Una nuova ricerca ha posto la sua attenzione su una dieta ricca di grassi, ovvero grasso alimentare e ossido nitrico (NO), i cui alti livelli sono stati collegati allo sviluppo dell’infiammazione e l’infiammazione, a sua volta, è stata collegata all’incidenza di neoplasie.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica ACS Central Science.
Dieta ricca di grassi e cancro: ecco che cosa dice la ricerca
Per studiare l’ossido nitrico (NO) a livello molecolare, un team di ricerca del Chan Lab del Beckman Institute for Advanced Science and Technology dell’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign (UIUC) ha sviluppato una sonda molecolare in grado di produrre immagini in profondità all’interno del tessuto dell’organismo. Battezzata BL660-NO, la sonda ha fornito ai ricercatori uno sguardo all’interno dei microambienti tumorali.
I ricercatori hanno confermato visivamente livelli più elevati di NO nei topi alimentati con una dieta ricca di grassi rispetto ai topi con una dieta a basso contenuto di grassi.
Il coautore principale della ricerca, il Dottor Anuj Yadav, ha dichiarato che: “Stanno cercando di capire in che modo i sottili cambiamenti nel microambiente tumorale influiscono sulla progressione del cancro a livello molecolare”.
Una sonda molecolare è un gruppo di atomi o molecole che viene utilizzato per analizzare le proprietà di altre molecole esaminando le interazioni tra la sonda e le molecole di interesse. BL660-NO è una sonda bioluminescente NIR (vicino infrarosso). Mentre sono state sviluppate altre sonde molecolari di rilevamento basato sull’attività (ABS), BL660-NO è la prima appositamente sviluppata per l’imaging di NO.
Il Professor Jefferson Chan, professore associato di chimica alla UIUC e ricercatore principale dello studio sulla dieta ricca di grassi correlata alle neoplasie, ha affermato: “Il nostro gruppo è specializzato nella creazione di molecole di design, che ci consentono di osservare le caratteristiche molecolari che sono invisibili ad occhio nudo. Progettiamo queste molecole su misura per scoprire cose che prima non erano note”.
Il Dottor Douglas D. Thomas, Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università dell’Illinois, Chicago, che non è stato coinvolto nello studio, ha aggiunto: “I ricercatori hanno sviluppato uno strumento potenzialmente utile per misurare i livelli di NO in vivo, cosa non facile da fare. Questo strumento può accelerare il ritmo della ricerca sulle malattie associate all’NO, compresi i tumori“.
La sonda basata su imaging a bioluminescenza sarà estremamente utile per il rilevamento di NO in un microambiente tumorale”, ha affermato il Dottor Deepak Nagrath, professore associato di ingegneria biomedica presso l’Università del Michigan, che non è stato coinvolto nello studio è intervenuto dicendo: “In particolare, sulla base del recente interesse nella comprensione del ruolo sinergico di dieta e chemioterapia, questa sonda farà luce sulla dinamica e l’eterogeneità che esistono nei tumori”.
Il gruppo di esperti portato avanti una ricerca sulla dieta utilizzando topi BALB/c portatori di carcinoma mammario. I topi che hanno seguito una dieta ricca di grassi in cui il 60% delle calorie proveniva da grassi sono diventati obesi e hanno sviluppato grandi tumori. Gli esperti hanno somministrato al gruppo di controllo una dieta con il 10% di grassi e hanno rilevato livelli di ossido nitrico in entrambi i gruppi.
I ricercatori hanno anche osservato un aumento dell’ossido nitrico nei topi alimentati con una dieta ricca di grassi.
“L’implicazione di ciò è che il microambiente tumorale è un sistema molto complesso e abbiamo davvero bisogno di capirlo per capire come funziona la progressione del cancro”, ha spiegato il coautore dello studio Michael Lee, ricercatore del Chan Lab: “Molti fattori possono entrare in questo, dalla dieta all’esercizio, fattori esterni di cui non teniamo davvero conto che dovremmo quando prendiamo in considerazione i trattamenti contro il cancro”.
“Si tratta di risultati potenzialmente interessanti. Tuttavia, questo è uno studio sui topi e, sulla base dei loro risultati, non credo che si possa stabilire un nesso meccanicistico causale tra una dieta ricca di grassi, quantità di NO rilevate e un risultato peggiore senza ulteriori esperimenti”, ha osservato il Dottor Tomas.
Sebbene lo studio supporti l’idea che l’ossido nitrico sia necessario in un microambiente tumorale, alte dosi di esso vengono utilizzate anche nella chemioterapia come mezzo per uccidere le cellule tumorali. Ciò dimostra che il legame tra ossido nitrico e cancro è complesso. Il dottor Nagrath ha spiegato che l’ossido nitrico ha agito in “modo bimodale” nelle cellule tumorali: ““Una bassa concentrazione di NO supporta la crescita, la proliferazione e la metastasi del tumore, mentre un’alta concentrazione uccide le cellule tumorali attraverso danni al DNA e stress nitrosativi. Questo duplice ruolo di NO potrebbe anche dipendere dalla dieta e dal microambiente tumorale”.
“In alcuni casi, la presenza di NO (o degli enzimi che producono NO) è correlata a una migliore prognosi del paziente, ma più spesso NO è associato a tumori più aggressivi. Esistono anche alcune terapie contro il cancro sperimentali progettate per fornire NO a un tumore”, ha specificato Tomas.
Il Professor Chan ha affermato che grazie a questa tecnologia, sono stati in grado di individuare questo legame molecolare mancante: “Ora che sappiamo che questo sta accadendo, come possiamo prevenirlo e come possiamo migliorare la situazione” ha concluso l’esperto.