Nel film the Martian, Matt Damon interpreta un ingegnere e botanico che, per riuscire a sopravvivere su Marte, trova le combinazioni giuste tra ambiente ed esigenze della coltura per far fiorire un orto di patate. Uno scenario che allora, nel 2015, era tanto affascinante quanto improbabile. Nelle ultime ore la NASA ha invece confermato che nel 2024 si potranno coltivare verdure commestibili sulla luna.
Verdure commestibili sulla luna: un’alimentazione più sana per gli astronauti
Le spedizioni oltre l’atmosfera terreste, hanno sempre più rilievo a livello scientifico tanto che la NASA sta investendo capitali importanti in nuove ricerche. Tra gli obiettivi dell’agenzia governativa statunitense c’è il fondamentale scopo di avere cura degli astronauti che già durante le missioni non hanno una vita facile da condurre, supportata da un’alimentazione a base di gelato liofilizzato, sale e pepe liquidi e cocktail disidratati a base di gamberi.
Tra qualche anno, la NASA ha annunciato che sarà possibile coltivare verdure commestibili sulla luna. Si partirà dalla lattuga che avrà gli stessi valori nutrizionali e lo stesso sapore che il vegetale avrebbe se coltivato sulla crosta terrestre. Gli astronauti, in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale hanno coltivato con esiti positivi la lattuga romana rossa, che hanno anche consumato durante un pasto.
Christina Khodadad, ricercatrice presso il Kennedy Space Center, ha dichiarato: “L’insalata nata nello spazio è priva di microbi patogeni ed è nutriente almeno quanto le verdure terrestri, nonostante sia stata sottoposta alle radiazioni intense e alla bassa gravità dello spazio“. Aggiungendo che per gli astronauti è molto importante assumere potassio e vitamine K, B1 e C, poco presenti nei liofilizzati con cui si nutrono.
Verdure commestibili sulla luna: la ricerca
L’ortaggio lunare, ma con origini italiane, è stato coltivato in una serra idroponica montata sulla Stazione spaziale internazionale, a cui è stato dato il nome “Veggie“, a partire dal 2014. Il successo è stato raggiunto grazie all’impiego di luci LED e di un sistema di irrigazione adattato alle esigenze dello spazio.
Khodadad ha spiegato: “La lattuga è cresciuta all’interno di Veggie per un periodo variabile da 33 a 56 giorni, e gli astronauti, che hanno banchettato con il frutto del loro lavoro, non hanno sperimentato conseguenze negative. Alcuni campioni della verdura sono stati congelati per essere analizzati sulla Terra“. Specificando che la coltura delle verdure commestibili sulla luna segue lo stesso protocollo e gli stessi test che vengono utilizzati per le coltivazioni tradizionali.
“Nella maggior parte degli esami, il vegetale cresciuto nello spazio presentava quantitativi più elevati di componenti come potassio, sodio, fosforo, zolfo e zinco, nonché di fenolici, molecole dalle comprovate caratteristiche antivirali, antitumorali e antinfiammatorie, mentre i livelli di antiossidanti e altri elementi erano simili nelle due coltivazioni” ha precisato la ricercatrice.
Il team della ricercatrice ha anche puntualizzato che: “Se guardiamo alle missioni di lunga durata, come Artemis-III, che nel 2024 porterà un gruppo di astronauti sul Polo Sud lunare, o i programmi di SpaceX e della Nasa che hanno Marte come destinazione, l’utilità di una coltivazione nello spazio diventa palese e le verdure a foglia verde sembrano molto adatte a questo scopo, perché possono essere coltivate e consumate fresche con poche risorse a disposizione”.
Verdure commestibili sulla luna: obiettivi per il futuro
“Questi risultati sorprendenti e incoraggianti spingono a svolgere ulteriori ricerche volte alla coltivazione sulla Stazione spaziale internazionale, che è il banco di prova delle future missioni di lunga durata. Stiamo considerando l’idea di effettuare test su verdure a foglia e piccoli frutti, come pomodori o pepe“, interviene Gioia Massa che si è occupata della news ed è anche ricercatrice presso il Kennedy Space Center.
La NASA infatti ha dichiarato che ci sono nuovi progetti: si andrà sulla luna nel 2024 e su Marte nel 2033 e gli astronauti partiranno per una nuova missione con lo scopo di vivere nello spazio. Curare l’alimentazione, a questo punto, è diventato un aspetto non trascurabile.
Jim Bridenstine, durante un convegno svoltosi nel 2019 ha parlato dei progetti futuri della NASA: ” Attualmente abbiamo astronauti americani che lavorano sulla Stazione Spaziale, quale sarà il prossimo passo? cosa faremo ora? Andremo sulla Luna in modo sostenibile. Abbiamo più che mai bisogno di imparare a vivere e a lavorare su un altro mondo per avere accesso al Sistema Solare“.
Per il momento, non è possibile equipaggiare la stazione spaziale internazionale con una cucina, per cui lo studio si concentrerà sulla coltivazione di alimenti commestibili anche crudi. Entro la fine dell’anno, le verdure commestibili sulla luna comprenderanno anche altre varietà di lattuga, semi di senape e cavolo rosso.
La Massa ha concluso: “Non è un mistero che gli astronauti subiscano perdite di peso anche importanti. Non vogliamo che qualcuno si ammali, ecco perché stiamo utilizzato questo sistema“.