La Food and Drug Administration americana, meglio nota come FDA, ha dato piena approvazione al Vaccino Pfizer per la prevenzione da Covid-19. È il primo vaccino contro l’infezione definitivamente approvato dalla FDA: una svolta che potrebbe aprire all’obbligo vaccinale in diversi paesi.
Vaccino Pfizer, cosa cambia con la piena approvazione della FDA
Tramite un comunicato stampa diffuso in giornata, la FDA ha spiegato che il vaccino sarà commercializzato con il marchio di Comirnaty: finora, Pfizer era stato autorizzato grazie a uno speciale via libera d’emergenza emanato lo scorso dicembre e specificatamente indicato per persone dai 16 anni in su. Solo a maggio l’autorizzazione provvisoria era stata estesa anche ai più giovani fino ai 12 anni e per adesso non sono previsti cambiamenti.
La piena approvazione riguarda infatti solo la fascia d’età che parte dai 16 anni: “Il vaccino continua a essere disponibile con l’autorizzazione all’uso di emergenza anche per gli individui di età compresa tra i 12 e i 15 anni e per la somministrazione di una terza dose in alcune persone immunocompromesse“, si legge in una nota emanata dall’agenzia.
La dott.ssa Janet Woodcook, commissario ad interim della FDA, spera che la piena approvazione possa incoraggiare le persone a vaccinarsi. Negli Stati Uniti, sono attualmente più di 170 milioni gli individui che hanno ricevuto entrambe le dosi di vaccinazione: a più di 92 milioni è stato somministrato proprio il vaccino Pfizer.
Ma quali cambiamenti effettivi potrebbe comportare la piena approvazione? Innanzitutto, la differenza tra autorizzazione d’emergenza e approvazione consentirebbe ai produttori di commercializzare e distribuire direttamente i loro vaccini: inoltre, potrebbe convincere alcuni scettici a vaccinarsi.
Non bisogna dimenticare del resto le mosse in tal senso delle grandi aziende, come United Airlines, Disney, Walmart, Microsoft, Google e Facebook, che avevano già annunciato piani di vaccinazione interni e che adesso potrebbero rendere il vaccino obbligatorio vista l’approvazione della FDA.
Una prima mossa arriverà dal Pentagono che, all’inizio di agosto, aveva anticipato l’intenzione di rendere obbligatorio il vaccino per tutti i membri in servizio attivo delle forze armate statunitensi entro metà settembre o immediatamente dopo l’approvazione della FDA.
E in Italia? Il primo commento arriva da Andrea Crisanti che, intervistato da Sky TG24, ha affermato che non ci sono più alibi né ambiguità rispetto la sicurezza del vaccino Pfizer. Il docente di microbiologia dell’Università di Padova crede che la novità possa aprire le porte a provvedimenti di legge in grado di introdurre l’obbligo vaccinale, che sarebbe perfettamente coerente dal punto di vista giuridico.
Ma bisogna in ogni caso attendere il via libera equivalente da parte dell’EMA Europea e dell’Aifa Italiana: solo dopo il governo potrebbe discutere dell’obbligatorietà per completare la campagna vaccinale.