L’UE ha messo in evidenza l’importanza di avere una supervisione adeguata sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) attraverso l’AI Act, entrato in vigore ad agosto 2023. Questo atto legislativo mira a regolare i sistemi di IA in base ai rischi che comportano per la società, creando un framework che garantisca la sicurezza e la responsabilità nell’uso di queste tecnologie emergenti. La recente richiesta della commissione Giuridica (JURI) di unirsi al gruppo di monitoraggio interparlamentare sull’AI Act sottolinea l’urgenza e la complessità di queste nuove normative.
Il gruppo di lavoro per monitorare l’intelligenza artificiale
Il gruppo di lavoro, finora composto dalle commissioni per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori (IMCO) e Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni (LIBE), ha l’obiettivo di monitorare l’implementazione dell’AI Act. Brando Benifei, co-rapporter della legislazione, ha annunciato che il gruppo sarà operativo già a metà ottobre, il che consente di anticipare una discussione approfondita sulle modalità di attuazione delle disposizioni dell’atto. La richiesta della commissione JURI, pertanto, riflette il desiderio di una collaborazione più ampia e inclusiva, dato che anche le questioni legali e di diritti civili sono fondamentali per l’efficace applicazione del citato atto.
La composizione finale del gruppo di lavoro potrebbe essere decisa nella prossima riunione della commissione IMCO fissata per il 14 ottobre. Questi gruppi di lavoro, già istituiti durante il precedente mandato parlamentare per la Digital Services Act (DSA) e la Digital Markets Act (DMA), hanno dimostrato di essere uno strumento efficace per garantire una supervisione continua e dettagliata delle legislazioni in fase di attuazione. Il coinvolgimento di eurodeputati di diverse commissioni favorisce non solo una visione diversificata, ma anche una maggiore sinergia tra i vari ambiti di legge che possono presentare intersezioni significative.
Il lavoro della Commissione Europea
In aggiunta, la Commissione Europea ha già segnalato l’intenzione di armonizzare diverse norme esistenti in linea con l’AI Act, come la revisione degli aspetti tecnici del Regolamento sui Dispositivi Medici e quello in vitro. Questa interconnessione tra le varie normative evidenzia l’importanza di connettere le competenze delle diverse commissioni per garantire che l’implementazione dell’AI Act non solo risponda a esigenze immediate, ma tenga conto anche delle implicazioni più ampie per la salute, la sicurezza e i diritti civili dei cittadini europei. La collaborazione interistituzionale, quindi, appare cruciale in questo processo di adattamento verso un futuro sempre più digitale e interconnesso.