La NASA ha recentemente completato un esperimento straordinario per capire come si vive su Marte. Questo esperimento, chiamato Crew Health and Performance Exploration Analog (CHAPEA), ha coinvolto quattro persone che hanno vissuto per 378 giorni in un habitat che simulava le condizioni marziane.
Vita quotidiana nell’habitat
Anca Selariu, una microbiologa che ha partecipato all’esperimento, ha raccontato come trascorreva le giornate. Oltre al lavoro scientifico e all’esplorazione, l’equipaggio si rilassava guardando la TV e leggendo contenuti scaricati. Anca ha anche migliorato le sue abilità nel disegno nel tempo libero.
L’intrattenimento era essenziale: l’habitat era dotato di una PlayStation 4 e giochi da tavolo come Starfarers of Catan. Questi momenti di svago sono cruciali per mantenere il benessere psicofisico durante le lunghe missioni.
Vivere su Marte: sfide e adattamento
L’esperimento non era privo di difficoltà. I partecipanti dovevano coltivare il proprio cibo, gestire risorse limitate e affrontare ritardi nelle comunicazioni con la Terra. Dovevano anche indossare tute spaziali per le “passeggiate marziane” e altre attività scientifiche. Per aggiungere realismo, i gestori della missione introducevano problemi come carenze di rifornimenti e guasti alle apparecchiature.
Nonostante le sfide, Anca ha descritto l’esperienza come “assolutamente esaltante“. L’equipaggio ha dimostrato una forte coesione, apprezzando i momenti insieme pur sentendo la mancanza dei propri cari.
Il futuro delle missioni marziane
La NASA prevede altre due missioni CHAPEA, la prossima delle quali è programmata per il 2025. Queste missioni sono fondamentali per sviluppare le conoscenze e gli strumenti necessari affinché gli esseri umani possano un giorno vivere e lavorare su Marte.
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