a 45W. Rispetto a un caricatore di uso comune da circa 12W, con Voltme si ottiene un boost davvero non indifferente. Avendo circa il 29% di carica residua, per una ricarica totale si passa da impiegare circa 46 minuti a impiegarne 28.
Fattore che però mi ha maggiormente colpito è il fatto che rispetto a un caricatore tradizionale Voltme, pur essendo sottoposto a uno sforzo a dir poco superiore, non scalda praticamente mai. Senza contare che possiamo fare affidamento sulle protezioni descritte già in precedenza che ti eviteranno incidenti spiacevoli sia di sovradosaggio durante la ricarica (garantendo completa sicurezza anche durante la ricarica di orologi e cuffiette) sia dovuti a cortocircuiti. Per quanto concerne invece i telefoni della Mela, in circa 30 minuti avrai già il 50% di carica, mentre se utilizzi un MacBook Pro potrai raggiungere il 100% in circa 2 ore.
Parlando sempre di computer, voglio riportarti quella che secondo me è la vera killer feature di questo caricatore. Partiamo dal presupposto che ogni qualvolta che per motivi universitari o personali devo uscire per lungo tempo di casa con il mio Surface, sono costretto a portarmi dietro l’ingombrante caricatore Microsoft (in grado di garantire 60W). Inutile dire che utilizzare un caricatore comune per tentare di mantenere acceso tale device è pressoché impossibile, ma durante questa prova ho voluto testare appieno Voltme affidandomi completamente a questo caricatore per quanto concerne la carica del mio Surface e il risultato è eccezionale, ma ancora più eccezionale è il fatto di non dover più per forza portare dietro il caricatore ufficiale Microsoft.
Discorso analogo è invece quello che voglio farti in merito al mio portatile Dell, dove se non riceve perlomeno 60W la ricarica risulta impossibile e si consiglia almeno una ricarica pari a 130W. Questo caricatore quindi mi permette senza alcun tipo di problema di riuscire a lasciare a casa un’ingombrante mole di cavi e prese schuko inutili, di conseguenza non posso che consigliarti di farci un pensierino nel caso anche tu avessi dispositivi onerosi in termini di risorse come i miei!