Uno studio internazionale chiede un cambio di rotta nelle politiche pubbliche: non è solo un problema di dipendenza, ma di equilibrio sociale e di genere.
Un’emergenza ignorata: l’alcol maschile come fattore di rischio relazionale (rischio violenza, e non solo)
Una nuova revisione globale guidata dalla La Trobe University ha messo in luce un aspetto spesso ignorato nelle discussioni sull’alcol: le conseguenze che il consumo maschile ha su donne e bambini, all’interno di nuclei familiari e comunità.

Il report, intitolato “Harms to Women and Children from Men’s Alcohol Use: An Evidence Review and Directions for Policy”, ha analizzato 78 studi scientifici e ha evidenziato un dato sconcertante: in alcuni Paesi, una donna su tre vive con un partner che beve in modo pesante e in questi contesti, i figli crescono con un rischio più alto di violenza, trascuratezza, problemi di salute e minori possibilità di sviluppo personale.
Non è solo dipendenza: è questione di potere
Guidata dalla professoressa Anne-Marie Laslett del Centre for Alcohol Policy Research, la ricerca mostra che gli uomini consumano più alcol rispetto alle donne e che, quando bevono, è più probabile che danneggino gli altri piuttosto che sé stessi e a rimetterci sono quindi le figure meno tutelate del contesto familiare: donne e bambini.

“Le conseguenze del consumo di alcol da parte degli uomini si estendono ben oltre l’individuo che beve. Donne e bambini pagano il prezzo più alto, ma le politiche raramente considerano la loro esperienza“, osserva la professoressa Laslett.
Il problema è globale, ma colpisce di più dove c’è disuguaglianza e
Nei Paesi con forti disparità di genere o dove l’accesso ai servizi è limitato, l’impatto sociale dell’alcol aumenta drasticamente. Non si parla solo di violenza domestica, ma anche di stress emotivo cronico, instabilità economica e interruzioni scolastiche per i minori coinvolti.
Australia come caso studio: la politica inizia a muoversi
In Australia, Paese osservato centrale nello studio, il tema è diventato strategico a livello governativo. Una recente revisione ufficiale ha riconosciuto il ruolo dell’alcol come fattore scatenante nella violenza tra partner e ha richiesto nuove misure di regolamentazione e prevenzione.

Tra le proposte:
- Aumentare le tasse sull’alcol
- Limitare la disponibilità e il marketing
- Affiancare interventi sociali mirati a rompere le dinamiche di potere nelle famiglie
- Dare strumenti alle donne e protezione concreta ai minori
Oltre le leggi sull’alcol: serve un approccio culturale
Il professor Siri Hettige, dell’Università di Colombo (Sri Lanka), sottolinea che la soluzione non può limitarsi alla politica sanitaria: “Serve un intervento a livello sociale e culturale. Non basta regolare la vendita di alcol. Bisogna agire sulle dinamiche di potere che lo trasformano in un’arma contro donne e bambini.“