Unione Europea: L’intelligenza artificiale è destinata a rivoluzionare il settore finanziario, ma le nuove regole europee creano più domande che risposte. Le lobby finanziarie premono per un approccio più flessibile e meno restrittivo. Ma cosa significa davvero per il futuro dell’Europa?
Un inizio difficile per le nuove regole sull’IA
Il recente insediamento della nuova Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen ha portato con sé la promessa di una maggiore competitività economica. Tuttavia, la normativa sull’intelligenza artificiale, definita “equilibrata e a prova di futuro” dall’ex commissario europeo Thierry Breton, è stata accolta con scetticismo dal settore assicurativo.
Frédéric de Courtois, vicepresidente di AXA e presidente della lobby Insurance Europe, ha dichiarato che non esiste una chiara idea su come implementare l’AI Act. Le regole stringenti imposte ai sistemi di apprendimento automatico ad alto rischio potrebbero frenare l’innovazione nel settore finanziario.
Un equilibrio difficile da trovare
L’AI Act impone multe fino al 7% del fatturato per chi viola le regole, spingendo molte aziende a considerare il quadro normativo europeo troppo rigido rispetto ai modelli più flessibili adottati negli Stati Uniti. Questo approccio dettagliato, che cerca di regolare ogni aspetto della tecnologia, potrebbe rallentare l’adozione dell’IA in settori cruciali come l’assicurazione.
De Courtois ha sottolineato che l’IA potrebbe rivoluzionare la gestione dei sinistri e la determinazione dei premi assicurativi, ma le preoccupazioni su privacy e pregiudizi potrebbero essere risolte con principi generali, non con leggi minuziose.
“L’approccio europeo è quello di cercare di avere una risposta per ogni cosa, e credo che non sia il modo giusto di farlo”, ha dichiarato de Courtois.
Il peso delle normative ambientali
Oltre all’IA, le lobby finanziarie chiedono una revisione delle normative sul cambiamento climatico, che impongono alle aziende di dichiarare l’impatto ambientale delle proprie catene di fornitura. Se da un lato il cambiamento climatico rappresenta una minaccia reale, dall’altro il settore assicurativo si trova spesso a coprire i danni causati da disastri naturali.
Pragmatismo e flessibilità sono le parole chiave invocate dai rappresentanti del settore, che sperano in regole più snelle e meno onerose per evitare di compromettere la competitività del mercato europeo.
Uno sguardo al futuro
La sfida è chiara: innovare senza essere soffocati dalle regole. L’Europa vuole essere un riferimento globale per l’IA affidabile, ma dovrà trovare un equilibrio tra sicurezza e progresso.
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