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Lettura: Ugo, il primo pipistrello italiano con GPS: così seguiamo i suoi voli per proteggerlo meglio
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Ugo, il primo pipistrello italiano con GPS: così seguiamo i suoi voli per proteggerlo meglio

Ugo è il primo pipistrello italiano con GPS. Tracciando i suoi voli notturni, i ricercatori studiano come proteggerlo meglio e salvare la biodiversità.

Massimo 19 ore fa Commenta! 3
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Si chiama Ugo, pesa pochi grammi, vola nella notte toscana… e ora è tracciato via GPS. No, non è il protagonista di un film d’animazione, ma il primo pipistrello italiano ad essere geolocalizzato per motivi scientifici.
E no, non è una trovata bizzarra: è un passo serio (e leggerissimo) verso una protezione più concreta di una delle specie più misteriose e fondamentali dei nostri ecosistemi.

Contenuti di questo articolo
Un GPS da un grammo per un piccolo volatore notturnoDove va un pipistrello quando nessuno lo vede?Perché è così importante seguire Ugo?Pipistrelli: alleati invisibili contro insetti e disinformazione

Un GPS da un grammo per un piccolo volatore notturno

Ugo è un esemplare di Nottola minore (Nyctalus leisleri), un pipistrello diffuso in tutta Italia, ma su cui sappiamo ancora troppo poco. Il 6 maggio 2025 è stato equipaggiato con un GPS miniaturizzato, dal peso di circa un grammo, grazie al lavoro del CNR-Iret (Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri), in collaborazione con l’Oasi Dynamo del WWF sull’Appennino pistoiese.

Il dispositivo, attaccato con colla chirurgica non tossica, non richiede la ricattura dell’animale: quando la colla si secca (dopo circa 40-60 giorni), il GPS si stacca da solo.
Una trovata geniale per evitare stress eccessivo al pipistrello e ottenere comunque dati preziosissimi.

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Dove va un pipistrello quando nessuno lo vede?

Ugo, il primo pipistrello italiano con gps: così seguiamo i suoi voli per proteggerlo meglio

A quanto pare, Ugo è un tipo piuttosto esploratore. I dati raccolti (1-2 volte al giorno, automaticamente) lo hanno tracciato per decine di chilometri, dalla sua faggeta a quota 1.000 metri fino alla pianura toscana, passando per Pistoia, Firenze, Empoli.

Un viaggio notturno silenzioso, invisibile a occhio nudo, ma finalmente decifrabile.

Perché è così importante seguire Ugo?

Perché capire dove vanno, come si muovono e cosa cercano questi animali è essenziale per proteggerli, soprattutto in un contesto in cui l’agricoltura intensiva, l’inquinamento luminoso e la frammentazione degli habitat stanno minacciando gravemente molte specie di pipistrelli.

Come ha spiegato Leonardo Ancillotto del CNR-Iret, questo primo esperimento ha già fornito dati inaspettatamente utili. E secondo Emiliano Mori, il prossimo step sarà taggare almeno una ventina di pipistrelli, inclusi esemplari femmina, che secondo le osservazioni precedenti si spostano ancora di più dei maschi.

Pipistrelli: alleati invisibili contro insetti e disinformazione

Ugo, il primo pipistrello italiano con gps: così seguiamo i suoi voli per proteggerlo meglio

Ricordiamoci che i pipistrelli non sono solo creature misteriose da film horror. Sono alleati ecologici potentissimi: mangiano insetti dannosi, aiutano a mantenere l’equilibrio degli ecosistemi e, nonostante i tanti pregiudizi, non rappresentano alcun rischio per la salute umana se lasciati in pace.

Progetti come quello di Ugo servono anche a sfatare i miti e a ricordarci che la biodiversità va conosciuta per poterla difendere davvero. Anche quando vola di notte e si muove in silenzio tra i boschi.

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