Il confine tra veglia e sonno nel cervello potrebbe essere molto più sfumato di quanto si pensasse. Una nuova ricerca ha rivelato che i neuroni possono indulgere in micro-pisolini della durata di pochi millisecondi anche quando il resto del cervello è sveglio. Questo sorprendente comportamento, finora inosservato, è stato scoperto da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience e condotto dall’Università della California a Santa Cruz e dalla Washington University a Saint Louis.
Neuroni e micro-pisolini: una scoperta sorprendente
I ricercatori hanno studiato il cervello dei topi utilizzando elettrodi impiantati in 10 diverse regioni cerebrali. Grazie a questa tecnica, hanno scoperto microscopici sfarfallii nell’attività dei neuroni, della durata variabile da 10 a 100 millisecondi. Questi micro-pisolini potrebbero verificarsi anche nel cervello umano, suggerendo che il confine tra veglia e sonno sia meno netto di quanto si pensasse.
È noto che alcuni animali, come delfini, foche e uccelli, possono far riposare metà del loro cervello lasciando attiva l’altra metà. Questo comportamento, che a volte implica dormire letteralmente con un occhio aperto, serve a evitare di essere colti di sorpresa dai predatori. Anche gli esseri umani possono mostrare schemi di sonno asimmetrici per brevi periodi, ma in maniera molto meno marcata.
Veglia e sonno: l’importanza della scoperta
Partendo da queste osservazioni, i ricercatori guidati da David Parks dell’Università della California e Aidan Schneider della Washington University hanno studiato nove topi per comprendere meglio la distinzione tra veglia e sonno. Utilizzando un metodo basato sull’intelligenza artificiale per analizzare i dati raccolti, gli autori dello studio sono riusciti a identificare i micro-sonnellini dei neuroni.
Hanno osservato che questi brevissimi blackout coincidono con quelle frazioni di secondo in cui gli animali smettono di muoversi. “Abbiamo potuto osservare i singoli istanti in cui questi neuroni si riattivavano,” commenta Schneider, “ed era abbastanza chiaro che stessero passando ad uno stato diverso da quello in cui si trovavano subito prima.”
Questa scoperta apre nuove prospettive sulla comprensione del cervello e dei suoi stati di veglia e sonno. Se i micro-pisolini dei neuroni avvengono anche negli esseri umani, potrebbe essere necessario rivedere alcune teorie sul funzionamento del cervello e su come gestiamo la stanchezza e la veglia. Questo potrebbe avere implicazioni significative per lo studio di disturbi del sonno, della stanchezza cronica e delle malattie neurodegenerative.
La ricerca futura potrebbe concentrarsi sull’identificazione di questi micro-pisolini nei cervelli umani e sul loro impatto sul comportamento e sulla salute mentale. Capire meglio come e perché i neuroni entrano in questi brevi stati di riposo potrebbe offrire nuovi strumenti per migliorare la qualità del sonno e della veglia, nonché per trattare disturbi neurologici e psicologici.
Il confine tra veglia e sonno è quindi molto più sottile di quanto immaginato. I micro-pisolini dei neuroni dimostrano che il cervello è capace di adattamenti molto complessi e raffinati per gestire i suoi stati di attività e riposo. Questa scoperta ci invita a riconsiderare molte delle nostre convinzioni sulla natura del sonno e della veglia.
Cosa ne pensi di questa scoperta? Pensi che i micro-pisolini dei neuroni possano influenzare la nostra vita quotidiana e il nostro benessere? Condividi la tua opinione nei commenti!