Una nuova ricerca sviluppata dagli scienziati dell’Università di York e finanziato dall’ente di beneficenza York Against Cancer, ha dimostrato come un comune virus infantile, il virus BK, sia in grado di causare danni alle cellule della vescica che potrebbero portare all’incremento di cellule tumorali.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Oncogene.
Virus BK e cancro alla vescica: ecco cosa dice la ricerca
Lo studio portato avanti dagli studiosi dell’Università di York si è servito di cellule vescicali umane coltivate in laboratorio per dimostrare che il virus BK potrebbe la causa dei danni al DNA verificati nei tumori della vescica.
Il virus BK infetta la maggior parte dei bambini e causa sintomi che si possono assimilare ad un raffreddore. Il virus può rimanere nascosto nei reni e riattivarsi se il sistema immunitario è indebolito da fattori come cure mediche o vecchiaia.
La ricerca ha evidenziato come la riattivazione del virus BK induca le cellule della vescica a utilizzare enzimi specializzati per distruggere il virus stesso. Questi enzimi antivirali (chiamati APOBEC) danneggiano accidentalmente il DNA delle cellule della vescica umana stimolando lo sviluppo di cellule cancerose.
Il principale fattore di rischio per il cancro alla vescica è il fumo, tuttavia, quando gli scienziati hanno esaminato il DNA dei tumori della vescica, non hanno trovato danni al DNA riconducibili ai fattori cancerogeni del fumo. Il DNA dei tumori della vescica porta effettivamente un danno che ha il pattern caratteristico degli enzimi APOBEC.
Ci sono circa 10.000 nuovi casi di cancro alla vescica nel Regno Unito ogni anno, con soggetti che hanno subito un trapianto di rene colpiti in modo sproporzionato dalla malattia. Le stime variano, ma hanno più del doppio delle probabilità di contrarre il cancro alla vescica rispetto alla popolazione generale, con uno studio che suggerisce che potrebbero essere fino a 25 volte più probabili.
L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha stimato che a livello globale, 1 persona su 5 sviluppa il cancro nel corso della sua vita e 1 uomo su 8 e 1 donna su 11 muoiono a causa della malattia. Queste nuove stime suggeriscono che più di 50 milioni di individui sopravvivono entro cinque anni da una diagnosi di cancro. L’invecchiamento della popolazione a livello globale e i fattori di rischio socioeconomici rimangono tra i fattori primari che sono a capo di questo infelice incremento di diagnosi.
” I continui cambiamenti nella struttura della popolazione, gli ambienti in cui le persone vivono e la misura in cui i sistemi sanitari sono in grado di fornire efficaci interventi di controllo del cancro guideranno insieme la scala e il profilo dell’incidenza, della mortalità e della prevalenza del cancro che emergeranno nel prossimi decenni“, ha dii Dr Freddie Bray, capo della sezione di sorveglianza del cancro presso IARC.
I nuovi dati stimano che a 573.278 è stato diagnosticato un cancro alla vescica nel 2020 in tutto il mondo, ponendo il cancro alla vescica come il decimo tumore piu diffuso.
I nuovi dati parlano di circa 440.864 nuovi casi di cancro alla vescica negli uomini in tutto il mondo, pari al 4,4% del totale dei nuovi casi. Si stima che il cancro della vescica sia il 6° tumore più comunemente diagnosticato negli uomini.
Le nuove stime di prevalenza a 5 anni mostrano anche che 1.720.625 persone (tutti entrambi i sessi) convivono con un cancro alla vescica entro cinque anni dalla prima diagnosi.